Capitolo 2

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*Lucia pov's*

Luca era nella mia stanza, mi aveva appena svegliata e mi stava abbracciando. Mi stava quasi soffocando...

- Luca ti potresti... - dissi con un filo di voce e cercando di spostarlo con la mano

- certo scusami, ma ero troppo contento di vederti - disse lui togliendosi di dosso e lasciandomi finalmente respirare 

Mi tolsi le coperte e gli chiesi gentilmente di uscire: mi dovevo cambiare.
Indossai un paio di jeans neri aderenti, una maglietta a maniche corte con scollatura a barchetta e infine misi le mie adorate all star con la zeppa interna.
Mi piastari i capelli e misi mascara e matita nera. Ero pronta, così uscii.

- cazzo Lucia ma lo sai che sei cambiata un casino dall'ultima volta che ti ho vista? - mi disse Luca fissandomi

- Beh, si lo so sono cambiata molto - risposi vaga, per poi dirigermi in cucina a fare colazione.

*Luca pov's*

Cazzo. Era cambiata davvero tantissimo dall'ultima volta che l'avevo vista. Io mi ricordavo di lei come una ragazzina piuttosto bassa e con i capelli un po con i boccoli e qualche brufolo qua e là nella faccia. Era sempre bella anche quando aveva quell'aspetto li, ma ora era semplicemente meravigliosa. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso; Luca, è tua cugina, non puoi dire che è bellissima e che ha un bel corpo... mi dissi a me stesso.

Finalmente mi mossi da davanti la porta della camera di Lucia, e mi diressi in cucina dove lei stava mangiando

- Luca vuoi qualcosa da mangiare? - mi chiese sorridendo. Lei sorride sempre, ed ha un sorriso così dannatamente bello...

- no grazie ho già mangiato - le risposi - e poi sono quasi le nove e mezza del mattino! -

- pensa che normalmente io faccio colazione alle undici, perché mi sveglio a quell'ora lì - mi disse lei ridendo. La sua risata fu contagiosa e mi misi a ridere di gusto anch'io. Quanto adoravo stare con lei...

*Lucia pov's*

Era da quando ero uscita dalla mia stanza vestita, pettinata e truccata che Luca non mi toglieva gli occhi di dosso, e questo mi metteva parecchio a disagio.
Mi guardava non appena io abbassavo lo sguardo sulla tazza di tè che stavo bevendo, pensando magari che non me ne accorgersi, ma io me ne accorgevo eccome. Cercai di fare finta di niente e di bere la mia colazione.

In quel momento lo squillo del mio telefono interruppe il silenzio che c'era in cucina, e il flusso dei miei pensieri. Andai subito a rispondere: era mia madre

- ciao tesoro ben svegliata, hai fatto colazione? Volevo dirti, e dillo anche  a Luca, che noi e gli zii ci fermiamo a pranzo fuori, perché ora siamo a qualche chilometro dalla nostra città e non facciamo in tempo a tornare in fretta... Tu e Luca vi arrangiate? - mi chiese lei

- si mamma tranquilla, ci prendiamo una pizza e... - cercai di dire

- scusami cara ma ora devo proprio andare, ciao salutami Luca e ci vediamo stasera alle sette per cena ciaoo - e subito riattaccò. Non mi diede nemmeno il tempo di salutarla.

- chi era? - chiese Luca

- la mamma ha detto che a pranzo non ci sono, arrivano alle sette di sera - risposi lasciando il telefono sul tavolo

- ok, va bene - disse lui

Dopo colazione sistemammo la cucina, e andammo in camera mia a chiaccherare un po. Luca mi raccontò di tutto quello che gli era successo durante il tempo in cui non ci eravamo visti, e io feci lo stesso. Era mezzogiorno meno un quarto quando chiamai la pizzeria per ordinare una pizza ciascuno per me e per Luca. Le pizze arrivarono poco dopo e insieme pranzammo.

Dopo pranzo decidemmo insieme di fare una bella passeggiata per la città. Luca era impaziente di vederla, e così lo portai a vedere i più bei parchi e le vie dove c'erano i negozi, i monumenti...

Per ultimo andammo al parco più grande della nostra città, un bellissimo parco pieno di panchine, di giochi, di campi da calcio... mentre camminavamo ad un certo punto Luca mi prese la mano. Ci rimasi di stucco, e fui sul punto di ritrarre la mano ma lui me la strise ancora di più, e passeggiammo mano nella mano per tutto il viale alberato.

- è normale tenersi per mano tra cugini? - chiesi ad un certo punto io

- secondo me si, tanto non stiamo mica facendo nulla di male... - mi rispose Luca, sorridendomi

*Luca pov's*

Questo parco è bellissimo. Anche gli altri parchi non erano male, ma questo li supera tutti. E mentre camminavamo e vedevo Lucia concentrata a guardare avanti di fianco a me non avevo resistito. L'ho presa per mano. Inizialmente pensai di aver commesso una sciocchezza, che lei me ne avrebbe dette di tutti i colori per questo, ma invece no. È stata ferma  e mi ha lasciato fare. Dopotutto i cugini a volte si tengono per mano no?

- sono quasi le sette, cominciamo a tornare? - chiese lei interrompendo il silenzio che c'era tra noi due

- beh direi di si, andiamo - dissi facendo dietrofront e avviandomi verso casa di Lucia. Conosco da poco questa città è vero, ma la strada dal parco a casa di Lucia riesco a ricordarmela, quindi tornammo a casa, e per le sette eravamo già dentro ad aspettare il ritorno dei nostri genitori.

D'improvviso si sentì la chiave che si girava nella toppa, e entrarono i nostri genitori ridendo e scherzando. Noi gli andammo incontro salutandoli, Lucia diede i baci sulle guance ai miei genitori per salutarli, e insieme ci sedemmo al tavolo per cenare. I nostri genitori erano passati dal fast food e avevano preso qualche cosina da mangiare; la cena trascorse tranquilla fino a che mio papà non  si alzò in piedi e attirò l'attenzione di tutti: aveva un annuncio importante da fare.

Innamorata di mio cugino Where stories live. Discover now