6. L'inaugurazione

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Mete mi prende le mani e mi fa avvicinare a lui, ci troviamo in un grande parco immerso nel verde, si porta la mia mano destra sul suo petto, dove batte il cuore, ho un fremito, si avvicina di più e le nostre labbra sono a un millimetro di distanza quando....

-"Oddio"- sussulto mentre mi sveglio da quello che sembrava uno dei sogni migliori che abbia mai fatto, mi siedo al centro del letto mentre mi massaggio le tempie.
-"Oyku che succede? mi hai fatta spaventare"- Seyma sembra seriamente impaurita.
-"Nulla, tranquilla, solamente un brutto sogno"- dico sorridendole.
Guardo il display del mio cellulare mentre Seyma riprende posizione nel letto e cerca di riaddormentarsi, sono le 3 di notte, meglio che torni a dormire se non voglio rischiare di ritardare a lavoro anche domani mattina.

7:35 a.m.
Sono in cucina, e guardo il viso tranquillo di mia madre che prepara la colazione, è davvero una madre eccezionale, tante cose ci sono successe, ma lei ha sempre affrontato tutto senza lamentarsi, in un certo senso la ammiro.
-"Perchè mi guardi in questo modo tesoro?"- la mamma sorride, si sará accorta della mia espressione.
-"Nulla mamma"- sorrido.
Seyma interrompe quest'attimo di dolcezza materno, si siede a tavola mentre fa uno sbadiglio.
-"Ho trovato un lavoro!"- esclama.
Io e la mamma ci guardiamo sbalordite, Seyma non ha mai lavorato e non ha nemmeno continuato gli studi, questa è davvero una notizia pazzesca.
-"Un lavoro?"- le chiedo, sedendomi accanto a lei.
-"Si, un lavoro, anche io ho delle capacitá tesoro, che cosa credevi"- dice infastidita mentre da un morso ad un croissant.
-"E di cosa si tratta?"- dice la mamma incuriosita.
-"Onem Dincer, la più grande stilista turca ha aperto una sede qui a Roma per farne da tramite con la Turchia da qualche giorno, e io sono....insomma, una commessa del negozio."- l'entusiamo nei suoi occhi svanisce quando finisce la frase.
-"Ma che bello Seyma, sono tanto contenta per te, sai ho sentito parlare del marchio Dincer"- cerco di riprendere la situazione in mano.
Mia madre è sempre stata appassionata di moda, di fatti crea dei vestiti con la sua adorata macchina da cucire ,non che siano di grande valore ma è davvero brava a fare la sarta, quindi mi ha insegnato tante cose, so molto bene chi è Onem Dincer.
-"Stasera alle 21 e 30 ci sará l'inaugurazione del negozio, volevo invitarvi, Meral tu adori la moda, sarebbe una bella occasione per ringraziarti dell'ospitalitá che mi stai offrendo"- sembra intimidita.
-"Vabbene, sará un piacere per noi"- esclamiamo in coro io e mamma.
Saluto e vado a lavoro, ultimamente ho sempre voglia di arrivare in anticipo, per vedere Mete, dovrei finirla di fare questo torto a mia sorella, infondo lei mi vuole bene e non ostacolerebbe nè una mia relazione nè il mio lavoro.
Dopo cinque minuti di taxi arrivo a lavoro, varco la soglia e entro con passo spedito, ormai questo é il mio mondo, nessuno riuscirá a portarmi via di qui.
Ci sono tutti, tutti tranne Mete, non capisco dove sia andato a
finire, lui non tarda mai a lavoro.
In lontananza scorgo Clelia, che digita qualcosa sulla tastiera del computer situato davanti a lei, mi avvicino
-"Scusa Clelia, sai come mai il signor Mete non è a lavoro oggi?"- le chiedo.
-"Si certo signorina Oyku, sa Onem Dincer ha organizzato un'inaugurazione per stasera e dato che la famiglia Uyar è molto legata con quella Dincer, Mete è andato a dare una mano per abbellire la sala"- le si illuminano gli occhi quando pronuncia queste parole, proprio tutti amiamo il marchio Dincer quì in Italia e la cosa strabiliante é che Mete è un intimo amico di questa famiglia, che meraviglia!!
La ringrazio e vado nella mia stanza che ormai ho abbellito a modo mio, sulla scrivania ci sono due cornici bianche, una a destra e l'altra a sinistra, all'interno di una c'è una foto con mia madre e mio padre di quand'ero bambina, che bei tempi, e dall'altra una foto con tutti i miei amici, sorrido guardando quella foto, i ricordi riaffiorano nella mia mente, era il compleanno di Burcu, e dopo una sbronza aveva baciato Emre che era rimasto abbastanza scioccato, oggi sono felicemente fidanzati, che cosa meravigliosa il destino.
Mi soffermo sul mio lavoro, e proseguo leggendo le solite relazioni o storie che devono essere corrette da una mano più esperta, che in questi casi é la mia.

Rientro a casa e trovo la casa in subbuglio, Seyma che misura cento abiti e trova difetti su ognuno di essi, mentre la mamma é giá meravigliosa, non è solita vestirsi benissimo e truccarsi, ma in occasioni così da libero sfogo all'immaginazione, indossa un abita rosso lungo che le aderisce perfettamente e ha legato i capelli di lato, ho una mamma davvero splendida.
Seyma è già truccata e ha i capelli ondulati, ma quando si tratta di decidere il vestito adatto potrebbero passare anni.
Sono abbastanza divertita da questa scena che mi trovo davanti, io ho giá scelto, salgo di sopra in camera mia e trovo giá il mio vestito blu elettrico che la mamma avrá sicuramete stirato in precendenza, lo indosso e lego i capelli in una crocchia, un filo di trucco e sono pronta, sono abbastanza veloce nel preparami.
Scendo di sotto e vedo Seyma finalmente pronta, ha optato per un abito bianco con scollo a cuore che le sta maledettamente bene.
-"Ehi, siamo davvero delle belle donne stasera"- ridacchia Seyma.
Usciamo di casa e Mete ci sta giá aspettando con la sua Mercedes, saliamo in macchina e la mamma ovviamente non si lascia sfuggire le solite presentazioni.
-"Io sono Meral, la madre di Oyku, è davvero un piacere conoscerti Mete"- sorride.
-"Il piacere è tutto mio"- si gira dietro e guarda me e mia madre -"Bella come la figlia"- esclama.
Il mio cuore fa una capriola, ma poi noto lo sguardo imbronciato di Seyma, questa cosa deve averla infastidita.
Arriviamo all'atelier e giá da fuori noto le splendide luci, scendiamo dall'auto e veniamo accolti da alcune cameriere che ci offrono del drink analcolico alla ciliegia, davvero una delizia!
Un maestoso corridoio ci da il benvenuto, le pareti sono abbellite da foto della signora Onem, è veramemente meravigliosa e ha un corpo perfetto nonostante la sua etá, insomma non è una ragazzina, tra varie foto ne vedo una in cui la signora Onem è vicino ad un ragazzo bellissimo, mi avvicino per guardare meglio, sono sconvolta, quello è Ayaz, auto rossa, migliore amico di Mete, è proprio lui, ma infondo non ho nulla di cui meravigliarmi, non mi sorprende che faccia anche il modello a meno chè non abbia sedotto la signora Onem e adesso siano fidanzati.
I miei pensieri vengono interrotti dalla musica sublime che ci accoglie nell'atrio, ci sono manichini, stoffe, fogli, vestiti confezionati ovunque, ma soprattutto milioni di giornalisti, seduta davanti ad una scrivania c'é la signora Onem con un vestito color senape di seta che la rende ancora più bella, siamo arrivati giusto in tempo perchè picchietta sul microfono che ha in mano e inizia a fare un discorso.
-"Sono davvero onorata di essere qui in questo momento, di essere in Italia e di aver avuto l'opportunitá di avviare il commercio anche qui come ho fatto in Turchia, come potete vedere questo sará il mio atelier, avvieremo tante collezioni, invernali, estive e quant'altro, ma tutto questo voglio poterlo dedicare ad una persona che mi ha spronata molto in questo progetto, questa persona è di vitale importanza per me...do il benvenuto a mio figlio, Ayaz Dincer"- sorride guardando verso la porta d'ingresso.
Tutti applaudono, e mi sento costretta a farlo anch'io, ma sono seriamente meravigliata, adesso combacia tutto, i camerieri che svolazzavano ai suoi ordini, la foto che c'è in corridoio, l'amicizia di Mete con la sua famiglia, è tutto vero, AYAZ È IL FIGLIO DELLA GRANDE STILISTA ONEM DINCER...

Cuore SelvaggioWhere stories live. Discover now