9. Eterna bambina

603 43 7
                                    

Ayaz mi guarda con aria stranita, anche per lui é molto strano il fatto che io non faccia i capricci, ma non dice nulla, per fortuna.
Mi siedo sul sediolino nero di pelle, meraviglioso!
L'auto di Mete sfreccia a tutta velocitá davanti a noi, Ayaz sistema gli specchietti retrovisori, prende dalla tasca della giacca un contenitore, all'interno ci sono delle Ray Ban a goccia, le indossa e ripone il contenitore nel posto in cui era situatato.
-"Ora sono pronto dolcezza"- mi sorride e mette in moto.
-"Non chiamarmi dolcezza"- ribatto.
Tiene salda la mano sul manubrio quando si gira verso di me per qualche secondo e poi sposta di nuovo lo sguardo sulla strada
-"È un onore per te salire sul mio gioiellino, permettimi almeno di chiamarti dolcezza"- sorride, sembra divertito.
Per quanto questa situazione sia imbarazzante e snervante, non desidero essere in nessun altro posto, questa macchina deve essere davvero nuova e prima Ayaz ha addirittura detto che l'ha mandata giá al carro attrezzi, chi ha troppe cose non le apprezza purtroppo, il mio sguardo si fa cupo e l'architetto se ne rende conto
-"Che hai?"- mi guarda attraverso gli occhiali
-"Come mai l'hai portata al carro attrezzi?"- dico indicando l'interno dell'auto.
Parcheggia l'auto -"Nulla dai, ti aiuto a scendere"- dice deviando il discorso, ma infondo non sono affari miei, all'interno del parcheggio ci sono giá Mete e Seyma in lontananza ad aspettarci, quando li raggiungo con l'aiuto di Ayaz noto che Seyma non è affatto preoccupata, ha notato la fasciatura ma non mi ha neanche chiesto che cosa mi è accaduto, forse sará sovrappensiero.

Seyma's pov's.

Bene bene, la mia cara sorellina é riuscita a cavarsela bene nonostante avessi pagato quell'idiota dell'autista per non farla andare all'incontro con Ayaz, ma vedo che lui non è affatto turbato, anzi, l'aiuta addirittura a camminare, tutti si preoccupano per la principessina Oyku, meglio andare via di qui, altrimenti potrei davvero strangolarla.
Stringo le mani a pugno lungo i fianchi, sono davvero nervosa ma maschero il tutto con il mio solito sorriso
-"Amore, possiamo entrare adesso? Ho davvero molta fame, e vorrei conoscere Sibel, mia sorella me ne parla sempre molto bene"- sorrido.
-"Si, te la presenterò Seyma, sù entriamo"- dice con la sua voce svervante.
Appena entriamo nel locale noto che tutti la conoscono, le vogliono tutti bene e tutti sono preoccupati per il suo povero piede, accidenti!

Oyku.

-"Nulla di grave, sta tranquilla Sibel"- le spiego, sembra davvero preoccupata, mi ha chiesto giá tre volte che cos'ho e le ho dato sempre la stessa risposta
-"Ti presento Seyma, la mia sorellastra"- continuo indicando mia sorella
-"Piacere"- Seyma le porge la mano
-"Piacere mio, io sono Sibel"- scosta la mano di Seyma e si scambiano un bacio sulla guancia
Continuo le presentazioni facendole conoscore Mete ma quando è il turno di Ayaz noto nello sguardo di Sibel un certo interesse, per favore, non farmi questo anche tu amica mia, quest'uomo è tutta apparenza e niente sostanza, fidati di me, i miei pensieri vengono infranti quando Sibel pronuncia queste parole
-"Gran bel figo, e tu saresti Ayaz, davvero un buon capo per la tua nuova relazione sullo stadio Oyku"- sembra imbambolata
Noto che Ayaz sta per fare qualcosa, forse una delle sue solite mosse da latin lover quando però vede la fede che Sibel ha sul dito si frena, almeno capisce i valori del matrimonio..
-"Piacere mio Sibel, puoi darci un tavolo?"- chiede con dolcezza
Sibel annuisce e ci mostra il tavolo.
-"Faccio arrivare subito mio marito Ilker, così lo conoscerete, potete ordinare a lui"- ci informa.
Quando Ilker arriva, lui e Ayaz vanno subito d'accordo, ogni volta che passa una bella ragazza Ilker magicamente fa sparire la fede e Ayaz mostra i suoi soliti muscoli scolpiti.
Ordiniamo tutti la stessa cosa, pennette al sugo, tanta fastasia direi.
Mentre mangio vedo che Ayaz mi guarda, ad un certo punto scoppia a ridere, ma che diavolo vuole?!
-"Hai del pomodoro affianco alle labbra, hai bisogno della mammina per mangiare senza sporcarti bambolina?"- continua a ridere, Mete e Seyma mi guardano e ridono di gusto.
Mi pulisco col fazzoletto e urlo contro Ayaz "-Sei davvero un bambino, mi sono solo un pò sporcata, potevi anche non sbandierarlo ai quattro venti"- abbasso lo sguardo imbronciata, continuano a ridere e quando finalmente la smettono e finiamo di mangiare provo un gran sollievo, vorrei tanto tornare a casa, non passo del tempo con la mamma da tanto , Seyma deve ritornare a lavoro quindi oggi pomeriggio dovremmo essere sole.
-"Mete puoi accompagnarmi a casa per favore? Sono abbastanza stanca"- chiedo con gentilezza
-"Si tranquilla, vado a pagare il conto e andiamo via vabbene?"- sorride
Annuisco e si dirige verso la cassa quando Ayaz lo spinge e dice
-"Eh no caro Mete, oggi offro io"-
-"Dai Ayaz, fatti da parte"- dice Mete
Io e Seyma ci guardiamo e ridiamo divertite, alla fine vince Ayaz, non ne avevo dubbi, lui sembra un tipo che ottiene sempre quello che vuole.
Quando usciamo dal locale mi scontro con una sagoma, ma Mete mi tiene ferma, sono stanca di scontri, ma quando finiranno le mie rovine?! Ad un certo punto però mi accorgo che quella che si massaggia la testa per l'urto è Burcu e accanto a lei c'è Emre, sono confusa!
-"Guarda dove cammini imbranata"- le sorrido
-"Ah davvero? quella con un piede fasciato sei tu non io"- sorride indicandomi il piede, poi il suo sguardo si sposta vero Mete Seyma e Ayaz
-"Ciao Seyma"- dice infastidita dalla sua presenza, Seyma accenna un sorriso
-"Tu devi essere Mete, il datore di lavoro di Oyku, giusto?"- chiede Burcu, ma quando Mete sta per parlare Ayaz si intromette e fa un passo in avanti
-"I datori di lavoro di Oyku, io sono Ayaz"- precisa porgendole la mano, Mete fa lo stesso, Burcu ovviamente è invaghita dalla disinvoltura e dalla bellezza di Ayaz ma intonita riesce a stringere le due strette di mano e a spiegare che lei è la mia migliore amica, sono ancora stranita dal fatto che stia con Emre, ma questo è un passo in avanti, magari sono qui per chiarire, mi scappa un sorriso e quando faccio due passi in avanti per arrivare alla macchina dico a Burcu sotto voce -"Aspetto notizie"-
-"Contaci"- mi rassicura.

Casa dolce casa, finalmente.
Mete per tutto il tragitto è stato molto gentile e mi ha anche accompagnata in farmacia per comprare nuove fasciature.
Vedo entrare la mamma in camera mia con il solito vassoio di latte e biscotti, ogni volta che non sto bene fisicamemte ma anche mentalmente me ne prepara un pò, sa che è la cura ad ogni male.
-"Tieni tesoro"- mi avvicina il vassoio, prendo il bicchiere di latte e un biscotto, la mamma posa il vassoio sul comodino e si siede accanto a me sul letto
-"Sai sempre come farmi stare meglio"- dico bevendo un sorso di latte
La mamma mi guarda divertita e con un fazzoletto mi pulisce sulle labbra
-"Sei sempre la solita Oyku, fin da bambina hai questo vizio, ti sporchi con tutto ciò che mangi"- la sua voce è un calmante per me.
Non posso far a meno di ricordare la scena di oggi a pranzo quando Ayaz mi ha messa in imbarazzo per quel maledetto pomodoro, che brutta figura, Mete deve avermi creduta una bambina.
I miei pensieri vengono interrotti dal campanello che suona, la mamma scende di sotto e sento subito la voce divertente di Burcu, sono davvero fortunata ad esserle amica, non si è mai tirata indietro nell'aiutarmi nei momenti difficili, le sono riconoscente.
Entra in stanza con un sorriso smagliante, posa la borsa sulla sedia e si siede sul letto accanto a me, appena nota il vassoio con i biscotti le brillano gli occhi, ne prende uno e se lo porta alle labbra.
-"Allora? Dai Burcu per favore non tenermi sulle spine"- le dico scuotendola
-"È tutto risolto, quella ragazza era sua cugina, hai sempre ragione su tutto nonostante le tue paranoie amica mia"- dice con la bocca piena.
Quei due sono fatti per stare insieme, ricordo ancora quando Burcu era ossessionata da Emre, lui oltre al taxista fa l'allenatore di calcio ai ragazzi del nostro quartiere e lei non si perdeva una sola partita, Emre sembrava disinteressato, ma poi l'amore è sbocciato, è bene quel che finisce bene!
-"Sù Oyku, lo so che ti piace qualcuno, si vede dalla tua espressione, perchè non mi dici chi è?"- sento una vampata di calore sulle guancie quando Burcu pronuncia queste parole, mi sento scoperta, in colpa, come se n'è accorta?! Intendevo nasconderlo a tutti, addirittura a lei, non possono sapere che mi piace il fidanzato di mia sorella, non possono sapere che mi piace Mete, ma ho bisogno di parlarne con qualcuno, almeno lei può saperlo...
-"Burcu io non volevo dirtelo, non ne sono sicura neanche io che mi piaccia davvero ma sento una sensazione strana tutte le volte che mi sorride, ma non posso, non posso permettere alle mie sensazioni di essere esternate...lui, lui è il fidanzato della mia sorellastra, lui è Mete!!"- pronuncio le ultime parole a dento stretti.
Burcu sbarra gli occhi, non può credere alle sue orecchie, è sconvolta, non ho mai dato segno che mi piacesse Mete, l'ho nascosto, e sará così ancora per molto, lo nasconderò fin quando non arriverá qualcuno migliore di lui, con modi migliori, sorrisi migliori, e che mi ami talmente tanto da farmi dimenticare tutte le cose brutte che ho passato nella vita, ne ho davvero bisogno, ho bisogno di sentirmi amata e di amare per la prima volta in tutta la mia vita!!

Cuore SelvaggioWhere stories live. Discover now