PROLOGO

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Nel sonno sento un leggero ticchettio, non apro gli occhi, non penso che sia qualcosa per cui valga la pena farlo. Eppure è così strano, sento come dei picchiettii sulla scrivania di fronte al letto. Decido di guardare, allungo la mano nell'intento di accendere la lampada e subito il rumore termina, è buio pesto, ma con gli occhi socchiusi dal sonno mi sembra comunque di intravedere una sagoma bianca di fronte a me.

Accendo velocemente la luce. Niente, davanti a me le solite cose che ad ogni risveglio vedo. Con occhio indagatore e parecchio impaurito mi guardo intorno. Sarà stata una mia impressione.

Spengo e ancora impaurito appoggio la testa nel cuscino. E poi di nuovo quel rumore, sempre dallo stesso punto, riaccendo ed eccolo lì, una persona seduta sulla sedia della mia scrivania, busto vestito da una felpa nera e viso interamente dipinto.

"Ma cos-" Prima che possa continuare mi è gia di fronte, la sua mano preme forte sulle mie labbra impedendomi di parlare.

"Non è così che voglio parlare con te, ora levo la mano, ma al minimo urlo, i tuoi genitori dovranno allestire questa camera per qualcos'altro!" Ci metto un po' per capire quello che vuole da me, il suo tono è così calmo, senza la minima preoccupazione. "Allora, mi ascolti, oppure devo farlo?" Muovo il capo in maniera meccanica per annuire. Piano piano toglie la mano, prima di parlare mi guarda intensamente, con quegli occhi che ti entrano dentro e ti paralizzano, come se ti tenesse lui stesso con le braccia.

"C'è un motivo se sono qui, ma molto probabilmente a te non piacerà. La persona che tu chiami papà, non è quello che credi, anzi, non lo è per niente. Tuo padre ha recato del male a molte persone, e non ha ricevuto la giusta pena per questo, ed è per questa ragione che sono qui, per dare a lui quello che si merita" Le sue parole mi arrivano calme, leggere, quasi calorose. "Ma non è per questo che sono qui, a parlare con te. Io morirò caro ragazzino, se non sarà qualcuno ad uccidermi, lo farò io stesso, il cancro mi sembra una morte ignobile, non pensi?"

"Cosa... Cosa vuoi da me?" Le mie parole sono mozzate, tagliate dalle lacrime che leggere calano sul mio viso.

"Tu... Tu continuerai quello che io lascerò in sospeso. Però devi aspettare, quando sentirai la notizia della mia morte devi attendere, crescere. I tuoi occhi non hanno neancora visto il dolore. Ma stai tranquillo, il dolore non risparmia nessuno, nemmeno la più felice delle persone, prima o poi tutti cadiamo in quel buco senza fine." Non riesco a capire quello che dice. Le sue parole sono insensate.

"Ma di cosa stai parlando? Io non ucciderò mai una persona." Rispondo.

"Oh... Certo, così pensavo pure io, ma se sono qui ora, è anche per quello. E a tal proposito, io non ti obbligo, ma vedrai molto presto, che la vita gioca brutti scherzi, soprattutto alle persone che meno lo meritano."

"Smettila!" Dico alzando di poco la voce "Non penserai davvero che io diventerò come te?"

"Sai, non voglio ammazzare un ragazzino, sarebbe l'ultima delle cose che farei, ma tu, stai tentando la mia pazienza!" I suoi occhi si cerchiano di rosso e il suo sguardo è gelido, in questo momento potrebbe ammazzarmi sul serio, se solo lo volesse.

"La scelta è tua signorino, puoi anche dire alla polizia quello che ti ho detto e consegnare loro questa lettera. Oppure puoi stare zitto e leggerla solo quando penserai di fare quello che io ti ho detto, ma solo allora." Non ho la forza di rispondere, prendo lentamente la lettera dalla sua mano e la scruto con attenzione, la carta è di color nero, sopra nessuna scritta o incisione.

"Addio" Non riesco a capacitarmi di quello che dice, con un movimento fulmineo mi appoggia un panno umido alla bocca, lotto con me setsso per tenere gli occhi aperti ma nulla da fare, il sonno si prende tutta la mia forza.






Spazio autore:

Allora, so bene che questo prologo non è uno spettacolo, però è molto importante.

Probabilmente non vi piacerà, dopotutto il mio è un azzardo inutile, perchè probabilmente vi annoierò. Bhe... Che dire ragazzi, commentate con quello che pensate, per me è estremamente importante la vostra opinione.

Nel caso vi piacesse non scordatedi di votare ovviamente ahah XD

Grazie in anticipo a tutti coloro che leggeranno, vi adoro... Ma questo già lo sapete.

Con l'inizio di questa storia vorrei ringraziare mia mamma che mi ascolta sempre, anche quando sono in preda al terrore nel caso non dovesse piacervi ahahah

Ciaooooooo!!! Vi voglio bene!!!

The Other SideWhere stories live. Discover now