Un Nuovo Inizio

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Pov's Aiden

Appoggiai titubante una mano sulla porta della cucina, desideroso di raggiungere Alex ma indeciso se per scusarmi con lei o se per abbracciarla e cercare di strappare via dalla sua mente le brutte esperienze che aveva fatto durante la mia assenza. Forse invece era solo un mio capriccio, forse invece volevo solo che lei mi baciasse di nuovo e che mi chiedesse cosa mi era successo tutto questo tempo, solo perché il mio egocentrismo era sempre la cosa piú importante per me, visto che tutto quello che succedeva doveva per forza girare attorno a me. Lei dopotutto non si meritava ció che era successo. Ero solo stato un egoista e approfittatore nei suoi confronti e per una buona volta forse avrei potuto fare qualcosa anche per lei, anche se forse avrei finito per soffocarla nuovamente con il mio ego e il mio carattere troppo esigente di attenzioni e sguardi.
Eppure lei é sempre stata dalla mia parte, mi ha sempre difeso e accettato il mio voler prevalere su tutti, ha accettato tutti i miei comportamenti con un sorriso, mettendo da parte ció che davvero voleva o provava lei. Solo poche volte aveva manifestato il suo essere contraria a determinati miei atteggiamenti, eppure anche in quei rari casi avevo preteso di girare la situazione a mio vantaggio, facendo la parte di quello che più aveva bisogno di attenzioni, quello che passava le situazioni peggiori. E lei rispondeva di nuovo con i sensi di colpa, con un sorriso, un abbraccio e le lacrime.
Che carattere di merda che era il mio. Solo mi chiedevo come diavolo lei facesse ad accettarlo e passarci sopra ignorandolo ogni volta, mi chiedevo come facesse a voler continuare a stare con me nonostante il mio comportamento irritante e scontroso. Come faceva a sentire la mia mancanza per davvero?
Con quale coraggio e forza si era messa alla mia ricerca, seppur partendo da zero?

Una cosa peró era certa. Nonostante il mio comportamento disgustoso nei confronti di quella ragazza angelo, lei era la persona che più ammiravo e stimavo. Probabilmente nessuno ha mai avuto la mia completa stima come Alex. Lei che ha avuto il coraggio di continuare e andare avanti con la sua battaglia solo per cercarmi. Lei che come unica missione aveva il potermi riabbracciare e riavermi con sé...
Con quale forza e coraggio é riuscita a crearsi una nuova vita dopo aver visto la morte che l'aveva accarezzata dolcemente dopo la battaglia con il Boss che l'ha uccisa? Io non ci sarei mai riuscito se fossi stata lei, mi sarei chiuso in me stesso e avrei probabilmente incominciato a combattere solo nelle situazioni di stretta necessità. Avrei iniziato a vagare per la mappa come un Cavaliere errante e solitario in cerca di qualcosa che non ritroverà mai più.
Ed é quello che avrei fatto se dopo la morte di Vlad e la mia quasi dipartita, Alex non fosse stata sempre al mio fianco facendomi provare emozioni indescrivibili, introducendomi nella sua compagnia di amici come io avevo fatto per lei con Zizì, Sirio e Trisha.

Girai la maniglia e feci per uscire dalla cucina, dalla parte opposta del salotto potevo vedere la camera di Alex. Non avevo ancora deciso che cosa le avrei detto, forse mi sarei solo seduto sul suo letto e avrei atteso pazientemente il suo risveglio per riguadagnare parte del tempo che avevamo perso. Al suo risveglio mi avrebbe visto, io le avrei sorriso dolcemente guardando la sua criniera di leone e lei sarebbe arrossita d'imbarazzo e sorpresa. Le avrei parlato accarezzandole il viso dolcemente e forse lei mi avrebbe perdonato per essere stato e per essere ancora quel grosso punto interrogativo che continua a comparire nella sua vita.
Perché lei era l'unica ragazza al mondo che era in grado di farmi sentire veramente in colpa per ció che facevo, per la mia arroganza e per il mio amore verso il martirio da eroe.

"Alex sta riposando, guai a te se ti azzardi a fare qualcuna delle tue bravate" mi fulminó Nausicaa mentre appoggiava sul tavolo due tazze di thè.

Per recuperare il tempo perso con Alex, avrei potuto fare molte cose. Volevo riprendere al più presto il nostro viaggio così da poter essere di nuovo soli e felici. Avrei ascoltato di nuovo le sue battute squallide e l'avrei minacciata di nuovo dicendo che se non l'avesse smessa con quelle battutacce io sarei diventato autolesionista, avrei sorriso dolcemente di nuovo guardando il suo grazioso broncio, il suo dolcissimo sguardo e tono di voce da offesa, l'avrei presa in giro dolcemente e poi mi sarei fatto perdonare offrendogli un buon pranzo oppure cucinando qualcosa per lei la sera stessa.
Guardai l'ultima volta la porta della camera dove dormiva Alex, il mio cervello provava disperatamente a inventare una scusa per entrare nella sua stanza senza far arrabbiare Nausicaa. Appena peró aprii la bocca per improvvisare qualcosa, sentii lo sguardo penetrante della ninfa su di me, quei suoi occhi affilati di rabbia che mi colpirono come una pugnalata in testa e nel cuore. Poi ebbi quasi una strana sensazione nella mia mente, sembrava quasi come se i miei pensieri fossero stati detti ad alta voce a qualcuno che se ne stava attento in ascolto, nascosto nei meandri del mio cervello.

VIRTUAL L'Inferno tra Ghiaccio e FiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora