4. Intrighi e sotterfugi

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La luce che penetra dalla finestra mi sveglia di buon mattino.
Che stupida, ho dimenticato di chiudere le persiane.
Mi stropiccio gli occhi dal sonno e prendo il cellulare che si trova sul comodino accanto al letto, segna le 07:55.
Impreco dentro di me! Forse è stata una fortuna rimanere le persiane aperte, tra esattamente 5 minuti devo essere a lavoro.
Scatto dal letto, e corro sotto la doccia, dopo di chè indosso un jeans molto chiaro, una blusa azzurra e delle converse bianche, i capelli un pò onduladi e sono finalmente pronta.
Scendo giù in cucina, saluto mia madre con un bacio e riesco giusto in tempo a prendere una fetta biscottata con confettura di ciliegia dalla tavola.
Ovviamente la mia adorata sfortuna mi perseguita e non trovo un taxi libero, decido di correre oppure sarei arrivata troppo tardi.
Il mio subinconscio mi suggerisce "giornata decisamente NO, vero Oyku?" confermo pienamente.
Finalmente sono arrivata a lavoro, sono tutta sudata e i miei capelli sono inguardabili, cosa penserá Mete di me, cerco sempre di essere carina quando c'è lui.
"Ti ricordo che è il fidanzato di tua sorella" mi risponde di nuovo questa vocina dentro di me, beh, in effetti é vero.
Entro, sono giá tutti a lavoro e Mete è nella sua stanza.
Decido di entrare, potrei chiedergli scusa del ritardo magari...
Busso lievemente alla porta.
-"Avanti"- dice Mete.
Entro, è molto attento a leggere alcune scartoffie, quando però sente i miei passi alza la testa e mi sorride.
-"Buongiorno Oyku"- dice dolcemente.
-"Buongiorno Mete, vorrei scusarmi, purtroppo stamattina la sveglia non è suonata, sapessi tutto quello che mi è successo"- dico stanca sedendomi sulla sedia di fronte a lui.
Abbozza un sorrisetto, probabilmente mi trova goffa e gli do ragione.
-"Non preoccuparti, anzi, ti ringrazio di essere venuta a cercarmi altrimenti sarei venuto io, volevo parlarti di quella questione dello stadio da calcio"-
Ascolto con attenzione.
-"Il progetto si intitola DUE CUORI, proprio perchè le tribune dello stadio avranno la forma di due cuori che si intrecciano, per andare all'incontro ti verrá a prendere un autista, il problema è che l'incontro dovrebbe essere.."- si ferma un attimo.
-"Dovrebbe essere?"- lo incito a parlare.
-"Oggi alle 19"- sembra quasi che abbia paura di dirmelo, e fa bene, un incontro alle 19 ed ora sono le 9 del mattino, come farò a preparare tutto in una giornata, ma per chi diavolo mi ha presa.
Nonostante le mie proteste, Mete mi informa che sono costretta a farlo, non ho altro tempo, oggi o mai più, se ci tengo ad avere fama.
Vado nella mia stanza e ci resto per circa quattro ore, non ho mangiato ancora nulla, inizio a scrivere qualcosa ma non mi piace nulla, ci dovrebbero essere circa 100 fogli stropicciati nel cestino della spazzatura, dopo un pò però inizio a scrivere qualcosa che davvero mi piace, finalmente la mia presentazione è pronta, non posso crederci, volere è potere infondo.
Torno a casa per prepararmi, e quando entro trovo la mamma e Seyma che mi aspettano a tavola.
-"Sei sempre così dolce mamma"- le sorrido.
-"Sù siediti e pranza, com'é andata la tua giornata di lavoro?"- mi chiede.
Tra una forchettata e l'altra le racconto tutto, è molto sorpresa ed anche felice per me, Seyma invece mi sembra turbata, un pò nervosa, meglio non chiederle niente, potrebbe arrabbiarsi.

Seyma's pov's.

Ha sempre tutto quello che desidera, ragazzina so tutto io, non capisco come possa essere mia sorella, la guardo mentre corre di sopra a prepararsi, non capisco perchè lei debba avere tutto questo, infondo so che sono stata io a farle dare questo lavoro, ma era solo per farla umiliare, per farle dire da Mete che era una buona a nulla e che non sa scrivere, invece è riuscita ad attirare Mete.
Non la passerai liscia cara Öykü, non adesso.

Oyku.

Mi guardo allo specchio, é davvero bello quello che vedo e anche la mamma mi guarda estasiata.
Indosso un vestito aderente nero, dei sandali gioiello, un paio di orecchini blillanti, ho legato i capelli in una crocchia resistente e un filo di trucco mi dá un tocco di maturitá.
-"Sei davvero bellissima"- dice la mamma guardandomi sull'uscio della porta.
Le rivolgo un sorriso per ringraziarla, e scendo di sotto, Seyma è scomparsa, voglio salutarla, dato che sono quasi le 19 devo andare via ma lei non c'è.
Prendo la cartellina con la mia relazione pronta e vado fuori, vedo Seyma che parla animatamente con l'autista che dovrá accompagnarmi, ecco dov'è finita.
-"Seyma che stai facendo?"- la guardo con aria interrogativa.
"-Tesoro sei molto bella, comunque guarda un pò che coincidenza, l'autista é un mio amico di vecchia data, stavamo un pò conversando, gli ho detto di trattare molto bene la mia sorellina"- si scambiano uno sguardo.
Saluto Seyma e salgo in auto.
Sono tutta un fremito, ho paura che la mia presentazione sia un fallimento.
-"Signorina, il signor Mete mi ha appena mandato un messaggio, l'indirizzo dell'incontro è cambiato"- sento dire dall'autista.
-"Vabbene, ma vada in fretta oppure arriverò in ritardo."- mi affretto a dire.
Guardo fuori dal finestrino, le strade sono tutte strane, tortuose, sembra aperta campagna, ma non doveva essere un incontro di lusso?!...Sembra quasi che siamo diretti in una trattoria.
Arriviamo all'interno ad uno spiazzato di terra, a dividerlo c'è un sentiero di legno.
-"Siamo arrivati, purtroppo con la macchina io non posso proseguire, deve farsi tutto il percorso di legno a piedi e alla fine troverá un ristorante bellissimo, di lusso, dove i signori Mete e Ayaz la staranno aspettando."-
Chi diavolo è Ayaz? mi chiedo tra me e me...riflettendoci, Mete non mi aveva mai detto il nome di questo famoso architetto, forse é lui.
Ringrazio l'autista e mi incammino per il sentiero, é talmente tortuoso che ogni due minuti inciampo, sono davvero nervosa e sono stanca di camminare.
Finalmente arrivo davanti ad un locale, chiamarlo in questo modo é un offesa ai veri locali, é una vera e propria catapecchia, è impossibile che Mete abbia organizzato un incontro di lavoro in questo posto.
Decido di entrare, ma non c'é nessuno, nemmeno un topo, sono disperata.
Dove mi trovo? Come farò ad andare via? Perchè mi succede questo?...Una lacrima riga il mio viso!!

Cuore SelvaggioWhere stories live. Discover now