Due occhi freddi come il ghiaccio

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"Ci scusiamo infinitamente per il comportamento di Austin. Purtroppo non è molto cortese con le persone che non conosce. Ma vedrai che pian piano gli passerà." le avevano assicurato i suoi nuovi genitori. Ma la biondina, non era convinta. Non sapeva bene il perché; però c'era qualcosa, nello sguardo di quel ragazzo, che non la convinceva affatto.

In quel momento, se ne stava lì, sul suo nuovo letto, nella sua nuova camera, che per suo parere, era troppo rosa: le lenzuola, gli armadi, le tende, i cassetti...era tutto rosa.

Ma come poteva contestare? In fondo doveva ritenersi fortunata ad avere una casa.

Prima di andarsene, Claire le aveva promesso di portarle i suoi vestiti, e le cose più importanti.

Con qualche foto sua e dei suoi genitori, magari sarebbe riuscita ad ambientarsi più facilmente.

Ricordava tutto di ogni singola foto. Ogni dettaglio, non le sfuggiva niente. Era molto legata ai suoi genitori, ed ora che loro non c'erano più, la povera Lara si sentiva sola e depressa. Certo, i signori Mahone sembravano bravissime persone, ma non sarebbe mai riuscita a vederli come dei genitori.

Un ticchettio alla porta, risvegliò la bionda dai suoi pensieri, che velocemente si sistemò e andò ad aprire. Davanti, c'era la signora Mahone in tutta educazione.

"Cara, posso entrare?" domandò la signora, rivolgendo alla ragazza, un sorriso rassicurante.
Lara borbottò un sì confuso, spostandosi per fare entrare la signora.

Entrambe si sedettero sul grande letto rosa.

"Tesoro, so che quello che hai appena passato è molto difficile, perciò non pretendo che tu ti ambienti immediatamente. Prenditi il tempo necessario per riprenderti." la rassicurò la dolce signora.

Già, ambientarsi. Ma ce l'avrebbe fatta? Sarebbe riuscita a sentirsi a casa?

"Ma come mio dovere, devo mostrarti la casa, quindi vieni con me tesoro." continuò la donna.

Così subito dopo, uscirono dalla stanza della ragazza.
La villa, era a dir poco enorme e Lara era sicura che si sarebbe persa. Sembrava un labirinto.

C'erano una marea di stanze, a partire dai bagni, ad una sala tv. La giovane bionda osservava con stupore ogni stanza presente, ne era letteralmente affascinata.

Ad un certo punto, una stanza che non avevano ancora visitato, attirò l'attenzione della giovane.

La porta era piuttosto nuova, con una A maiuscola incisa sulla sua superficie.

"E quella che stanza è?" chiese Lara alla donna, che alla sua domanda, ridacchiò leggermente.

"Onestamente non ti conviene entrare. Quella è la stanza del mio Austin. Di solito non permette a nessuno di entrare." disse la donna, facendole l'occhiolino. A sentire il nome del giovane dallo sguardo rude, Lara fece due passi indietro, tornando al fianco della donna; come se la porta le avesse dato la scossa.

Era incredibile; anche se non conoscesse quel ragazzo, un suo semplice sguardo, era bastato per farla scombussolare totalmente.

Non le era mai capitato prima d'ora; ma in un certo senso, quella sensazione, riusciva a distrarre, anche per poco, i suoi pensieri non molto felici.

***

Lara era di nuovo sola, nella sua stanza. La signora e il signor Moahone, erano entrambi usciti per delle commissioni. Ed ora lei, era lì, con lo sguardo rivolto nuovamente al soffitto.

Sarebbe rimasta chiusa nella sua stanza volentieri, anche perché non c'era nessuno in casa. Ma la ragazza aveva sete, molta sete e se non avesse voluto morire dissetata, sarebbe dovuta scendere. Così aprì la porta, e lentamente uscì guardandosi intorno.

Velocemente scese le quattro rampe di scale, per ritrovarsi nel grande salone.

"E ora dove sarà la cucina?" pensò la ragazza guardandosi in giro.

Provò una porta, ma non era quella. Ne provò un'altra ancora, ma con lo stesso risultato. In conclusione, passò un quarto d'ora esatto, prima che Lara riuscì a trovare la benedetta cucina.

Era una stanza piuttosto grande, con molti fornelli e attrezzi mai visti prima. Sembrava davvero di essere alla Casa Bianca.

Dunque, il primo passo era stato compiuto, ovvero trovare la cucina. Ora le toccava trovare dell'acqua e un bicchiere.

Cominciò ad aprire ante e cassetti, ma come al solito, di acqua o bicchieri non ce n'era traccia.

"Cerchi qualcosa?" la voce alle sue spalle, la fece letteralmente sobbalzare, tanto che il suo cuore aumentò di battito. Ma nel vedere chi era, il cuore aumentò di nuovo la velocità.

Il suo nuovo fratello, era appoggiato allo stipite della porta e la stava guardando male. Molto male. In preda al panico, la biondina dagli occhi verdi, si voltò completamente verso di lui, intenta a formulare una frase che non le uscì.

"Allora?" insistette il bruno con uno sguardo non molto piacevole.

"Ehm...ehm...io...io stavo cercando qualcosa da...da bere" balbettò la povera ragazza, come se all'improvviso le fosse sparita la voce.

Ma perché quel ragazzo la faceva sentire impotente? Perché non riusciva a parlare?

Il ragazzo sbuffò avvicinandosi ad un mobiletto, dal quale tirò fuori un bicchiere e aprì il frigor nel quale si trovava una varietà di bevande.

"Quale vuoi?" domandò lui chiaramente scocciato.

Vedendo la sua espressione, Lara non poté fare a meno di essere dispiaciuta. Okay, poteva non stargli particolarmente simpatica, ma almeno avrebbe potuto fare uno sforzo nel sembrare gentile.

"Non sei obbligato ad aiutarmi..." sussurrò Lara con tono triste.

"Stammi a sentire, per me potresti anche stare fuori casa, ma i miei genitori tengono a te, per qualche strano motivo. Perciò non posso cacciarti da qui. Ma sia chiaro, se oserai anche solo rivolgermi la parola, troverò un modo per rispedirti da dove sei arrivata." disse con tono basso e minaccioso, per poi sparire dalla cucina.

La ragazza restò immobile, senza dire niente. Sentì un fastidio, come se qualcuno le avesse appena trafitto lo stomaco.

Era veramente così antipatica? Cosa aveva fatto di male per meritarsi l'odio del ragazzo?

In silenzio, richiuse il frigorifero e appoggiò il bicchiere al suo posto, le era completamente passata la sete. Senza nemmeno accorgersi che una lacrima le stava rigando il viso, si diresse di nuovo verso camera sua, per poi buttarsi sul letto a peso morto e riflettere.

Non era passato nemmeno un giorno da quando era arrivata, e già voleva andarsene. Cosa aveva fatto per meritarsi certe cose?
Prima la morte dei suoi genitori, poi il suo nuovo fratello. Lara era confusa e soprattutto era stanca.

Voleva dormire, e così fece. Chiuse gli occhi e si fece trasportare dal mondo dei sogni.

#My space

Bentornati ad un nuovo capitolo! Qui la dolce e innocente Lara, parla con il nostro Austin. Cosa ne pensate? Perché Austin la detesta così tanto da dirle cose così brutte? E Lara? Ce la farà a stare nella sua nuova casa?
Lo scoprirete presto belle mie, ma solo se continuerete a leggere!
Ora vi saluto, e vi do un bacione a tutte quante!

Dagia;)

My Stephbrother [A.M.]Where stories live. Discover now