You're not alone. [sequel di don't let her go...again]

remember

pov camila
il giorno seguente corro da lauren; ormai è diventata un abitudine.

come le spiego che Shawn mi ha chiesto di sposarlo?

sospiro leggermente bussando.

- heii camz - apre la porta abbracciandomi forte - ciao lolo - le sorrido;

- su vieni in camera ho ascoltato una canzone stupenda dei nirvana e devo fartela sentire - ahaha d'accordo - aiuto lauren a salire le scale prima di arrivare nella sua stanza.

appoggio la borsa a terra e mi stendo sul letto in parte a lei.

- stai bene? mi sembri triste - chiede confusa - ehm...si tutto okay - evito il suo sguardo - camila...- appoggia la mano sulla mia guancia destra spostandomi il viso verso di lei - che succede? - sospiro leggermente - Shawn...- che ha fatto? - ...lui, ecco...- ti ha picchiata? lo ammazzo se ha osato sfiorarti - no, non è quello - allora cosa? - mi ha chiesto di...sposarlo - abbasso lo sguardo - ah...e tu cosa gli hai risposto? - che ci volevo pensare...non so che fare lauren, non so se accettare oppure no - lo ami ? - ecco io...non lo so; cioè penso di si - no camz devi essere sicura dei tuoi sentimenti, è un passo importante il matrimonio - lo so; ma sono così confusa - è il tuo ragazzo, non dovresti avere dubbi...a meno che non ci sia un'altra persona - punto lo sguardo nel suo - lolo, ne abbiamo già parlato ieri...- io ti amo camz...guardami negli occhi e dimmi che non provi niente per me...non abbiamo potuto stare insieme quando eravamo amiche; beh possiamo provarci adesso...so che non potrò mai essere come la tua prima ragazza, ma ci proverò -.

"sei tu la mia prima ragazza" penso.

- non possiamo stare insieme lauren...- il mio telefono inzia a suonare interrompendo il mio discorso - scusa è Shawn...- prendo il cellulare uscendo dalla sua stanza.

pov lauren
so che lei prova qualcosa per me, lo capisco, lo sento.

e allora perché non vuole ammetterlo?

mi guardo attorno quando il mio occhio cade sulla borsa di camz;

esce una piccola cordina di metallo,

che cosa è?

l'afferro notando che si tratta di una collana con attaccata una piastrina, sembra quella dei militari.

la giro leggendo la frase - finché siamo sotto lo stesso cielo, non saremo mai così distanti, torna presto da me, ti amo davvero tanto...la tua camz - sento il mio cuore batte forte e la testa girare;

non può essere vero!

chiudo gli occhi mentre tutti i ricordi mi tornano alla mente; li vedo passare davanti a me uno a uno.

io e camila non siamo mai state amiche, lei era la mia ragazza;

io SONO la sua ragazza.

mi ha mentito cazzo, come ha potuto?!?

mi ha raccontato un sacco di cazzate; io mi fidavo di lei.

- eccomi...- si ferma a pochi passi dal letto - ..hai trov..trovato la collana - sussurra; mi alzo di colpo puntandomi davanti a lei - NON SONO MAI STATA LA TUA RAGAZZA??! DICI SUL SERIO?!?MI ODI COSÌ TANTO DA NEGARMI TUTTO IL MIO PASSATO?!?! COME HAI POTUTO!?! MI HAI RACCONTATO UN SACCO DI PUTTANATE!...- le urlo contro - MA ADESSO RICORDO OGNI SINGOLA COSA! QUANDO STAVAMO INSIEME A DALLAS E POI A NEW YORK, RICORDO QUELLA STRONZA DI ALEX CHE HO PRESO A PUGNI; RICORDO DI AVER SCOPATO CON ALLY E RICORDO BENISSIMO CHE SONO ENTRATA NELL'ESERCITO PER COLPA TUA!! - ti ricordi tutto? - chiede con le lacrime agli occhi - oh si camila, ogni fottuta cosa mi è tornata alla mente!! perché cazzo mi hai mentito?!?... e quel che è peggio è che mi hai mandata a morire!! cazzo la tua fottuta fama mi ha quasi ucciso!! - mi dispiace lauren...- singhiozza -...non volevo farti stare male...scusami ti prego - No cazzo! non ti perdonerò mai per quello che hai fatto!! Dio, che stupida che sono stata..- mi passo una mano tra i capelli -.. sai che ti dico? vattene; vai da quel coglione che chiami 'ragazzo'...ti sarai fatta scopare tanto mentre io ero a morire in Afghanistan o a Chicago! mi fai schifo - scus...scusami...- sussurra piangendo - ...io ti amo - continua poi - ah sì? bel modo di dimostrarlo - sbuffo leggermente - vattene camila; vattene via! -. prende la sua borsa correndo verso le scale.

- fanculo - tiro un pugno al muro cercando di scaricare tutta la rabbia.