PROMESSE

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Say something, I'm giving up on you. I'll be the one, if you want me to.
Anywhere, I would've followed you.
Say something, I'm giving up on you.
Say something, I'm giving up on you.
I'm sorry that I couldn't get to you. Anywhere,
I would've followed you.
Say something, I'm giving up on you.

(Say something, Christina Aguilera e altri due tizi)

La convalescenza durò sette giorni, durante i quali i suoi genitori, Mary e Jake non la lasciarono mai sola. Di tanto in tanto anche gli altri membri degli Avengers andavano a trovarla, ormai affezionati a quella ragazza piena di forze, così solare e che li aveva fatto penare molto più di quello che credevano.
Avere al suo fianco persone che le volevano bene e che la conoscevano la aiutò a guarire prima e a rimettersi in piedi in pochissimo tempo.

I signori Bennett dovettero partire tre giorni dopo; una volta constatato che la loro unica bambina stava bene e che sarebbe potuta tornare a casa, decisero che era meglio rientrare e farle trovare tutto pronto ed accogliente.
Trascorreva, quindi, i pomeriggi con i suoi amici – che non ne vollero sapere di andarsene – cercando di dimenticare i brutti momenti vissuti, relegandoli in fondo in fondo al suo cuore, ma, ahimè, purtroppo quelli erano come una ferita aperta che doveva ancora cicatrizzarsi.
Sempre ammesso che lo avessero fatto.
C'era qualcosa nel suo sguardo, spesso perso nel vuoto, che mostrava qualcosa che lei cercava disperatamente di tenere sepolto. Un male dell'anima che covava dentro come un cancro; un male che le impediva di dormire, respirare, di vivere.

Fu proprio durante uno di questi pomeriggi passati in compagnia di Mary e Jake a passeggiare per il giardino che rivelò cosa la stava logorando, spinta anche dalle domande preoccupate della sua amica.

"C'è altro che ti turba?" domandò la ragazza bionda rompendo il silenzio in cui erano sprofondati, rotto solo dalle foglie calpestate dai loro piedi.

"Cos'altro vuoi che ci sia?" rispose remissiva, chinando il capo. Rispondere ad una domanda con un'altra domanda era il suo modo per evitare a tutti i costi di dire una verità scomoda.

"Ti è successo qualcosa che non ci hai detto, non è vero?" quella domanda le arrivò come una doccia gelata e la spinse a rivelare la sua terribile verità.

"C'è qualcosa... che... non vi ho... detto." scoppiò in un pianto disperato, coprendosi il viso con entrambe le mani per soffocare i singhiozzi.
Non aveva più pianto da quella notte con Loki ed era riuscita ad auto convincersi che ce l'avrebbe fatta a superarla, che non avrebbe mai più pianto, che sarebbe stata forte.

Ma ora, in compagnia delle due persone più importanti della sua vita, non era riuscita a mantenere le barriere alte ed i muri che si era costruita intorno e che credeva solidi, si erano frantumati alla sola voce di Mary.

E per quanto tempo ancora sarebbe riuscita a nascondere il suo segreto? Voleva davvero tagliare fuori i suoi amici rimanendo sola?
No, non era quello che voleva.
Sapeva di aver bisogno delle persone care.

Non appena la vide, Mary corse da lei e l'abbracciò stretta stretta, venendo ricambiata immediatamente; poco dopo intervenne anche Jake e col cuore sempre più stretto da una morsa, si mise di lato a Cat ed abbracciò entrambe le ragazze.

"Te la senti di parlarne?" disse Mary, con voce carezzevole, mentre le passava una mano tra i capelli, sapendo che quel gesto la calmava.

Cat annuì solamente e dopo essersi staccata dai due fratelli ed essersi scusata per il suo pianto incontrollato, iniziò a torturarsi le mani in preda al nervoso, non osando guardarli in volto.

Stava per dire il motivo della sua sofferenza quando si rese conto che parlare di ciò che aveva da dire in presenza di Jake, visto i sentimenti che nutriva per lei, non era il caso.

La Gemma dell'AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora