Lago Ghiacciato

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Mi sveglio ancora frastornata e mi sopravviene un mal di testa assurdo pur non avendo toccato neppur un analcolico ieri sera. I momenti più belli, passati al ballo e dopo di esso, rivivono nella mia testa e per quanto io sia stanca ed ancora insonnolita non vedo ugualmente l'ora di alzarmi per vedere Andrew.
Apro finalmente compiendo uno sforzo inimmaginabile gli occhi ed accedendo la luce scopro, guardando fuori dalla finestra proprio dietro il mio letto, un paesaggio più bianco del previsto che si estende per chissà quanti chilometri. 
Mi preparo per scendere al piano terra ricordando il momento in cui mi sono ripromessa di non innamorarmi di lui ed invece già sono cotta di questo ragazzo di cui non conosco nulla se non pochissime cose e so che sarà difficile andare via da qui tra diciassette giorni.
Il tonfo di una mano che bussa alla mia porta aggrava il mal di testa che già ho e con gli occhi praticamente a cuore faccio entrare quello che spero sia Andrew. Vedo invece, la biondina spalancare la porta ed entrare con la mia colazione su di un vassoio che appoggia sul letto per poi andare via; non faccio più caso a questo suo comportamento che è diventato abitudinario ormai ed osservo che tra il cibo c'è il solito biglietto ed una rosa senza neppure una spina. Prendendo in mano il primo sperando non ci sia scritta nessuna frase sdolcinata, stupida e banale come l'ultima che mi ha mandato.
"Buongiorno! Sono uscito presto, ci vediamo quando torno "
Leggo il biglietto e poi lo butto sul comodino per passare a mangiare tutto quello che c'è sul vassoio, con la fame ed uno stomaco vuoto che reclama cibo come quello che ho questa mattina dopo soli dieci minuti mi ritrovo ad aver finito anche tutte le briciole, non essendo rimasto più nulla prendo il vassoio per posarlo a terra e rimettermi sotto le coperte. Oggi sto troppo male per alzarmi, il letto con il suo calore e la encomiabile comodità che mi offre mi farà star di sicuro meglio e senza volerlo mi addormento di nuovo. Mi risveglio dopo circa un'ora e devo dire che è servito riposare un po' in più del solito perché mi sento meglio, un bel bagno caldo è quello che ci vuole con questo freddo e la neve che sembra farsi sempre più alta e fitta lì fuori. Trascinandomi nel bagno mi metto nella vasca riempita con acqua calda per stare qui in ammollo fin quando non sentirò riacquistare tutte le mie forze.
Rinvigorita dal bagno fatto mi vesto e finalmente esco dalla camera per ritornare dopo dei giorni alla mia amata libreria, nel mentre io sto scendendo per le scale per controllare chi ci sia in casa, Andrew sta salendo ed inevitabilmente ci incrociamo a metà rampa.
« Vestiti voglio portarti a vedere un posto prima che cominci di nuovo a nevicare» dice senza fermarsi per parlare continuando anzi a camminare fino a superarmi.
Perfetto, come non detto, mi giro e risalgo le scale seguendo lui per tornare di nuovo nella mia camera e vestirmi con gli indumenti più pesanti che ho portato in valigia e munendomi anche di ombrello nel caso cominci di nuovo a nevicare.
«Sei pronta» Mi chiede Andrew, arrivando dopo circa dieci minuti davanti la porta della mia camera.
«dammi solo un minuto» Gli rispondo indossando gli stivali da neve e con questi sono pronta ad andare.
«Ti sei vestita pesante!»
Afferma quasi ridendo. Nevica! Forse lui sarà abituato a questo clima ma in Italia neppure in pieno inverso scendono così tanto le temperature e inoltre io sono freddolosa all'inverosimile quindi morirò di sicuro di freddo anche imbacuccata così.
«Dimenticavo Tu non sei un...»
«Cosa?»
«Nulla! Andiamo»
Mi ci sono voluti più secondi del solito per capire la frase che ha appena lasciato in sospeso e che potrebbe proprio riferirsi al fatto di essere vampiri, io non ho letto nulla a proposito ma potrebbero soffrire meno in freddo essendo infondo proprio creature dal sangue freddo.
Non capisco dove siamo andando, camminiamo andando verso nord, mettendo come punto di riferimento la casa, inoltrandoci sempre più nella radura. Lui non vuole dirmi nulla perché vuole che sia una sorpresa, intorno a noi solo alberi altri coperti di neve, ed ho anche un po’ di paura a camminarci sotto, se non sono alberi si vede solo bianco e non so come si stia orientando lui, sono sicura che io da sola in questo posto mi perderei e non tornerei più a casa girando sempre in tondo.
«Siamo arrivati»
Dice mente io vedo ancora solo alberi e neve, altri pochi passi e poi: aveva ragione! siamo arrivati, alberi e neve si ma un lago ghiaccio al centro di questa radura non me lo aspettavo. In primavera deve essere di sicuro bellissima perché l'acqua che riempie questa conca proviene da una cascata che adesso è altrettanto bella perché ghiacciata e dell'acqua si è fermata nel suo cascare diventando ghiaccio restando lì immobile e solo quando verrà il caldo e si sceglierà potrà raggiungere il lago.
«Ho scoperto da piccolo questo posto e credo sia magico»
«Hai ragione lo è»
Sto tremando, ma non penso al freddo che ho perché il panorama che ho davanti hai miei occhi è troppo bello per pensare a qualche altra cosa che non sia la pace e la tranquillità dei sensi.
«Vuoi che andiamo via? Stai tremando da quando siamo usciti di casa»
«No! Voglio restare ancora un altro po' di tempo qui»
È tutto così bello, gli unici rumori che si sentono qui sono quelli degli animi e si percepisce una bella sensazione che prende possesso di tutto il corpo, Andrew si avvicina a me e avvolge un suo braccio attorno al mio corpo così da infondermi un po' di calore e sono so se ci stai riuscendo o sia solo suggestione ma sento meno freddo adesso.

Amare un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora