Capitolo 15

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Camila pov

Esco da casa sua incazzata nera, delusa. Mi ha perso perché non riesce ad ammettere i suoi sentimenti. Non capisco, cosa si aspettava? Si aspettava che dicessi di sì al fatto di poterla avere mia solo quando ci incontriamo segretamente da tutti?
Vado a casa e ci vedo sfocato, sto piangendo ma quando vedo in lontananza il portone di casa mia provo ad asciugarmi le lacrime, non voglio rispondere a nessuna domanda soprattutto ora, entro in casa

"Mamma sono a casa"

Urlo, ma nessuno risponde. A quanto pare sono a casa da sola, meglio così, vado su, poggio la roba in camera mia e mi vado a fare una doccia e ci metto un sacco di tempo, facendo la doccia mi ritaglio sempre del tempo per me in cui mi tranquillizzo, penso e ragiono.

Lauren pov

Camila se ne è andata da un paio d'ore e io non riesco a fare altro se non spaccare tutto, quando mi fermo fumo e non faccio altro. Sono stata un'idiota io amo Camila e devo ripulire tutto prima che tornino i miei domani sera, ma non ce la faccio, mentre sono sul letto che fumo una sigaretta il mio sguardo cade sulla mano sanguinante, non me ne preoccupo minimamente finisco la sigaretta e delle immagini di me e Camila mentre eravamo insieme mi passano per la testa, mi sale la rabbia perché so di averla persa per colpa mia, prendo una cosa sul comodino a caso e la lancio contro la porta con tutta la mia forza e non ce la faccio più, inizio a piangere e non mi fermo per un sacco di tempo. Alla fine sono le 21 e mi metto le prime cose che mi capitano per uscire, vedo un locale e ci entro chiedendo alcolici forti, mi chiedono l'età e io gli do il mio documento falso e per fortuna non mi beccano. Mi danno l'alcol e me ne torno a casa dove inizio a bere, fumare e rompere quello che mi capita tra le mani. Mi manca, mi manca fottutamente tanto, non mi capisco, perché l'ho fatto? Io la amo, cazzo. Continuo fin quando non ho più forze e cado nelle braccia di Morfeo

Camila pov

Davvero mi meritavo un trattamento del genere, perché? Mi chiedo solo perché lo ha fatto. Mentre tolgo la mia roba dalla valigia mi accorgo di aver lasciato da Lolo le mie cuffie, la piastra, lo spazzolino e le ciabatte e mi maledico perché questo vuol dire che domani dovrò andare da lei a riprendermi la mia roba, adesso non ci voglio pensare, non la voglio neanche vedere. Guardo un film e mi addormento sul divano.
Il mattino dopo mia mamma mi sveglia, vuole sapere cosa è successo

"Non vuole stare con me in modo pubblico anche se nascosto dai genitori"

*sai amore a volte una persona ha solo bisogno di tempo in casi come questo, probabilmente lei è già disperata per il fatto di averti persa*

"Non voglio stare con una persona che si vergogna del nostro amore"

*ricordati che tu hai me a cui puoi dire queste cose, lei non ha nessuno, lei ha tutti contro e forse ha solo molta paura*

"Vediamo oggi che succede devo andare da lei a prendere alcune cose"

*Vedrai che andrà come deve andare amore, ora basta parlare che devo preparare la colazione*

"Io non la faccio, sono le 11 tanto vale che prepariamo il pranzo"

*Ok va bene, niente colazione per i Cabello*

Mi alzo dal letto e scelgo i vestiti da mettermi per andare da Lauren

Lauren pov

Mi sveglio alle 12.20 e non ho la minima voglia di niente, bevo della vodka e vado a fumare. Penso sempre a Camila, la voglio, ha ragione sono una merda, non ammetto neanche i miei sentimenti. Inizio a spaccare tutto quello che trovo, ormai in casa non c'è quasi più niente di integro, i pavimenti sono ricoperti di vetro, legno, lenzuoli e cocci. C'è questo scenario d'appertutto tranne nelle camere dei miei, di mio fratello e mia sorella.
Mi chiama mia madre dicendomi che là c'è un tempo orribile e che hanno cancellato tutti i voli di oggi e domani, chiamo mio fratello e mia sorella per avvertirli e sapere come stanno. Hanno detto che anche loro ritarderanno il loro arrivo a casa, che stanno bene e io gli ho detto che è tutto a posto, chiudo la telefonata e mi fumo un'altra sigaretta. Le mani non smettono di sanguinare ma non ci faccio caso. Non mangio da quando se ne è andata, non smetto di piangere da quando è andata via. Ho sbagliato, ho sbagliato, cazzo. Non faccio altro che ripetermi quest'ultima frase e intanto spacco tutto quello che rimane.
Ormai sono circa le 16, suonano al campanello. Vado ad aprire la porta con il pacchetto di sigarette e l'accendino in tasca e la bottiglia di vodka in mano, questa è l'ultima che mi rimane ne avevo comprate tre ieri. Apro la porta e c'è Camila davanti a me, è così bella, mi viene da baciarla o accarezzarle una guancia però mi trattengo

Put Your Arm Around Me BabyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora