Chapter 8.

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"Si,facile basta liberare la mente."Mi ripeto.

Accendo la musica ma puntualmente non mi decido a muovermi.

"Ok."Sospiro.

Tolgo le mie infradito e piano appoggio i piedi sull'erba tiepida del nostro giardino.

I passi li crei dal nulla,non hai mai preso spunto da nessuno,hai fatto sempre di testa tua e lo farai sempre,Lu i tuoi passi sono unici,le tue coreografie sono uniche.

Ripenso alle parole che mi disse una volta mia madre e al suo dolce modo di chiamarmi Lu,ha saputo sempre darmi consigli su tutto e ha saputo sempre darmi forza anche solo con uno sguardo.

Le mie coreografie sono uniche.

Inizio a muovermi,sono appena le 5 del mattino,dentro tutti dormono mentre io sono qui in giardino a trovare la forza di ballare e di creare,non voglio mai più fare una figuraccia come quella di stanotte in spiaggia a quella festa del cavolo.
Il ragazzo dagli occhi nocciola vuole sfidarmi?Ok ma questa volta saró pronta sul serio,vedrà le mie capacità di ballerina come le ha viste la prima volta.

Non so quanto tempo sia passato ma non mi sono fermata un'attimo,neanche per un secondo una volta partita la mia mente ha iniziato a creare e a creare,ora in questo momento esistiamo solo io e la danza.La mia mente si è per una volta svuotata completamente.

"Lucy ma cosa fai?"La voce di mia zia mi interrompe dal passo che stavo eseguendo.

"Ti ho svegliata con la musica?"Domando andando verso di lei.

"No,la musica non si sente per niente dentro ma ero in cucina per bere e ho visto la porta del giardino aperta.Sono appena le otto di mattina Lucy."

"In realtà sono qui dalle cinque."Dico sedendomi sulla sedia.

"A che ora siete tornate dalla festa?"Domanda anche lei sedendosi.

"Non tardi,erano l'una di notte,abbiamo preferito tornare,dobbiamo ancora abituarci sai com'è."

"E tu perchè eri qui alle cinque?E successo qualcosa?"

"Volevo ritornare per qualche ora la Lucy di mesi fa,quella che svuota la testa e crea senza fermarsi,dopo tempo ho iniziato a ballare."E devo dire che in parte la colpa è anche di quel ragazzo.

"Ma tu sei sempre la stessa,non sei cambita per niente e lo sai.Sei sempre la ragazza creativa,spontanea e ribelle di una volta."Sorride.

"Sai alla festa ho incontrato il ragazzo che mi fece ballare in centro,ha voluto sfidarmi di nuovo ed io ho accettato,non mi sarei mai tirata in dietro,ho fatto un passo falso cadendo per terra sulla sabbia,ho avuto paura per un nano secondo di ritornare a un anno fa,ogni volta che faccio qualche passo sbagliato ho paura e mi sono resa ridicola anche davanti a tutti se solo la mia mente funzionava creando dei passi non sarei caduta."

"Non ti sei resa ridicola,tu non sei mai stata ridicola e mai lo sarai,sei una grande ballerina hai imparato tanto e ti ricordo che hai avuto coraggio a mettere su una piccola crew e a presentarti davanti a tantissimi giudici,non ti sei mai arresa e non lo farai neanche adesso,i tuoi genitori vorrebbero questo lo sai,sappiamo entrambi quando erano orgogliosi di te,ogni giorni li rendevi felice sia tu che Rowan,in modo diverso ovviamente ma erano orgogliosi,amavano la tua danza e le tue capacità e il tuo essere forte e il non arrenderti mai e non puoi farlo adesso solo perchè un ragazzo ti ha 'sfidato'.Non sei cambiata tesoro,sei la Lu di sempre."Dette queste parole mi fiondo fra le sue braccia,non sono la tipa che piange e mette in mostra i suoi sentimenti al contrario sono molto fredda e indifferente.

"Mi chiamavano sempre Lu,quando mi chiamavano Lucy era solo quando erano davvero arrabbiati con me per qualche boiata che avevo fatto."Ridacchio.

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