I - "These words are knives and often leave scars"

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N-noi... Noi non v-volevamo. È successo... Era solo... Non sarebbe dovuta finire così! Noi... non lo volevamo. D-davvero.

Venerdì 25 giugno, ore 7:27 AM

Non riusciva a dormire. Ormai erano giorni che quei pensieri le riempivano la testa, fino a farla scoppiare quasi, e non riusciva proprio a chiudere occhio. Il management aveva finalmente concesso a lei e alle ragazze una settimana di vacanza dopo la fine del tour, sette giorni di puro relax e divertimento, solo loro cinque... O così doveva essere. In realtà ben poco era cambiato, dato che erano costantemente controllate dai managers.
L'unica differenza era che erano riuscite a guadagnarsi un minimo di libertà, visto che i managers, al contrario di come erano soliti fare, le controllavano da lontano. Non sapeva il perché di questa decisione, forse pensavano che in questo modo non se ne sarebbero accorte... Peccato non fosse andata così. Ma com'è possibile non accorgersi di un paio di occhi perennemente puntati su di te, ad osservare ogni singola mossa che compi, a sentire ogni respiro che prendi, ad annotare ogni errore che commetti?

Ad ogni modo, erano quasi le sette e mezza del mattino e, mentre le ragazze dormivano beatamente - più o meno, dato che condividere la stanza con Dinah quasi rendeva il sonno una cosa impossibile -, lei era seduta sul balcone ad ammirare il panorama.

New York.

Una delle città più belle del mondo, per di più alloggiavano in un hotel che dava una visuale perfetta dell'Oceano... Insomma, non potevano chiedere di meglio.
Solo che... Sentiva che c'era qualcosa di sbagliato. L'essere continuamente controllate la infastidiva, non le faceva vivere appieno quell'esperienza. Lei voleva solo poter vivere come una ragazza normale, senza troppi obblighi o doveri... Voleva soltanto poter essere se stessa.
Ma alla fine cosa poteva pretendere? Ormai, da quando il rapporto con le ragazze era diventato impossibile da gestire, viveva ogni giorno con un peso non indifferente che sembrava schiacciarle il petto... Non sapeva per quanto tempo l'avrebbe sopportato. Le sembrava tutto così sbagliato... Insomma, cosa aveva fatto di così orribile per meritarsi tutto quello?
Certo, qualcosa c'era stato. E non negava di meritare il disprezzo di Normani, quello sapeva di esserselo... "guadagnato", in qualche modo.
E infatti, quella storia della vacanza... Era un po' forzata. Il management si era accorto del cattivo sangue che scorreva tra di loro, ormai traspariva persino nelle interviste, ad essere sinceri. Per questo avevano deciso di fargli passare più tempo insieme, per far vedere che era tutto a posto, che andava tutto alla grande... Be', non andava tutto "alla grande". Vogliamo partire dal rapporto con le ragazze? Anche se a dirla tutta quello nemmeno era il peggiore dei problemi. Ad ogni modo, Normani non le parlava quasi più. Ma questo già da un po', perciò ci si era persino "abituata", in un certo senso. Perché aveva smesso di parlarle? Diversi motivi. Principalmente, perché avevano litigato. E non quelle discussioni tra amiche che col tempo si risolvono, no. Loro avevano detto cose che non potevano rimangiarsi, avevano inferto ferite talmente profonde che il tempo mai sarebbe riuscito a curare.
Ricordava tutto come se fosse accaduto il giorno precedente...

Era una giornata tranquilla, in programma non avevano nessun evento, perciò ognuna di loro aveva deciso di fare cose diverse. Ally avrebbe passato la giornata con Troy, Lauren e Dinah avevano deciso - e in parte erano state "costrette" - di andare ad una festa dove ci sarebbero stati alcuni VIP, Normani sarebbe uscita con alcune sue vecchie amiche e lei... lei sarebbe rimasta in hotel. Non era un tipo da feste, per nulla, e andarci per vedere qualche idiota stare accollato a Lauren tutto il tempo, senza poter dire o fare qualcosa in merito... L'idea non l'allettava granché. Decise così di rilassarsi un po' e, verso sera, sarebbe uscita ad "esplorare" la città.
Tuttavia, quella sera non uscì. Verso le cinque del pomeriggio tornò Normani, e da lì cominciò tutto. Era a letto a leggere, quando Normani rientrò.

How To Get Away With MurderWhere stories live. Discover now