Chapter 22.

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"Davvero Ryan?"

"Perchè no?Ho bisogno davvero di una mano prima che il locale viene aperto."

"Ma non se ne parla proprio.Dimmi perchè mi hai chiamato facendomi venire qui alle tre del pomeriggio con questo caldo boia."Sbuffo sedendomi su uno degli sgabelli e appoggiando i gomiti sul bancone.

"Per farmi aiutare da te.Muso ha detto praticamente no,gli altri della crew si sono rifiutati perchè erano troppo impegnati a 'riposarsi',mia sorella si è rifiutata categoricamente e non posso chierderlo a Clark è stato lui a darmi il compito di pulire tutto."

"E chi ti dice che non ho impegni?"

"Se avevi qualcosa da fare non saresti venuta Hale."

"Giusto..ma fatto sta che non ti aiuto."

"Cosa ti costa?"Domanda.

"Ma io astento pulisco la mia camera."

"Fammi indovinare resti comunque qui adesso,giusto?"

"Giusto,mi scoccio di ritornare a casa a piedi con questo caldo,vedo come ti dai da fare,su a lavoro."Sorrido.

"Antipatica."Borbotta andando verso il magazzino.

"Ti ho sentito."Urlo.

Mi ha fatto venire qui praticamente per niente,davvero pensava che lo avrei aiutato?Come si vede che non mi conosce per niente.

"Vuoi una birra?"Domanda.

"Non mi va con questo caldo.Mi sa che mi hai visto più sbronza che sobria."Ridacchio.

"Forse."Sorride pulendo i vari tavoli.

"Che gran cameriere."

"Posso farti una domanda?"

"No."

"Ovviamente."

"Lo dovresti sapere ormai.."

"Si,che odii le domande."Imita la mia voce.

"Non ho quella voce."

"Invece si."

"Invece no."

"Si."

"No."

"Bimba."

"Lo prendo come un complimento."Gli faccio un sorrisino.

"Puoi almeno prendere quei barattoli sopra a quel scaffale?Io prendo le altre casse in magazzino."Dice ed io sospiro andando dietro al bancone per prendere quello che mi ha chiesto.

Mi metto in punta di piedi ma non riesco ad arrivarci comunque...è troppo alto per me.

"Non ci arrivo."Dico mentre Ryan si avvicina.

"Lucy piccolina."Ride.

"Non posso farci niente se non sono alta quanto te."Faccio una smorfia tornando al mio posto.

Sono bassa lo so ma mi piaccio così.

"Alla fine li ho presi io.Clark dovrebbe farmi una statua."Ride..è così carina la sua risata.

"È da tanto che esiste questo posto?"Mi guardo intorno.

"Si,questo locale si tramanda da generazione in generazione e ogni anno viene rimodernato,gli abbiamo dato un tocco di modernità a inizio gennaio,è faticoso a volte ma mi piace stare qui,non a quest'ora ovvio.Poi in questo locale abbiamo formato la nostra crew,ho conosciuto qui tutti gli altri tanti anni fa,siamo tutti cresciuti qui e Clark ci ha in qualche modo trattato come suoi figli e ancora adesso lo fa,siamo una famiglia per lui.Il primo che ho conosciuto è stato Muso,avevamo solo 6 anni ed eravamo entrambi delle pesti,ci siamo conosciuti qui fuori,lui aveva un pallone ed io gli avevo chiesto di giocare insieme e sai tra un tiro e un altro la palla ha rotto il vetro di quella finestra."La indica.

Lucy.Where stories live. Discover now