Ricordi lontani e sfide pericolose

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"Non ho mai visto Jade così preoccupata."

"Sì, nemmeno io. Si vede che quei due sono fatti per stare insieme."

I ragazzi avevano deciso di andare a trovare il povero Justin all'ospedale. A quanto pare, Jade era rimasta tutto il tempo insieme a lui, e si era preoccupata molto. Quei due erano molto amici, anche se non lo davano a vedere, si preoccupavano l'uno per l'altro.

"Che dite? Li lasciamo da soli?" propose Grace con un gran sorriso.

Tutti annuirono convinti, sarebbero passati a trovare Justin il guardone un'altra volta.

***

Il sole fresco di ottobre rifletteva dolcemente tra i suoi occhi di uno strano colore. Il suo corpo era tranquillamente disteso sul suo letto comodo e duraturo.

Le sue palpebre erano spalancate e le sue orecchie erano attente, nell'attesa di sentire un suono di una porta che si apriva. Una porta dal quale sarebbe entrata la sua sorellina bionda.

La sorellina che lo stava facendo irritare come nessuno nella sua vita.

Quel giorno l'aveva osservata di nascosto e l'aveva vista andare via con i suoi nuovi amichetti sfigati.

Avrebbe solo dovuto aspettare ancora un po' per scambiare quattro chiacchiere con la bionda.

Ma poi un pensiero gli frullò in testa: e se la sua dolce sorellina non gli dasse più ascolto? Se avesse cominciato a sentirsi più forte?

Immediatamente le sue mani raggiunsero il cellulare per poi comporre il numero dell'amico.

"Pronto?"

"Shawn, come posso costringerla ad obbedirmi?"

"Parli di Lara?"

"E di chi se no?!"

"Okay okay, ma stai calmo. Sai, credo che dei tranquillanti potrebbero farti molto bene a volte."

"Smettila di dire cazzate e aiutami!"

"Uff, che scassa coglioni" Shawn sembrò pensarci su un attimo quando arrivò ad un' ovvia conclusione.

Se la ragazza non avesse più obbedito alle minacce, ci sarebbe voluto un modo più sconvolgente per metterla a tacere.

"Ho trovato!"

***

"Dai Laretta, assaggia! Ti posso assicurare che non te ne pentirai!" ridacchiò la ragazza dai capelli scuri.

Lara scuotè violentemente la testa in modo disgustato. Non le era mai piaciuto il pesce, figurarsi crudo!

Emily, dopo aver lasciato Nash e Grace in balia di loro stessi, aveva avuto la brillante idea di portare Lara a mangiare del sushi. Ma la bionda non aveva ancora toccato cibo in tutta la mezz'ora in cui era lì; mentre Emily sembrava disposta a mangiarsi anche il tavolo.

"Guarda che così mi deludi."

"Emily, te l'ho già detto: non mangerò il mio peggior nemico, per poi alle sei del pomeriggio! Chi mangia il sushi alle sei del pomeriggio?!"

"Io, mi sembra più che ovvio." strizzò l'occhio a Lara, la quale rilasciò uno sbuffo sonoro "e comunque non esiste l'ora per il sushi."

"Almeno dopo mi accompagni a fare un giro? I signori Mahone stasera non ci sono e io sarò a casa sola con quella specie di essere umano senza sentimenti."

"Chi? Austin?" rise Emily.

Lara annuì e rabbrividì al solo pensare di una notte da sola in casa con il ragazzo. Molto probabilmente lui sarebbe stato nella sua camera a fare sesso con una delle solite ragazze che si portava a casa, e lei non voleva essere a corretta a sentire dei versi inutili ed osceni.

My Stephbrother [A.M.]Where stories live. Discover now