Capitolo 64

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Mary's P.O.V.

Il braccialetto che mi ha regalato Bradley è stupendo.
Sono qui sul palco a ricevere un premio che mi rende davvero orgogliosa di me stessa, ma io non penso a questo momento: no, io sto dando importanza solo ed esclusivamente al regalo di Brad, non ai fiori di Harry. Nemmeno al premio, l'unica cosa che meriterebbe la mia attenzione.
Stringo la mano all'uomo che ha organizzato questo splendido concorso e che ha dato l'opportunità di vincere a tantissimi ragazzi da tutte le scuole superiori del Regno Unito.
Scattano qualche foto a me e all'uomo basso e baffuto: spero di esser venuta abbastanza bene.
Scendo dal palco e il signor Collins mi ferma per congratularsi con me. Lui mi stringe la mano, ma io l'abbraccio: è stato il professore che mi ha cambiato la vita e che mi ha aiutato a diventare una persona migliore.
Salgo le scalette per tornare ai miei posti, però mi accorgo che c'è solo Harry: dove sono gli altri? Soprattutto, dov'è Bradley?
Mi siedo accanto all'altissimo ragazzo e gli chiedo dove siano finiti. Si avvicina a me per farsi sentire poiché deve sussurrare.
- Ale si è sentita male: ha cominciato a perdere sangue dalle gambe, così l'hanno portata all'ospedale. Sono tutti dispiaciuti per essersene andati.
Ale, sangue, COSA?!?!
Mio Dio, che le è successo?!
CAZZO, IL BAMBINO.
Esorto Harry ad andare via e quatti quatti raggiungiamo la sua macchina. Arriviamo subito l'ospedale ed io sono in preda all'ansia: che cosa cazzo è successo? So che dico troppo "cazzo", ma cazzo, sono nervosa e ho paura.
Quando attraversiamo l'atrio correndo, mi rompo un tacco, così impreco e, saltellando su un piede aiutata da Harry, raggiungiamo il bancone per le informazioni.
- Scusi, sono qui per vedere Alessandra Lee.
Controlla il database del computer.
- Non c'è nessuna Lee, mi spiace.
Ira. Tanta ira.
- Senta, è qui, lo so. È stata accompagnata da una ragazza bionda, due ragazzi alti e biondi di cui uno biondo scuro, uno castano e un altro castano riccio. Lei è una ragazza abbastanza alta, aveva dei tacchi e un vestito blu con la gonna ampia. So che è stata una puttana, ma in fondo è una brava ragazza e...
- Per favore, la faccia tacere! - Harry viene implorato dall'infermiera. Stronza. Incrocio le braccia e mi zittisco.
- Trovata, in fondo a sinistra.
- Grazie mille.
Harry mi prende a braccetto per farmi camminare senza inciampare.
Vedo subito mio fratello: corre tra le mie braccia piangendo come una fontana. Mi metto in punta di piedi per cercare di abbracciarlo meglio.
Le sue lacrime bagnano il mio vestito, ma poco me ne importa.
- Ehi... Ale starà bene, lo sai.
- Non lo so, Mary. Ha cominciato a perdere sangue e... - singhiozza e lo stringo più forte.
Lo faccio sedere e mi racconta tutto per filo e per segno, poi appoggia la testa sul mio petto così gli accarezzo i capelli. So che lo rilassa molto. Mi stringe la vita e rimaniamo in questa posizione.
- Gli altri dove sono? - chiedo toccandogli le ciocche.
- Sono di là a mangiare qualcosa, avevano fame.
- Dovresti mangiare, Tris...
- Senti da che pulpito proviene la predica.
Harry tossisce ed io mi volto.
- Io vado... Ci sentiamo, Mary.
Mi distacco da Tristan e corro ad abbracciare Harry.
- Rimani, non abbandonarmi. - sussurro.
- Mai.
Non so perché l'ho detto, ma mi sembrava adatto. Il capellone mi lascia andare rimanendo là. Torno da Tristan e comincio a tenergli la mano, mentre mi avvinghio a lui.

Tristan's P.O.V.

Ho paura. Tanta.
Avevo giurato che non sarei tornato in un ospedale per qualcuno a cui tengo dopo l'episodio di Bradley, invece rieccomi qui.
Mary mi sta tranquillizzando toccandomi i capelli, ma l'ansia non svanisce.
I ragazzi tornano: tutti i volti sono segnati dall'agitazione, dal tormento e dal timore.
Io e mia sorella ci alziamo per unirci con gli altri in un enorme abbraccio di gruppo, al quale facciamo aggiungere anche Harry.
Ultimamente è stato molto vicino a mia sorella, si vede che tiene a lei. Li vedo davvero uniti, ma mi dispiace perché si sta allontanando da Bradley: sono una coppia perfetta.
Quando ci distacchiamo vediamo arrivare il dottore di Ale.
- Qualcuno di voi è imparentato con Alessandra Lee? - chiede.
- Io sono il ragazzo. - mi alzo.
- Potrei parlarle in privato?
Annuisco e lo seguo nel corridoio. Mi porta distante dagli altri. Ha un cipiglio sul volto e questo non porta bene.
- La paziente ha subìto un brutto colpo. Ha avuto un'emoraggia interna.
- Oh mio Dio, lei sta bene? - domando con le lacrime agli occhi.
- Sì, ha solo qualche livido e bisogno di riposo... Però...
- Però...?
- Non so come dirglielo né come lo comunicherà lei, ma... la signorina ha perso il bambino.
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Temevo che sarebbe successo qualcosa di orribile e che mi avrebbe spezzato il cuore. Sento un vuoto dentro di me e le lacrime scorrono copiose sulle mie guance. Ringrazio il dottore per la sua sincerità per poi tornare dai miei amici e mia sorella.
Bradley mi guarda con tristezza e chiede cos'ha detto il dottore. Tutti aspettano il verdetto finale: Connor, James, Léa, Bradley, Mary, perfino Harry.
Non ho il coraggio di dirglielo, non voglio.
- Ale sta bene. - rispondo dopo un lungo silenzio - Ma ha perso il bambino, mio figlio.
Mary e Bradley imprecano un "merda" tirandosi nervosamente i capelli, Léa e Connor esclamano un "cazzo, Ale era incinta?!" mentre James si alza e mi sfila un pugno alla mascella dolorosissimo.
Mary mi soccorre avvicinandosi a me e chiedendo come sto, mentre Harry va a cercare del ghiaccio.
- Stronzo! Ti credevo un amico! Non solo ti rubi la mia ragazza, la metti anche incinta! - mi siedo cercando di massaggiare la mascella - Non sei un amico, sei un traditore!
Non so se faccia più male il suo insulto o il pugno.
- Neanche tu sei da meno, eh. - s'intromette Bradley con amarezza.
Non capisco che intenda, tuttavia sento che c'è mia sorella di mezzo e non mi piace.
Nel frattempo torna Harry con il ghiaccio. Pensavo non tornasse più, si può sapere quanto ci ha messo?
Comunque, Mary poggia il ghiaccio secco sulla mia mascella alleviando il dolore, ma non la tensione che si percepisce nella stanza.
- Che vuol dire, Brad? - chiede Connor.
- Beh, James ha baciato Mary, quindi anche lui è un traditore.
- CHE CAZZO HAI FATTO, JAMES?! - urlo.

Lea's P.O.V.

Bradley, James e Tristan cominciano a litigare e poi, senza motivo, Harry si aggiunge prendendo le parti di Bradley.
Urlano e tutto questo non mi piace. E per chi litigano? Mary, ovviamente: le voglio davvero bene, ma a volte tutte queste attenzioni per lei non le sopporto.
Ale è in ospedale, ha appena perso il bambino e loro a chi pensano? A Mary.
Inoltre odio le urla, questo bisticciare: mi ricorda Antoine e il suo gruppo quando mancavano dei contanti o della coca, e iniziavano ad urlare, sferrandosi pugni.
- BASTA! VI PREGO, BASTA! - urlo cercando di fermarli. Funziona, infatti si zittiscono subito. - Sono stanca dei vostri battibecchi, va bene?! Una delle persone più importanti della vostra vita sta male e voi che fate? Litigate perché Mary ha baciato un ragazzo? Notizia flash: ha 17 anni, può fare quel che cazzo le pare.
Connor mi fa sedere e mi attira a sé. Mi siedo sulle sue gambe.
- Amo la tua grinta. - sussurra al mio orecchio facendomi arrossire.
Mi avvicino a lui nascondendo la testa nel suo petto. Mi asciuga le lacrime e mi bacia dolcemente.
In quel momento il medico ci dice che possiamo vedere Ale pochi alla volta.
Io e Mary ci catapultiamo nella stanza.
- Non avevate litigato? - sussurro mentre apro la porta.
- Aveva mia nipote nella pancia. Devo vedere come sta.
Alzo gli occhi al cielo ed entrate la salutiamo. Ci sorride e ci invita a sederci accanto a lei. Acconsentiamo e trascinamo le sedie blu a fianco del letto. Le chiedo come sta e risponde male perché prova dolore ed è triste per aver perso il bambino.
- Io non so se volevo una famiglia, - dice con le lacrime agli occhi - forse sì, magari era presto... Però ho ucciso un essere umano che viveva dentro di me.
Scoppia in lacrime e mi affretto ad abbracciarla. Quando mi distacco le tengo la mano. Mary mi guarda senza sapere che fare: hanno litigato pesantemente ma le dispiace lo stesso.
- Io devo andare, scusatemi.
Si alza e le chiedo se qualcosa non va, ma lei risponde che è tutto a posto, così lascia la stanza.

Harry's P.O.V.

Mary è appena uscita dalla stanza e mi accorgo che sta per piangere, ma cerca di non farsi notare. Mi richiama e mi domanda se posso parlare con lei in privato. Annuisco e la accompagno in un'altra stanza. Cammina davanti a me, anzi, zoppica davanti a me: ad ogni passo traballa per colpa del tacco rotto.
Entriamo in una stanza vuota e accende la luce. Mi appoggio su un lettino mentre lei rimane di fronte a me. Quando cade per la milionesima volta, impreca togliendosi finalmente le scarpe.
Oggi è bellissima: i capelli, il vestito, il trucco ... tutto la rende perfetta.
Senza dirmi nulla mi abbraccia e comincia a piangere. La tranquillizzo accarezzandole i capelli e lasciandoci sopra qualche bacio.
Quando ci distacchiamo mi spiega perché piange: dice che è colpa sua se Ale è in ospedale, che non avrebbe dovuto litigare con lei ...
Sta sparando tutte cazzate, solo perché sta male. Tutto questo fiume di parole lo blocco baciandola.
L'avvicino circondando la sua vita con un braccio e tenendola stretta a me. L'altra mano la poggio sulla sua guancia invece lei le incrocia dietro il mio collo.
Ci baciamo a lungo con intensità, poi ci distacchiamo un attimo per riprendere fiato.
- Baciarsi è il miglior rimedio per alleviare il dolore, lo sapevi?
Ridacchia arrossendo.
- Harry Styles, sei terribile.
- Però mi stai baciando.
- Già...
Si morde il labbro inferiore e riprende a baciarmi tirandomi per il colletto della camicia.
Sorrido sulle sue labbra e poi si distacca.
- Tutto questo è sbagliato. - sussurra tra un bacio e l'altro.
- Amo gli errori. - rispondo colmando la breve distanza fra noi.
Credo proprio che non l'ho mai dimenticata, l'ho sempre amata, e, a quanto pare, lei ricambia. Forse non mi ama come Bradley, ma sicuramente prova qualcosa.
- Harry, tutto questo è malsano per me. Io sono appena uscita da una sottospecie di relazione e...
- Possiamo pensarci dopo e riprendere a baciarci? - chiedo ridacchiando desideroso di sentire ancora il sapore delle sue labbra.
Annuisce e ricominciamo a prenderci le labbra per non so quanto. Le mordo più spesso i labbro e la faccio sedere sul lettino.
Spero che questo momento duri per sempre.

Salve, popolo!
Sono tornata con un nuovo capitolo che spero vivamente vi piaccia :)
However, questo è solo l'inizio, nonostante abbia scritto il capitolo 64...
Deve ancora accadere di tutto ;)
Fatemi sapere che ne dite nei commenti!
Un bacio,
a_yo_soy_asi

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now