Capitolo 54

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Mary's P.O.V.

Sono passati quattro giorni dall'incidente di Brad, tre passati sia a scuola sia all'ospedale a pomiciare con lui e a tentare di scrivere righe per il concorso. Il dramma è che ho un terribile blocco dello scrittore e non so come risolverlo: più fisso la pagina bianca, più non ho idee. Comunque, oggi Brad tornerà a casa e adesso lo sto aiutando a preparare la borsa per lasciare questo posto doloroso. James ci sta aspettando fuori con la macchina per riportarci nella nostra dolce dimora.
- Ti aiuterei ma non posso muovermi senza stampelle. - Brad interrompe i miei pensieri.
- Lo so, infatti non sto chiedendo il tuo aiuto.
Annuisce e continuo a sistemare la stanza.
- Mary? - richiama la mia attenzione.
- È stato bellissimo l'altro giorno... Grazie di tutto.
Arrossisco e mi avvicini baciandogli le labbra.
- Il mio giacchetto ti sta benissimo.
- E mi sta due taglie in più.
- Beh, non è colpa mia se sei magra. Anche la mia collana ti sta divinamente.
Circondo la sua vita con le mie braccia stringendolo a me: e pensare che avevo paura di non poterlo più abbracciare... Comincia a lasciarmi dei baci sul collo ed io respiro lentamente. Il riccio indugia abbassando la bocca sulla quella piccola parte di pelle scoperta del mio seno.
- Brad... Non qui.
Sbuffa e poi si lamenta dicendo: - Ti rendi conto che starò in astinenza per due mesi? Come cazzo faccio?
- Ce la farai perché non puoi muoverti. - rispondo.
- Ma che palle...
- Ma ogni due parole dici una parolaccia oggi? Sei diventato un po' volgare.
- Scusami, piccola principessa. Con te non riesco più a ragionare.
Arrossisco ancora di più e mi decido finalmente a passargli le stampelle. Metto il borsone in spalla e apro la porta a Bradley per fuggire da qui. Raggiungiamo con molta calma l'ingresso dell'ospedale per far firmare al riccio il permesso per tornare a casa e, varcata la soglia dell'uscita, ci ritroviamo un miliardo di paparazzi e fan accanite con cartelloni con frasi di conforto e altro. Bradley va verso qualche fan scattando una foto e rassicurando di stare bene, ma io no: non mi sento a mio agio, sento di non appartenere alla sua vita. Abbasso lo sguardo verso il basso giocherellando con la cerniera della felpa nera con la mia mano. Cerco di trattenere le lacrime e alzo lo sguardo solo per individuare la macchina di James e raggiungerla. Apro il bagagliaio poggiando il borsone e successivamente entro nell'auto sedendomi accanto a James. Scoppio in lacrime ed istintivamente Jems mi abbraccia.
- Ehi! Che succede? - mi chiede preoccupato.
- Io non sono nessuno nella sua vita da celebrità: sono il suo amore nella vita privata ma appena vede un paparazzo o una fan, finge che io non esista. Fa male, James, fa molto male.
- Ma cosa dici? - mi alza il mento guardandomi negli occhi - Lui ti ama, lo sappiamo tutti. Non vuole escluderti quando ci sono gli altri, semplicemente ha paura che i paparazzi possano renderti la vita un inferno, per questo non si espone troppo in pubblico quando sta con te. Se potesse però, lui griderebbe al mondo interno che ti ama. E ora basta piangere, d'accordo?
Annuisco e mi lascio cullare dalle sue muscolose braccia. Poco dopo vediamo Bradley arrivare e mi asciugo le lacrime. Scende dall'auto per aiutare l'invalido e riesce a farlo entrare dopo aver faticato: le stampelle sono scomode ed ingombranti. Ritorna a sinistra dell'auto e comincia a guidare. Mette la musica per mascherare il rumore che provoco quando tiro su con il naso.
- Come mai questo silenzio? - chiede Bradley.
- Mary è semplicemente stanca. - risponde Jems lanciandomi un'occhiata. Mi rivolge un sorriso rassicurante mentre abbasso lo sguardo.
- È colpa mia, l'ho fatta stancare troppo questi giorni... Prometto che non accadrà più.
Ritorniamo in silenzio mentre Jems guida: ci vuole un po' prima di tornare a casa.
- Non è quello il problema, Brad. - ammetto con un tono distaccato. Sto giocherellando nervosamente con le maniche del giacchetto di Brad.
- Cos'è successo, piccola principessa?
- È successo che sono la tua "piccola principessa" solo in privato, appena siamo davanti ad altri divento invisibile per te, Bradley.
- Ma cosa dici? Non è vero.
- Ah no? Prima mi stavi per scopare sul lettino dell'ospedale, dopo usciamo e mi lasci sola!
- Mary, io ti amo! Cosa vai a pensare? Se ti ho lasciato sola oggi è perché non ci ho pensato, scusa. Anzi, pensavo mi avessi seguito, invece no ed io avrei voluto farti conoscere delle mie fan, così avrebbero capito che amo solo te e che è inutile che mi chiedano di stare con loro e di assillarmi.
Beh, adesso non so proprio come rispondere. Lui aveva buone intenzioni mentre io sono un'egocentrica del cazzo.
Dopo cinque canzoni passate alla radio, arriviamo a casa e James aiuta Brad a scendere. Anch'io assisto il riccio e, quando ci ritroviamo sulla soglia di casa, mi lascia un dolce bacio sulle labbra.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora