Notte pericolosa parte 1

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Un ghigno soddisfatto si fece strada sulle labbra del ragazzo, nel sentire la risposta della bionda.

"Molto bene."

Austin fece un passo indietro per poi dirigersi verso la porta di camera sua. Aprì la porta e con un cenno invitò Lara ad entrare per prima.

L'ansia prevadeva nel corpo della giovane, la quale stava dando il via a pensieri inutili. Ce l'avrebbe fatta a passare una notte con Austin? Oppure no? Beh ma in fondo cosa mai poteva essere? Doveva solo stare in una stanza con lui per poche ore. Si sarebbe tenuta a debita distanza, fino ad aspettare i primi raggi del sole.

"Entri o no?" chiese Austin in tono scocciato.

Lei annuì per poi entrare nella grande stanza. Lara rimase stupita dalla semplicità della camera: c'erano solamente un letto, degli armadi, il comodino, una poltrona, una Tv e la moquette sul pavimento. Non aveva poster o foto, e nemmeno qualche oggetto decorativo. Era una semplicissima e grande stanza.

Le pareti erano di un grigio piuttosto chiaro, sfumato in certi punti con del bianco.

Ma quale ragazzo poteva vivere in una stanza priva quasi di tutto e con le pareti grige? Faceva venire una certa tristezza addosso.

La sua ispezione fu smossa al rumore di una chiave che girava: era la chiave della porta.

"P-perchè hai chiuso a chiave?"

"Semplice, per evitare che tu te la svigni nel bel mezzo della notte." fece spallucce.

Lei si lasciò sfuggire un respiro quasi di sollievo. Ma in fondo sapeva che Austin non le avrebbe mai fatto del male fisicamente; o almeno credeva.

"Che ore sono?" chiese lui.

"Beh sono le nove e mezza." disse Lara controllando il telefono.

"Bene, dammi il tuo cellulare."

Lei sussultò e scuotè la testa. Non poteva toglierle anche quello.

"Ho detto, dammi il tuo cellulare." scandì bene le parole.

"Ma..."

"Non ti servirà."

La biondina sbuffò porgendogli il suo cellulare nuovo. Austin lo prese per poi mettesserlo nella tasca superiore dei pantaloni.

La ragazza fece due passi intorno a sé stessa per esaminare meglio l'ambiente, quando il suo sguardo riacadde sul suo riflesso in uno specchio, situato ai margini della della stanza; aveva ancora addosso la divisa. Non poteva dormire con addosso la divisa, altrimenti il giorno seguente non avrebbe potuto indossarla.

"Senti...non è che potrei tornare solo un secondo nella mia stanza? Sai, per prendermi il pigia..."

"No." la interruppe subito.

"No? E io con cosa dormo?"

"Hai addosso dei vestiti in questo momento o sei nuda? Io direi fermamente la prima opzione."

"Ma non posso dormire con la divisa!"

"Uff, qualcuno ti ha mai detto che assomigli ad una zanzara? Quel ronzio fastidioso mi ricorda te, ogni volta che apri bocca." disse lui aprendo un cassetto. Subito dopo, lanciò degli indumenti a Lara.

"Tieniti, mettiti questi."

"Cosa sono?"

"Stracci per pulire il pavimento."

Lei spalancò gli occhi all'affermazione del ragazzo. Stracci? E cosa servono?

"S-stracci?"

"Dio, ragazzina! Sono vestiti, mettiti quelli per dormire!" sbraitò lui.

My Stephbrother [A.M.]Where stories live. Discover now