Lost in the city

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Le parsero anni da quando non metteva più piede in quella casa. I ricordi felici non esistevano più, erano solo ricordi.

I sorrisi, i pianti e le immense gioie di un tempo, le parvero quasi sfocati.

Prese un bel respiro e finalmente suonò al campanello di casa Mahone.

Le sue mani si giunsero istintivamente, si sentiva nervosa. Anche perché sapeva che lì dentro non era esattamente la benvenuta.

Dopo qualche secondo, la porta si aprì, rivelando due occhi magnetici che anni prima erano ancora caldi e accoglienti.

Immeritatamente l'espressione del ragazzo divenne quasi disgustata alla vista della povera Emily in preda ad una crisi nervosa.

Il ragazzo fu tentato di chiuderle in faccia la porta, ma alla fine incrociò le braccia al petto.

"Guarda un po' chi abbiamo qua. Cos'è? Ti sei persa?"

"No." ribattè immediatamente lei "sto cercando Lara."

Sul volto di Austin apparse una smorfia infastidita.

"Spiacente non è in casa." il ragazzo la liquidò in fretta, ma non fece in tempo a chiuderle la porta in faccia, che il suo migliore amico sbucò alle sue spalle.

"Uh, Emily!" esclamò il ragazzo vedendola sulla soglia di casa.

"S..Shawn." balbettò Emily guardandolo negli occhi.

Ad Emily piaceva Shawn da anni ormai, ma non l'aveva mai detto a nessuno, nemmeno ai suoi amici.

Si conoscevano da anni e lei, Shawn e Austin giocavano sempre insieme. Naturalmente si parla di molti anni fa, prima che tutto cambiasse.

"Cercavi qualcuno?"

La mora annuì.

"Lara, cercavo Lara. Il fatto è che oggi non l'ho più trovata e in più non ho ancora il suo numero, quindi non sono riuscita a contattarla." spiega lei pazientemente, mentre il ragazzo lanciava un'occhiata ad Austin, il quale sbuffò sonoramente a sentir nominare la biondina.

"Spiacente, non è un nostro problema." e detto questo chiuse definitivamente la porta.

Non poteva sentir parlare ancora di Lara, altrimenti avrebbe rotto qualcosa.

"Ma sei matto?" sbraitò Austin guardando l'amico.

"No, sono semplicemente stufo di avere imbecilli tra i piedi."

Shawn lo squadrò da capo a piedi prima di fulminarlo con lo sguardo. Lui voleva aiutare Emily; così aprì la porta e raggiunse la mora che aveva già cambiato direzione.

"Aspetta!" le gridò facendola girare di scatto "ti aiuterò io a trovare Lara."

Così, sotto gli occhi brillanti di Emily e quelli annoiati di Austin, prese la sua macchina e mise in moto.

***

La bionda si guardava continuamente intorno, come per scorgere dei visi famigliari.

Sì, si era persa. Precisamente persa in New York, una città talmente grande e che lei non conosceva per niente.

Era stata una scema? Naturale. Avrebbe dovuto tornare subito a casa? Ovviamente. Ma quel che era fatto, era fatto e lei era sola.

Strinse di più i lembi della sua camicetta come per allentare la tensione che si era creata in lei, ma questo non funzionò.

Gironzolò ancora un po' nella zona, ma della via di casa sua, non ce n'era nemmeno la traccia.

Sbuffò sonoramente quando una folata di aria gelida la colpì nel pieno.

My Stephbrother [A.M.]Where stories live. Discover now