Capitolo 27

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Léa’s P.O.V.

Mary se n'è appena andata: ora voglio vedere come risolve con Bradley... consegno il regalo a Eleanor e lei ringrazia tutti con bacetti vari mentre il ragazzo riccio si scusa per andare via a parlare con la mia amica. Anche la festeggiata sparisce tra la folla, così ne approfitto per andare in bagno a sistemarmi il trucco.
Quando esco mi ritrovo Connor davanti che mi prende per un polso: è molto vicino e il cuore minaccia di uscire dal petto. Mi chiede di parlare in privato ed accetto annuendo, perché con questa vicinanza non so rispondere in altro modo.
Ci ritroviamo in una stanza da letto, letto su cui ci sediamo.  Mi tolgo gli odiosi tacchi su cui ho camminato facendolo ridere, ma non credo ci sia nulla di divertente in tutto questo. Sbuffo e lui ride sedendomi accanto a me.
- Perché lo trovi divertente?
- Sei adorabile quando sbuffi. Poi la tua erre moscia è incredibilmente sexy.
Arrossisco vistosamente mentre lui si trattiene nel fare qualcosa. Gli accarezzo la guancia cercando di trattenere i miei sentimenti.
- Ehi, che succede?
- Io...
- Fatti coraggio!
- Non so come dirtelo, io e te ci conosciamo da poco però ... Beh, io...
- Tu … ?
- Ci conosciamo da poco ma dalla prima volta che ti ho visto ho provato una strana sensazione, non capivo all'inizio. Poi più tardi ho compreso e... mi sono innamorato di te, Léa.
Sono ancora più rossa adesso e non credo a quel che ha detto: si è innamorato di me! Anch’io ho avuto la stessa impressione, quel colpo di fulmine che non ho mai provato.
Lo avvicino a me sorridendo con le mani dietro al collo, pronta a baciarlo dolcemente. Subito lui fa scivolare la mano sulla mia schiena fino ad arrivare in fondo e mi fa sdraiare sul letto senza distaccarci. Connor mi sta trascinando verso la passione ma lo blocco, confessandogli che è un po’ presto per già andare a letto insieme. In passato accettavo subito la proposta, ma non si è mai rivelata una buona scelta. Con Connor invece penso si possa andare lontano ed è giusto aspettare prima di scopare.
Così si distacca da me sdraiandosi al mio fianco. Fissiamo entrambi il soffitto imbarazzati.
- Anch’io mi sono innamorata di te.
- Davvero?
Si volta e incontro i suoi occhi chiari, così pieni di dolcezza e di innocenza. Annuisco e diventa rosso, lasciandomi un veloce bacio.
- Beh... Allora... - si gratta la nuca - Vuoi essere la mia ragazza?
- Tu non me lo stai chiedendo, è solo un sogno.
- È tutto vero.
Accetto con un sonoro sì prima di abbracciarlo. Poggio la testa nell'incavo del suo collo e annuso la sua acqua di colonia. Mi piace stare così abbracciati, con i cuori vicini che suonano insieme per comporre una melodia perfetta. Mi guarda negli occhi e giocherella con le ciocche dei miei capelli. È molto rilassante, soprattutto poco dopo che passa le dita sulla mia pelle.
Sorride e bacia delicatamente le mie labbra, prima sfiorandole e dopo prendendole: non ci credo che tutto questo è vero, non può essere. Mi lascio cullare dalle sue braccia mentre continuiamo a baciarci.

Bradley's P.O.V.

Trovo Mary che chiacchiera con delle amiche e quando la raggiungo le ragazze esclamano stupite nel vedermi. Sono carine e formose ma mai bellissime quanto Mary.
- Oh mio Dio, Bradley Will Simpson! - dicono le due con gli occhi a cuoricino.
- Sì, sì, sono io, ora lasciatemi parlare con Mary.
- Prima puoi farti una foto con noi? Ti prego! - dice una bionda tutte tette e niente cervello, accarezzandomi la spalla.
Tolgo la mano sapendo delle sue intenzioni e perché Mary mi sta guardando veramente male. Mi fa un cenno con la testa di dire sì, così accontento le ragazze, che si presentano, sperando di ottenere qualcosa di più. Mary invece alza gli occhi al cielo sbuffando facendomi ridere. Le ragazze cercando di adularmi senza farmi effetto, anzi, ringrazio Dio che se ne siano andate.
- Sempre a fare conquiste, eh, Simpson? - butto il biglietto nel cestino strappandolo - Io non sono da meno, sa? Ho già tre numeri di tre ragazzi ma nessuno di loro vuole una cosa a tre.
- Tanto l'unica ragazza che voglio sei tu. - confesso avvicinandomi e prendendole le mani.
Arrossisce mentre mi avvicino per baciarla ma mi fermo quando sento in sottofondo Thinking out loud di Ed Sheeran. Mi inchino a lei per chiederle di ballare con me, proposta che accetta arrossendo.
La porto sulla pista di ballo e l'avvicino al mio petto poggiandola la mano sulla parte bassa della schiena. Cerco di applicare quello che ho imparato in due lezioni di ballo con Martin, l'istruttore di Mary: ho trovato il numero dal suo I-Phone e l'ho chiamato per poter ballare stasera. Poggia la testa sul mio petto e prendo una sua mano e assumiamo la posizione. Ora i piedi, parte più difficile. Avvicino la bocca al suo orecchio e canto la canzone quasi fosse un sussurro.

And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysteroius ways
Maybe just the touch of a hand
Oh me I fall in love with you every single day
And I just wanna tell you I am

So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head in my beating heart
I'm thinking out loud
Maybe we found love right were we are.

Sorride prima di alzarmi il mento con l’indice.  Mi avvicino lentamente alle sue labbra baciandole sulle note di questa canzone d'amore, che sembra scritta apposta per descrivere le emozioni che provo per lei. La bacio in modo diverso dalle altre volte: non è uno dei nostri soliti baci focosi e passionali ma dolce, tenero e pieno d'amore, il famoso bacio perfetto. Il cuore mi batte a tremila, così forte che potrebbe sovrastare la musica. Le lingue si sfiorano dolcemente. Distaccati, Mary sorride e poi mi trascina via con la stessa canzone di sottofondo.
Mi porta in una camera da letto. Apre la porta con una carta che tira fuori dalla pochette e mi spinge facendomi cadere sul letto. Si mette sopra di lei e mi ribacia dolcemente. Ci ritroviamo seduti sulle ginocchia a baciarci mentre lentamente, con molto amore, ci spogliamo. Noto che ha dei reggi calze estremamente sexy e il reggiseno è altrettanto eccitante con il bordo di pizzo. Rimasta seminuda, mentre io senza maglia, non distacca le labbra e slaccia i pantaloni abbassandomi i boxer. Lentamente le sue labbra percorrono il mio petto e gli addominali arrivando al ventre per giungere infine le sue labbra toccano il punto dove non batte il sole. Lo prende in bocca e inizia a fare su e giù con dei cerchietti sulla punta con la lingua. Stringo le mani nei suoi capelli vellutati mentre gemo per i movimenti che sta compiendo con la bocca. Lo fa così bene che dopo non molto vengo. Toglie le labbra e mi guarda negli occhi mentre io sono ancora in uno stato di trance piacevole. Sto ancora smaltendo il piacere che lei mi ha provocato.
- Ti è piaciuto?
Rispondo annuendo prima di riprenderla a baciare, anche se sono ancora senza fiato.
Con i pantaloni semi abbassati ora è semi nuda sotto il mio corpo. Dio quanto la amo...
- Oh scusatemi!
Mi giro e un ragazzo ha aperto accidentalmente la porta, rovinando tutto. Non lo mando a quel paese solo perché sono educato ...
- Non preoccuparti, capita.
Sono stato fin troppo gentile.
Accanto a lui c'è la biondina che prima tentava di rimorchiarmi per fare una cosa a tre. Il ragazzo è alto, occhi azzurri e capelli biondi. Non è brutto ma diciamocelo, io sono molto più bello! Mary ormai è vestita e anch'io.
Appena si volta il suo sguardo si spegne. Il ragazzo la osserva balbettando il suo nome, ma quello che mi spaventa è quello che dice Mary.
- Noah ...
COSA?!
Quel Noah, l’ex di Mary?! Il ragazzo del primo bacio?!
La bionda, veramente sveglia, chiede se i due si conoscano, così Mary rispondo raccontando brevemente com’è andata tra loro, con un tono piuttosto acido.
- Però vai e divertiti: puoi tranquillamente andare a scopare con la tua puttanella giornaliera.
Detto questo, se ne va con la bionda mentre Mary si sdraia sul letto, sospirando tristemente. Mi sdraio al suo fianco per osservarla e capire cos’abbia.
- Ho rovinato tutto, scusami. - dice quasi stesse trattenendo le lacrime.
- Ehi, fa nulla. Cos'altro c'è sotto?
- Lui... Non lo vedevo da anni. Rivederlo così in questo momento mi ha... confusa. - sospira nuovamente alzandosi - vado a prendermi qualcosa da bere. Aspettami qui.
Rimango lì ad aspettare mentre messaggio  con James, che mi chiede di Ale. Già... Dov'è finita? Non l'ho più vista…
Anche Mary è sparita, così decido di uscire dalla stanza per cercarla. Non appena varco la soglia, incontro Mary che era sparita. Barcolla e non posso crederci che si sia ubriacata.
La prendo al volo quando sta per cadere. Puzza di alcol, credo sia vodka.
- Simpson! Cazzo sei sexy con questa giacca di pelle. - dice con un'insopportabile vocina acuta, prendendomi per il colletto.
La sostengo per i fianchi e lei tenta di baciarmi le labbra ma mi scanso. Non voglio far nulla con lei quando non è cosciente.
- Perché non chiami Noah che facciamo una cosa a tre?
- No, ora andiamo a casa.
La prendo in braccio e nonostante le sue continue proteste recupero la giacca bianca appesa all'ingresso per poi fargliela indossare ed uscire fuori. La faccio entrare nella limousine e subito dopo richiudo lo sportello dietro di lei.
- Bradley, ma sono solo le dieci e mezza
- Undici e mezza e poi sei ubriaca, quindi basta.
Si rannicchia su di me sbuffando. Inaspettatamente prende le mie mani per poggiarle sul suo volto. Lentamente scende sul seno dove decide di farmici rimanere un po' e alla fine scende in basso. I suoi occhi muoiono dalla voglia di farlo ma non posso accontentarla, perché è ubriaca.
Bruscamente riesco a scostarmi e decido di focalizzare l’attenzione sulle strade della città per non farmela nella limousine. Lei però non si arrende e insistendo si mette a cavalcioni su di me. Mi bacia il collo mentre le sue mani scendono in basso, lasciandomi spiazzato. Cerco di rimanere fermo mentre alza la mia maglietta e mi bacia i pettorali fino ad arrivare al ventre: sto vivendo lo stesso momento di un'ora fa. Slaccia la cintura e abbassa i boxer pronta  a fare quel che penso, però riesco a riprendere dell’autocontrollo e a toglierle la testa da quella zona. Mi risistemo pensando a quanto sia fortunato che i vetri siano oscurati …
Non so perché ma si poggia sulla mia spalla cominciando a piangere.
- Perché non mi vuoi?! Perché?!
- Siamo arrivati. - ci comunica l'autista.
Lo ringrazio prima di prenderla in braccio aprendo lo sportello. Entro in casa e trovo James malato steso sul divano con strati di coperte sopra, facendomi ridere. Mary nel frattempo si è calmata e si sta per addormentare.
- Zitto, Simpson, ti prego. Ma che ha Mary?
- Ha bevuto troppo...
- Non è vero! - ecco che s'intromette.
Le lascio un bacio sulla fronte che la zittisce. La porto in camera mia perché è più vicina per metterla a letto. Prendo un mio pigiama e la svesto mentre lei cerca in tutti i modi di convincermi ad andare a letto con lei: baciarla, vorrei fare solo questo, ma devo trattenermi perché non voglio che la mattina non ricordi nulla.
Quando le ho infilato il pigiama, si mette sotto le coperte che poi rimbocco. Mi alzo per andarmene ma mi blocca richiamando la mia attenzione.
- Puoi rimanere finché non mi addormento?
Annuisco prima di sdraiarmi su un fianco di fronte a lei. Mi stringe rannicchiandosi come un koala e chiude gli occhi.
- Ti odio, ma ti amo.

Tristan's P.O.V.

Mi rigiro fra le mani il bicchierino di vodka di cui avevo bisogno per distrarmi.
Odio come si comporta Zayn, davvero, e mi stupisce come sia amico di Mary.
Nel frattempo arriva Ale che mi sorride dolcemente. Questa sera è davvero bellissima, ma è sempre stata una bella ragazza. Ammetto che un tempo, ma molto tempo fa, avevo un debole per lei, perché mi piaceva com'era dolce e sexy.
- Come va senza Yasmeen?
- Uno schifo... A te?
- Mi manca Jems.
- Diciamo che con tutte le persone che vanno su nelle camere a scopare non è d'aiuto.
- Già. - rido assieme a lei.
Parte la canzone Rock me degli One Direction e Ale inizia a ridere in modo contagioso. Quando le chiedo perché mi risponde che non può dirmelo, così ordina un altro bicchiere che beve tutto d’un fiato. Ne prende un altro e le raccomando di non bere troppo ma mi rassicura. Annuisco e decido di aggregarmi anch'io a bere con lei.
Al quarto bicchiere si volta e mi guarda intensamente negli occhi.
- Mary era una directioner a 15 anni e stravedeva per Zayn. Ecco il segreto.
Dopo due secondi scoppiamo in una risata fragorosa: ora capisco tante di quelle cose!
- Ogni volta baciava il poster nascosto sotto il letto. - continua e ridiamo ancora.
Passano cinque, sei bicchieri e ormai tra vodka e tequila siamo entrambi ubriachi. Non capisco più nulla e lei, altrettanto ubriaca, si avvicina a me con fare sensuale e poggia le labbra al mio orecchio sussurrandomi : - Bradley e Mary hanno lasciato una camera vuota che potremmo usare... Vieni con me.
Tocca il mio pacco e mi tira per un braccio trascinandomi al piano superiore. Saliamo velocemente le scale e arriviamo in una stanza. Mi dà una spinta facendomi cadere sul letto mentre lei lentamente si spoglia facendomi impazzire. Mentre cerca di apparire sexy inciampa e io la raccolgo mentre rido.
- Siamo proprio ubriachi.
Io annuisco e la poggio sul letto. Finisco di spogliarla io e dopo io finisco di togliermi i vestiti.
- Hai preso la pillola?
- No, hai un preservativo?
- Ehm... No...
- Va beh, procedi, ormai non posso aspettare.
Mi alzo cercandone uno ma non lo trovo perciò torno da lei e le apro le gambe. Con un colpo secco entro in lei penetrando nella sua intimità facendola gemere. Spingo ancora di più e man mano le spinte diventano sempre più veloci ma profonde. Si aggrappa alle mie spalle e le gambe sono allacciate al mio bacino. Non so per quanto andiamo avanti fin quando veniamo insieme.
Esco da lei per poi sdraiarmi al suo fianco. Ci fissiamo negli occhi per qualche attimo prima di voltarci, tirare su il lenzuolo, cadendo in un sonno profondo.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now