Primo capitolo

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Mi chiamo Blake, ho 17 anni e vengo da un piccolo paesino del sud, tutti mi descrivono come una ragazza molto bella, o almeno lo facevano nel posto da cui vengo, ho i capelli castani chiari con dei riflessi biondi, gli occhi verdi e abbastanza grandi, la mia altezza è nella media ed ho la pelle molto chiara.

Non vedo nulla di davvero bello in me, nulla di così particolare.

Per il nuovo lavoro di mio padre ci siamo trasferiti in un'immensa città di nome Manswort, qui è tutto così grande... quasi esagerato.

Da quello che ho potuto vedere fin ora questo posto è pieno di cose interessanti.

Per quanto mi riguarda anche la casa in cui viviamo è esagerata, almeno lo è per soltanto tre persone.

È composta da due piani principali più una soffitta e una cantina, sembra molto vecchia e probabilmente disabitata da un po'.

La mia camera è al piano di sopra.

Dopo aver sistemato tutte le mie cose e averla fatta diventare già "un po' più mia" con poster, foto e libri; mi distendo sul letto a pensare.

Ho lasciato un intera vita per venire a stare qui, in un posto che non conosco e dove non ho niente.

Non ho amici.

Comincio ad ascoltare la musica sperando di pensare ad altro o non pensare affatto.

Purtroppo non riesco nel mio intendo e alla fine con la mente affollata mi addormento.

Mi sveglio alle 8:00 della sera, scendo in cucina per la cena, ma non trovo nessuno.

Sul tavolo c'è un post-it con scritto: "Siamo andati a cena al ristorante, non volevamo svegliarti tesoro. A dopo. –mamma e papà"

Così decido di prepararmi un panino e leggere un po'.

Mentre sono sul divano a divorare per la centesima volta "Il Giardino Segreto" vengo distratta da un rumore che sembra provenire dal piano di sopra, mi alzo con un po' di esitazione per andare a controllare, ho paura.

Salendo le scale sento di nuovo quel suono che proviene dalla mia camera, sembra che qualcosa stia sbattendo, mi tranquillizzo pensando che potrebbe essere il vento anche se non ricordo di aver aperto la finestra, ma può succedere.

Decido di andare a dormire perché il giorno dopo sarei andata nella nuova scuola e al momento non trovo nulla di interessante da fare.

Mi alzo un'ora prima per vestirmi e truccarmi al meglio e alle 7:50 vado a scuola, sono ansiosa.

Odio fare nuove amicizie perché sono molto timida e insicura anche se da fuori sembra che io sia asociale o scontrosa.

Vado nell'aula di letteratura dove comincerò la mia prima lezione e mi presento a tutti gli studenti, sembrano simpatici ma sto sudando freddo.

Mi siedo dietro a un ragazzo che non smette di fissarmi e al termine delle lezioni mi parla.

"Da dove vieni?"

"Da un paese molto piccolo, non penso che tu lo conosca."

"Interessante, ti trovi bene qui?"

"Veramente sono appena arrivata e non conosco nessuno..."

"Se vuoi possiamo uscire qualche volta, ti presento i miei amici!"

"Sarebbe bellissimo, veramente."

"Perfetto, oggi alle 4:30 davanti alla biblioteca. Ok?"

"Si."

"Comunque piacere, mi chiamo Matt."

"Io sono Blake."

Sorrido timidamente e lui se ne va, mi rendo conto che è davvero un bel ragazzo: è alto, ha capelli biondi e occhi marroni, ha un viso simpatico.

Il resto delle lezioni passa normalmente e l'unica cosa a cui riesco a pensare è a quel pomeriggio.

Tornata a casa saluto mia madre e mio padre e pranziamo tutti insieme mentre papà ci parla del suo nuovo lavoro, si trova veramente bene lì.

Vado in camera aspettando l'ora in cui finalmente potrò uscire con un po' d'ansia mista a felicità, sento di nuovo quel rumore del giorno prima, mi giro e vedo ancora la finestra che sbatte così vado lì per chiuderla.

È strano, mi sento osservata e un brivido freddo mi percorre l'intera schiena.

Mi volto verso il corridoio e vedo di sfuggita una persona che lo attraversa, corro verso la porta e mi giro in quella direzione, ma niente, o meglio: nessuno.

Guardo l'orologio, sono già le 4:15.

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