~Capitolo 19~

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Mi svegliai, ero sola nel letto.
Sentii di colpo un tonfo e Simo imprecare, poi venne a controllare se mi ero svegliata.
Simo: Ti ho svegliata io?
Io: No tranquillo, ho fatto fatica ad addormentarmi, ero in ansia.
Simo: Sei in ansia, ma non devi preoccuparti è una semplice cena tra amici no?
Io: Amici che sanno fin troppe cose direi..
Si avvicinò e mi diede un bacio per poi tornare giù in cucina.
Mi alzai, mi preparai lentamente, i pensieri che ci fosse una relazione tra Martina e Luca continuavano a tormentarmi.
Pensavo a come mi ero sentita io nei suoi panni ma la differenza è che lei non sospettava nulla, non ne era a conoscenza.
E oggi avrei dovuto far finta di niente, come se fosse tutto normale, ma non era così.
Quando fui pronta scesi a far compagnia a Simone.
Mi lanciai sul divano e lui fece lo stesso.
Io: Ho bisogno di scoprire di più su Marco e Raechel.
Simo: Io proprio non ti capisco, se sai troppe cose ti viene l'ansia e se non sai nulla ti viene l'ansia.
Io: Sì ma se fosse successo qualcosa di grave? Se Marco si fosse fidanzato con Raechel?
Simo: Perché dovrebbe essere grave.?
Io: Perché lei mente, nessuno sa chi è realmente.
Simo: Ti correggo, tu non sai chi sia e a te ha mentito.
Io: Ma..probabilmente anche a..ok non so abbastanza devo investigare..
Mi alzai e lui mi fermò per un braccio.
Simo: Lo hai provato sulla tua pelle, meglio non sapere nulla.
Ci riflettei un attimo e capii che aveva sul serio ragione, però mi turbava tanto, da dimenticarmi di Luca e Charlie.
Simo: Cosa cuciniamo stasera?
Io: Cosa cucino io.
Scoppiammo a ridere, effettivamente nessuno dei due si poteva definire un gran cuoco, ma avremmo comunque cucinare qualcosa.
Io: Dopo facciamo qualcosa di veloce.
Simo: Perché cos'altro hai da fare?
Io: Non ce la faccio a rimanere a casa tutto il giorno, andiamo a farci un giro in città? Potremmo comprare qualche vestitino per il bambino.
Simo: Bambina.
Io: Non puoi ancora saperlo.
Sorrisi e lui subito rispose.
Simo: Io lo so credimi, è così.
Io: Allora andiamo solo a fare un giro.
Camminammo a lungo per i vari negozi, ed io comprai solo una maglietta.
Poi tornammo a casa perché si era fatto tardi.
Ma prima di arrivare a casa vidi Marcy che stava parlando con Martina, sembrava arrabbiato, ma lei continuava a sorridere e a ridere. Ciò lo stava facendo innervosire fino a quando Simone non li interruppe salutandoli.
Simo: Ciao Marcy! Ciao Marti!
Marcy: Ehi ciao! Come mai da queste parti?
Io: Beh noi ci abitiamo qui..
Marti: Lo so.
Marcy: Volevo chiedervi se stasera potevamo fare una cena tutti quanti, che ne dite?
Io: In realt-
Subito Simone mi interruppe.
Simo: Non lo so, avevamo organizzato con Luna e Luca, se vuoi però chiediamo..
Marcy: No allora non voglio disturbarvi tranquilli.
Io: Scusa Simone io devo andare al bagno apri la porta?
Simo: Si si scusa..
Aprii la porta ed mi intrufolai rapidamente in casa.
Dopo circa una mezz'oretta anche Marcy e Marti se ne andarono e noi iniziammo a cucinare un semplice piatto di spaghetti.
Io: Tra quanto arrivano?
Simo: Tra..15 minuti.
Io: Oh merda.
Simo: Inizio ad apparecchiare..?
Lo guardai e gli feci segno di sì con la testa e lui prese vari piatti bicchieri e posate e le posizionò sul tavolo in salotto.
Dopo venti minuti suonarono alla porta e Simone andò ad aprire la porta per poi accoglierli.
Si sedettero al tavolo ed io portai gli spaghetti al pomodoro, l'unica cosa che sapevo cucinare decentemente.
Non riuscivo a smettere di guardare Charlie, sempre così sorridente.
Charlie: Simone mi ha detto che hai iniziato un corso di cucina..
Io: Beh si nota che  per intanto ho partecipato solo ad una lezione..
Scoppiammo a ridere.
Charlie continuava a ripetere che ha sempre desiderato fare delle uscite in 4, come coppie,  e altre cose del genere.
Io: In 5.
Simone e Luca mi guardarono come se avessi appena detto qualcosa di terribile ed infatti era così, mentre Charlie mi guardava con aria perplessa.
Charlie: 5?
Gli sguardi di Luca e Simone erano sempre più taglienti.
Io: Si ovvio.
Charlie: Ovvio cosa? Cosa intendi dire?
Io: Il cane di Simone da quando sono qui non mi ha lasciato un attimo di respiro, non potremmo mica lasciarlo da solo..
Sorrisi e lei scoppiò a ridere.
Sentii Simone che riprese a respirare normalmente.
Continuammo a parlare e l'ansia continuava a salire, ma non solo a me, anche a Simone e Luca.
Io: Luca mi fai schifo. Come hai potuto?

[Ehi ciao bella gente un nuovo capitolino ciao]

Una storia, Erenblaze e KenoiaWhere stories live. Discover now