1. Una possibile occasione

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Con le mani mi accarezzo una ciocca di capelli e stanca guardo fuori dalla finestra della mia stanza, é proprio bel tempo per scrivere un racconto, c'è vento e il fruscio delle foglie mi ispira tanto.
I miei pensieri vengono interrotti da una voce stridula.
-"Mi stai ascoltando, tesoro?"-urla Seyma, che è seduta sul mio letto.
Sobbalzo, "Sisi, continua pure" rispondo con aria non curante.
-"Sai é così bello, stasera non posso perdere quest'appuntamento...e tu cara sorellina dovrai accompagnarmi"- Seyma mi fa un occhiolino e sorride.
-"Di cosa stai parlando? Io non vengo da nessuna parte, non ho proprio voglia di uscire stasera, mi dispiace"-dico alla mia sorellastra.
Seyma si alza dal mio letto, e con aria triste mi dice-"Per favore Öykü vorresti lasciarmi lì tutta sola?"-
Sto per rispondere quando sento bussare alla porta della mia camera.
-"Avanti"-diciamo in coro io e Seyma.
-"Ciao tesoro mio, sono tornata dalla vacanza con Emre, mi sei mancata così tanto"-urla Burcu entrando in camera mia, e abbracciandomi così forte che quasi soffoco.
La sua gioia scompare quando il suo sguardo incontra quello della mia sorellastra.
-"Ah..c'é anche lei qui..."-dice abbassando la voce fingendo un sorrisetto per evitare che Seyma la senta.
-"Burcu per favore, potresti aiutarmi? Öykü non esce mai di casa, stasera ho un appuntamento e vorrei che Öykü mi accompagnasse ovviamente puoi venire anche tu con noi, ma lei mi dice di no"-dice Seyma.
La fulmino con lo sguardo, ora dovrò andarci per forza, Burcu non mi permetterá di rimanere a casa, lei è così diversa da me, le piace uscire, tornare tardi, e fare sempre shopping.
-"E vabbene ci vengo.."-dico seccata sedendomi sul letto accanto a Seyma.
-"Ottimo, non ho dovuto neanche parlare stavolta, progressi"-ridacchia Burcu.
Non so che cosa indossare allora mi faccio aiutare da loro, optiamo per un vestito al quanto corto per i miei gusti, ma è molto carino, bianco con delle strisce nere e fuxia e le mie adorate converse color panna, non me ne libererò mai.
Seyma e Burcu sono giá pronte, sono così diverse tra loro, la mia sorellastra è sempre molto eccessiva mentre la mia migliore amica è così semplice, come me d'altronde.
-"Siete davvero bellissime"-dico guardandole dall'alto al basso.
Mi guardano soddisfatte.
-"Allora andiamo?"-dice Seyma prendendo la sua borsa dalla mia scrivania.
Annuiamo e scendiamo giù in cucina.
Saluto mia madre con un bacio, è così dolce ed è sempre pronta a coccolarmi.
-"Non fate tardi signorine"- dice, sporgendo la testa dalla macchina da cucire che la nascondeva.
-"Tranquilla mamma"- dico chiudendo la porta.
Il locale è molto vicino al mio quartiere e arriviamo in men che non si dica.
Entriamo e la musica alta mi stona le orecchie mentre Seyma è giá quasi in pista da ballo.
-"Dov'é questo ragazzo?"-urlo avvicinandomi all'orecchio di Seyma per farmi sentire.
-"Eccolo, oddio, si, é proprio lui, Mete, goodbye sorellinaaa"-dice correndo verso il ragazzo che si trova dall'altra parte dei tavolini, divincolandosi tra tutta la gente che balla in pista.
-"Öykü ma io conosco quel ragazzo...."-mi dice Burcu mentre andiamo a sederci sui divanetti del locale.
-"Ah davvero? E chi é?"-dico con aria interrogativa.
-"È un importante scrittore turco...si...Mete, Mete Uyar, è proprio lui"-dice Burcu portandosi una mano sulla bocca dallo shock.
-"Oddio Burcu, è ciò che ho sempre desiderato, insomma si...se Seyma diventasse la sua ragazza potrebbe fargli leggere i miei racconti"-mi scende una lacrima dalla felicitá.
Ho sempre amato scrivere, e solo una speranza di poter realizzare il mio sogno mi rende felice ed entusiasta.
-"Vedremo amica mia, forse per una volta Seyma potrebbe aiutarti nella tua carriera e non ostacolarti come ha sempre fatto, so che mi dirai che non è vero, ma sei tanto ingenua cara mia, spero solo che stavolta possa essere possibile"-mi accarezza la guancia.
-"Si, speriamo"-dico a Burcu con aria felice ma anche diffidente..
Seyma è scomparsa, io e Burcu non riusciamo più a vederla.
-"Ma dove diavolo é finita.."-dico con aria seccata mentre la chiamo al cellulare.
Usciamo dal locale e finalmente Seyma risponde alla mia chiamata.
-"Scusami Öykü, siamo andati via dal locale, io e Mete, puoi tornare a casa se vuoi, io arriverò tra circa venti minuti"-stacca, senza darmi il tempo di riuscire a replicare..
Burcu che ha sentito tutto, dice -"È impazzita, uscire con un ragazzo da sola così, senza che lo abbia conosciuto bene, lo conosce solo da due ore"-
-"Beh, lei é fatta così, sù andiamo via"-sorrido.
Burcu annuisce.

Entro in casa.
-"Ciao mamma"-dico sedendomi sul divano in cucina.
-"E Seyma?"-dice guardando dietro di me come per scorgere qualcun'altro.
-"No mamma, non c'è, é con un ragazzo, torna tra poco"-dico abbassando lo sguardo, so che mia madre si indignerá.
-"Bene, già mi ha stancato il suo comportamento, dirò a tuo padre di farla ritornare presto in Turchia, da sua madre"-dice mamma con aria infastidita.
Nello stesso istante suona il campanello.
-"Vado ad aprire, sicuramente sará Seyma"- dico, andando verso la porta.
Apro e ciò che mi trovo davanti è davvero sconcertante, sono senza parole, non é la mia sorellastra ma....

Cuore SelvaggioWhere stories live. Discover now