Capitolo XV [ULTIMO]

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<<Ehy, Gray...>> sussurrò Lucy. <<Non dirmi che hai intenzione di farlo...?>>, era preoccupatissima, sapeva che non l'avrebbe mai fatto, ma... Insomma, l'aveva promesso a suo padre, aveva detto che avrebbe ucciso E.N.D.

     Gray ci pensò un po' su. Era nervoso e sudava freddo. Cosa fare?
Alla fine strinse i pugni, abbassò lo sguardo e mugugnò: <<No. Non lo farò.>>
     Lucy si sentì improvvisamente meglio, e le sfuggì un sorriso che, in mezzo a quelle lacrime, splendeva come un sole.
     Poi guardò Erza e si diresse di corsa verso di lei. Non sapeva che fare, cercava di tranquillizzarla con le parole, ma Erza continuava a perdere sangue e sembrava stesse per perdere conoscenza. 

Quanto vorrei che Wendy fosse qui!, pensò Lucy disperata.
     Una ragazza minuta, dai lunghi capelli blu si presentò lì come per magia. Era affannata, e cercava di capire qualcosa. Vide prima Natsu, in quello stato, poi lo sguardo passò su Erza, stesa a terra in un lago di sangue. Lucy e Wendy si guadarono con sguardo interrogativo, come faceva Wendy ad essere lì? Poi lei si riscosse, e si diresse di corsa verso Lucy ed Erza.
     <<Io vivo qui, questo è il mio villaggio! Qualcuno mi può spiegare cos'era quel fascio di luce? E cos'è successo qui?>>, era piena di domande, e le espose tutte in una sola volta, mentre correva verso Erza.
     <<Non c'è tempo per le spiegazioni, ti prego cura Erza!>>
     Allora Wendy si inginocchiò e posò le mani sul petto di Erza. Le sue mani iniziarono ad emanare una luce flebile che mano a mano si faceva sempre più accecante. 
Erza si riprese subito, anche se continuava a fare un po' male.
     Mentre loro facevano tutto questo, Natsu era stato in piedi, vicino a Zeref, a guardare la scena. Quelle persone erano così gentili l'una con l'altra... A Natsu venne un po' di nostalgia, senza sapere nemmeno il motivo. 
Avevano qualcosa di familiare, di rassicurante... 
     <<Natsu!>>, urlò Lucy con con le lacrime agli occhi, rompendo il silenzio.
     Natsu la guardò negli occhi, con sguardo impassibile. I suoi occhi sembravano così vuoti, senza emozione, eppure dentro di lui era tutto confuso: tristezza, nostalgia, rabbia, insicurezza, e anche un po' di felicità. Tutte queste emozione lo assalivano e lui non capiva più niente.
     <<Natsu... Hai visto cos'hai fatto ad Erza! Noi siamo tuoi amici! Perchè ci attacchi? E' lui che dovresti colpire!>>, continuò indicando Zeref.
Natsu si girò verso Zeref. Lo guardò negli occhi, e per la prima volta riuscì a vedere qualcosa che non era tristezza, nè rabbia. I suoi occhi erano un miscuglio di felicità, entusiasmo. Aver fatto tornare E.N.D. l'aveva reso felice. 
A Natsu quegli occhi colmi di felicità fecero tenerezza. Non poteva essere lui il suo nemico, si disse.
Allora tornò a guardare Lucy. Stava ancora piangendo, e lo guardava in silenzio. 
Anche Lucy gli fece tenerezza. Non può essere lei la mia nemica, si disse.
     <<Su, che aspetti? Attaccali! Eliminali uno ad uno!>>, sbottò Zeref all'improvviso. 
Allora Natsu tornò a guardarlo. Adesso i suoi occhi erano pieni di rabbia, voglia di distruggere. 
Natsu era come un robot. Non riconosceva nessuno, capiva solo dalle loro emozioni, che sembrava capire dagli occhi.
E' lui il mio nemico, si disse allora. 
In quel momento il suo braccio nero iniziò a contornarsi di fuoco. Erano fiamme agitate, altissime, caldissime. Il nero che ricopriva il lato destro del suo volto divenne rosso, lo stesso rosso delle sue fiamme. Sembravano avere vita propria, mentre gli vorticavano intorno al braccio. 

     Saltò addosso a Zeref, trasformando il braccio in una spada di fuoco enorme, grande quasi quanto lui. 
     Lo mancò per poco, anche se il calore della spada l'aveva colpito, e quindi Zeref si ritrovò con il braccio ustionato.
     <<Ti ribelli al tuo creatore?!>>, sbraitò Zeref. <<Non puoi! Se muoio io, tu mi farai compagnia nell'inferno!>> continuò sempre urlando.
     Lucy si paralizzò. Le lacrime cessarono, i singhiozzi anche. Wendy smise di curare Erza, che alzò lo sguardo per vedere cosa accadeva. Gray stava fermo con gli occhi sbarrati, mentre Happy era sul punto di scoppiare in lacrime. 
Era come se il tempo si fosse fermato. Non si sentiva nessun rumore, non c'era nessuno al di fuori di quella sala. Solo loro. 
Poi tutto ritornò normale. Lucy continuò a piangere, Happy scoppiò in lacrime, Wendy riprese a curare Erza, che ormai era del tutto guarita.
    Natsu aveva paura. In fondo al suo cuore, c'era questa sensazione che gli diceva che sarebbe andato tutto male. Nonostante questo, riprese a combattere. Un colpo, poi l'altro. Zeref non combatteva, sembrava quasi volesse morire. Ogni tanto schivava un colpo, ma si limitava a subire. Poi Natsu riuscì a colpirlo, tagliandoli di netto la mano. Zeref sorrise. 
Natsu non capiva... Stava per morire, perchè sorrideva? Era forte, poteva batterlo fcilmente, perchè non lo faceva?
Come se Zeref gli avesse letto nella mente, rispose in un sussurro: <<Uccidimi. Solo un mio demone può farlo... E voglio che sia tu.>> sorrise di nuovo. Questa volta era un sorriso dolce, di chi non ne può più. Un sorriso un po' forzato, ma venuto dal cuore. 
Allora Natsu trasformò il suo braccio in una spada ancora più tagliente, le fiamme si fecero più accese e calde. Teneva, con il braccio sinistro, Zeref  attaccato alla parete, mentre con la sinistra si preparava a colpirlo. 
     <<No, Natsu!>>, urlò Lucy in preda al panico, con le lacrime che ormai avevano formato un mare. 
     Però Natsu non la sentì. Allora tirò indietro il braccio, e poi la ributtò avanti, come una molla. Zeref sorrise nuovamente, lasciandosi sfuggire una lacrima. 

Natsu lo trapassò. Il suo braccio gli aveva perforato la pancia. Uscì sangue a non finire. Presto a terra si formò una pozzanghera; nella stanza si sparse l'odore del sangue, che li prese alla gola.
     Il braccio di Natsu tornò piano piano normale. Il nero scomparve per dare posto alla sua pelle. 
     Lucy corse da Natsu, stringendogli le braccia intorno alla pancia, e affondò la faccia nella schiena di Natsu, che ritrasse il braccio dal corpo di Zeref, disgustato. Il suo corpo si accasciò a terra, con un tonfo.
     Natsu si guardava il braccio sporco di sangue, cercando di trattenere il vomito.
Un senso di tristezza lo attanagliava, e non riuscì a trattenere le lacrime. Scostò Lucy e la guardò negli occhi. Erano rossi, gonfi, e le gote arrossate. Natsu l'abbraccio forte, inebriandosi del suo profumo che gli mancava ormai da troppo tempo. Lucy lo stringeva: sperava che il tempo si potesse fermare, sarebbe voluta rimanere così per sempre. Mentre lo stringeva, si accorse che Natsu stava sparendo: la sua pelle si faceva sempre più pallida, e si riusciva a vedere attraverso il suo braccio; diventava piano piano meno compatto, come se si stesse dissolvendo. Allora lei lo strinse più forte di prima, come a volerlo trattenere, a non farlo andare via. Iniziò a singhiozzare forte, come una bambina.
Natsu ricambiava il suo abbraccio, consapevole che sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti. Mentre l'abbracciava teneva gli occhi aperti, e guardava gli altri. Erano tutti in lacrime, tranne Gray, che stringeva i pugni e digrignava i denti, cercando di trattenere il pianto.
     Natsu si faceva sempre più flebile, più invisibile. Allora strinse ancora più forte Lucy. Nonostante la sua tristezza, sorrideva. Se sarebbe dovuto morire, voleva lasciare ai maghi un ricordo di lui sorridente.
     Scostò Lucy  e camminò verso i ragazzi. Happy volò verso di lui e gli si attaccò al collo. 
<<Ehy, mi fai male>>, disse in un soffio Natsu, sorridendo. Happy non si staccò, allora Natsu lo abbraccio con tristezza. 
Guardò gli altri, poi il braccio. Non c'era più, ormai. Come il vetro: c'era ma non lo vedevi. O forse, il suo braccio non c'era più. 
     Si girò verso di Lucy.
<<Ehy, Lucy... Tu sai cos'è l'amore? Io non lo so con certezza... Ma se significa guardare il cielo e pensare ad una persona, allora, sono innamorato>>.
     Lucy non rispose, allora Natsu si diresse di nuovo verso di lei. La guardò negli occhi, e disse: <<Sono innamorato di te.>>

Sorrise. Di nuovo. In mezzo a quelle lacrime, Natsu sorrise.
     <<Perchè sorridi?>>, disse in un soffio Lucy.
     <<Voglio che tu mi ricorda sorridente, per questo sorrido.>>
Allora Lucy si fiondò fra le sue braccia, e lo strinse forte. Mancava poco, quasi non c'era più.
     <<Me lo dici una sola volta?>>, le sussurrò Natsu nell'orecchio.
Lucy tirò su con il naso, e poi sussurro: <<Ti amo...>>.
Ma Natsu non c'era più. Non era riuscito a sentire quelle parole. Lucy le aveva dette al vento. Era finita. Natsu non c'era più.
Lucy cadde a terra, in ginocchio, con lo sguardo verso il pavimento. Strinse i pugni, mentre le lacrime cadevano sul terreno.
Erza la raggiunse. Si inginocchiò e tirò su Lucy, poi l'abbracciò, anche lei in lacrime. 
     <<Perchè...? Tutti noi desideriamo una vita felice... Allora... perchè? Perchè le persone devono morire?>>, disse Lucy in un sussurro.
Erza la strinse più forte, e sussurrò: <<Non lo so, Lucy. Non lo so>>.


Ciao ragazzi 
Sono un po' triste... Mi dispiace lasciare questa mia storia, ma è giunta al termine. Sono riuscita ad arrivare al finale...^^
Spero che questa mia storia vi sia piaciuta, e che vi abbia trasmesso bei sentimenti, anche se non credo.
Vi ringrazio di cuore per avermi accompagnata fino a qui. Vi ringrazio per ogni stella, ogni commento, ogni cosa che avete fatto mi ha resa felicissima. E' una grande soddisfazione essere arrivate fin qui, con tutti voi che mi avete seguita. 
E' stata la mia prima storia, ancora non sono bravissima. Ma non finisce qui, tornerò con una nuova storia. Farò la Gerza, essendo la mia seconda ship preferita 
❤ 
Diventate miei follower per scoprire quando la farò c:
Che dire... grazie di nuovo a tutti 

 E' stato davvero bello ❤

Alla prossima storia!

   

Hardships || Fairy Tail NaLuWhere stories live. Discover now