I - "These words are knives and often leave scars"

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«Non girarci fottutamente intorno e dillo chiaramente! PENSAVI DAVVERO QUELLE COSE?» le gridò la maggiore, spaventandola abbastanza da non farla ragionare. Infatti, si ritrovò a dire qualcosa che mai avrebbe dovuto dire.

«Sì cazzo, l'ho pensato! Personalmente ti ho sempre trovata quella con la voce più debole tra tutte noi e non mi sono mai capacitata di come tu possa essere finita in un gruppo con quattro vere cantanti! Sarà perché sei una cazzo di bella ragazza, ma devi sapere che nelle live non è quello che ti para il culo, come invece ti succede nel resto della vita!» sputò fuori Camila, pentendosi subito dopo di averlo detto.

«Aspetta Mani, io non inten-» il gesto che la interruppe provocò un suono che rimbombò per tutta la stanza. L'aveva colpita. Le aveva appena tirato uno schiaffo sulla guancia. Subito quest'ultima cominciò a bruciarle, così la toccò lievemente con la mano. Non poteva crederci. Lo aveva... Lo aveva fatto davvero? Improvvisamente gli occhi le si colmarono di lacrime. Diede una spinta a Normani e si precipitò in bagno. Chiuse la porta a chiave, appoggiò la schiena alla porta e chiuse gli occhi.

"Non è vero, non è vero, non è vero. Non l'ha fatto." continuava a ripetersi mentalmente, cercando di convincersi che non fosse accaduto nulla. Lentamente, scivolò verso terra, la schiena sempre poggiata alla porta.

«Camila! Camila, ho f-fatto una cazzata! N-non d-dovevo... Non s-so cosa mi sia preso. Perdonami, t-ti prego» balbettò Normani dall'altra parte della porta, bussando incessantemente.
Camila aprì di scatto gli occhi. Una rabbia improvvisa si impossessò di lei, e cominciò a gridarle qualsiasi cosa le passasse per la testa.

«VAI A FARTI FOTTERE, NORMANI! Ti rendi conto di che cazzo hai fatto? Mi hai fottutamente colpita perché ho detto una cazzo di verità! Che cazzo, sapevo di far bene a non volerti nella band! Oltre a non saper cantare non hai nemmeno un quoziente intellettivo abbastanza elevato per farti capire che la violenza non risolve mai un cazzo! Complimenti Normani, sei proprio un modello da seguire! Mi fai fottutamente schifo, sei una cazzo di decerebrata! Hai presente tutte le persone che non hanno mai creduto in te? Che ti hanno sempre detto di "tornare a casa", che non era un mestiere adatto a te? Che ti hanno sempre "sottovalutata"? Be', forse dicevano soltanto il vero, cazzo! Nessuno ti ha mai sottovalutato, hanno solamente visto come s-» sbottò la minore, alzandosi in piedi e scaraventando diversi oggetti contro la porta. Non riuscì a terminare la frase perché delle urla la interruppero.

«STAI ZITTA! STAI FOTTUTAMENTE ZITTA! TU NON MERITI UN CAZZO! E NON USARE LA MIA INSICUREZZA CONTRO DI ME, RAZZA DI TROIA! PERCHÉ SAI UNA COSA? ANCHE TU MI FAI SCHIFO, FROCIA DEL CAZZO. EH GIÀ, SEI SOLO UNA LESBICA REPRESSA DEL CAZZO, NON VALI NULLA, CRISTO! SEI SOLTANT-».

Silenzio assoluto. Nemmeno una parola, nemmeno un respiro.

Cos'era successo? Camila si preoccupò leggermente, ma non si azzardò ad aprire. Avvicinò l'orecchio alla porta per sentire meglio, e riconobbe una voce per lei facilmente riconoscibile, ormai.

«Camila è... che cosa?»

A/N

Okay, spero che come "introduzione" non sia tanto male.

Che dire? Quest'idea ormai la porto avanti da quasi un anno e finalmente ho deciso di postarla.
Spero vi abbia incuriosito, soprattutto perché non siamo ancora giunti al vero "drama", ma tranquilli che non tarderà ad arrivare haha

Inoltre mi piacerebbe sapere se siete #TeamCamila o #TeamNormani in questo momento, e se vi va magari potreste anche spiegarmi perché state dalla parte di una e non dell'altra.

Ad ogni modo, credo aggiornerò molto presto, ma la pubblicazione dei capitoli successivi non sarà altrettanto rapida.

Noi ci ritroviamo al prossimo capitolo!

Au revoir,

- saveabrokensoul

How To Get Away With MurderWhere stories live. Discover now