CAPITOLO 1

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-Ok Vale, ora cambio di galoppo...perfetto. Vai su quell'oxer! Mi raccomando prendi bene i tempi!...Magnifico, davvero magnifico!- mi dice il mio istruttore dopo aver saltato l'ultimo ostacolo.
Faccio qualche carezza a Mystic, per ringraziarla e lodarla dell'ottimo lavoro, mentre continuo a farla galoppare a redini lunghe.
Dopo due giri, mi fermo vicino all'istruttore e scendo.
-Ottimo allenamento oggi Valeria. Se continui così, presto tu e Mystic potrete partecipare a una gara- mi informa Maurizio, l'istruttore.
Quasi salto dalla gioia!
Oh! Che sbadata non mi sono neanche presentata!!! Allora, ricominciamo di nuovo.
Ciao! Io sono Valeria. Ho quattordici anni, tra due mesi quindici. Come avrete già capito, pratico equitazione da...praticamente da quando sono venuta a questo mondo. La prima volta che sono salita a cavallo è stato quando avevo tre anni, con Black, il cavallo di mio zio, che è proprietario di un ranch. Certo, un giretto così. Ma io rimasi entusiasta della sensazione che avevo provato. Ero così in alto, e mi sembrava di riuscire a toccare le nuvole!
A cinque anni i miei genitori, vedendo la mia passione per tutto ciò che riguardava il mondo equestre, mi volevano iscrivere in un maneggio. Lì però, mi hanno detto che fino a sette anni non avrei potuto montare. Ma io, testarda come sono, dopo l'asilo ogni giorno mi facevo portare da mamma al ranch, e strigliavo tutti i pony che aveva lo zio. Qualche volta me li faceva anche montare!!! E io ritornavo a casa con il sorriso.
Raggiunti i sette anni, ho iniziato a prendere delle lezioni vere e proprie. Maurizio si stupì della mia bravura a cavallo, e alla quarta lezione mi disse che nel trotto ero già molto brava.
Col tempo migliorai sempre più, fino ad arrivare ad oggi. Non ho ancora mai fatto una gara, per vari problemi che vi spiegherò più in là, e devo ammettere che non vedo l'ora di iniziare!
-Valeria, hai sentito quello che ti ho detto?- mi riprende il mio istruttore.
-Uhm...no scusa! Dicevi?-
-Dicevo che se continui ad accarezzare così Mystic, la consumerai-
-Oh sì, non me ne ero accorta scusa!- rispondo, in imbarazzo. Stavo accarezzando Mystic tanto velocemente, che credo Maurizio abbia temuto che da un momento all'altro spuntasse un filo di fumo...
-Vai a farle una bella doccia e poi lasciala pure in paddock- mi dice Maurizio.
-D'accordo- e vado verso le scuderie. Tolgo la testiera a Mystic e lavo l'imboccatura, poi la dissello e la porto alle docce. Ecco, una cosa che non sono mai riuscita a fare: lavare il cavallo cercando di fare la doccia a lui e non a me. Non ce la farò mai! D'estate sarà pure piacevole, ma d'inverno...brrr, mi vengono già i brividi.
Dopo aver steccato Mystic, la porto al paddock e la saluto con un bacio.
-A domani principessa- le dico. Lei nitrisce e poi trotterella contenta verso gli altri cavalli.
Sto per prendere la bici per tornare a casa, quando sento una voce gridare e sbraitare qualcosa.
-Maurizio!!! Maurizio stanno arrivando!-
Appena capisco di cosa sta parlando Flavio, lo stalliere, prendo il cellulare e chiamo mia madre.
-Valeria, dove sei? È tardi, ti stiamo aspettando per cenare.-
-Mamma! Ti prego posso rimanere al maneggio stasera? Mi riporta a casa Maurizio. Sta arrivando la nuova cavalla con il puledro!-
-Va bene, ma non fate tardi-
-D'accordo-
-La veterinaria arriverà tra poco, per controllare che durante il viaggio sia andato tutto bene- mi avvisa Maurizio
-Maurizio, stasera mi riporti a casa dopo il loro arrivo?-
-D'accordo. Avvisa i tuoi-
-Già fatto-
-E se ti avessi risposto di no?-
-Non lo avresti mai fatto- rido, e lo lascio all'ultima lezione della giornata.
-Ciao Valeria!- mi saluta Rebecca, la veterinaria, appena arriva -Allora? Sono già qui i nostri pazienti?
-Non ancora, ma dovrebbero arrivare tra poco. Vado a chiamare Maurizio così parli con lui-
Mi avvio verso il campo piccolo, dove Maurizio fa lezione alla longhina con una nuova allieva.
-Valeria, tieni tu la longhina, io arrivo subito. Maria, tu continua a fare questo esercizio- mi dice l'istruttore quando lo avviso dell'arrivo della veterinaria. Prendo in mano la longhina e continuo a far girare Creola, la cavalla saura con cui gli allievi inesperti fanno lezione.
-Ti trovi bene in questo maneggio?- chiedo ad un certo punto a Maria.
-Si molto- mi risponde la ragazza - Così tu sei la famosa Valeria-
-Famosa? Chi ti ha detto che sono famosa?-
- Bhe, tutti dicono che sei molto brava a cavallo. E l'istruttore sembra davvero molto orgoglioso di te-
-Oh...ho solo tanti anni di esperienza alle spalle. Maurizio mi ha cresciuto come fossi sua figlia. Ero sempre qui, dopo la scuola, la domenica, in vacanza. Non riuscivo a stare lontana da questo posto per più di ventiquattro ore. E non ci riesco tutt'ora-
-Come hai fatto? A coordinare tutto, intendo. Insomma, la scuola...-
-Diciamo che sin da subito i miei mi hanno imposto delle condizioni: voti buoni, significava maneggio. Voti cattivi, addio allenamenti per una settimana. E poi ho una grande memoria per fortuna: mi basta stare attenta in classe e dare una rilettura a casa, e sono pronta! Tu invece? Come è nata la passione per l'equitazione?-
-Mia mamma viveva in un ranch da piccola. Quando ha sposato mio padre sono andati a vivere in città, ma a quanto pare la passione mi è stata tramandata. Dopo duri anni di lotta, sono riuscita a convincere i miei a farmi prendere delle lezioni, e ora eccomi qui-
-Quanti anni hai?-
-Quasi quindici, tra circa tre mesi. Tu?-
-Anche...tra due- rido, e lei fa lo stesso. Creola invece sbuffa e procede a passo di lumaca.
-Creola datti da fare!- la riprendo dolcemente -Maria da quante lezioni sei qui?-
-Oggi è la quarta, perché?- mi domanda.
-Bene, direi che la tua postura in sella è davvero buona, quindi... Aggrappati al sottosella e talloni bassi!-
Faccio schioccare la lingua più volte e Creola parte al trotto. Maria riesce subito a prendere il ritmo e ha un sorriso sul volto che non sembra voler andare via. Quando faccio ritornare la saura al passo, sia io che la ragazza in sella ci voltiamo verso l'entrata del campo, dove Maurizio sta battendo le mani.
-Complimenti! Davvero complimenti. Hai subito capito il ritmo di Creola, evitandole tanti brutti colpi sulla schiena. Dobbiamo solo migliorare la posizione del tallone e delle gambe. Ho visto che il piede è scivolato nella staffa un po' di volte, e la gamba tende troppo verso avanti. Ma nonostante questo, la schiena e le spalle erano dritte. Molto bene, per oggi abbiamo finito Maria. Ci vediamo giovedì prossimo- dice l'istruttore.
Maria smonta da cavallo e, ancora sorridente, fa una pacca a Creola ed esce dal campo.
-Vale, falla galoppare un po'. A redini lunghe. Poi riportala dentro- mi ordina Maurizio. Faccio come mi dice e salgo in sella.
Creola è stata la prima cavalla che ho montato quando sono arrivata qui. Tutto ciò che c'era da sapere me l'ha insegnato lei. Anche come cadere. Poi ho montato Fionaf. Dopo di lei ho fatto lezione con molti altri cavalli: Dillic, Gipsy, Marybold, e infine la mia adorata Mystic Magic, o come la chiamo io, Mystic. È una bellissima cavalla grigia di dieci anni, ed è la mia migliore amica.
Quando finisco con Creola, vado di nuovo verso la club house e mi metto a leggere un libro che porto sempre con me. Non si sa mai che mi ritrovi senza nulla da fare.

Sono già le undici e mezza di sera, e il trailer con i cavalli deve ancora arrivare. La veterinaria è rimasta qui per tutto il tempo.
-Eccoli!- annuncia ad un certo punto Rebecca vedendo due grosse luci illuminare il viale d'entrata.
Finalmente!

E come promesso, ecco la mia nuova storia! Spero davvero tanto che vi piaccia😘
Cosa ne pensate di questo primo capitolo? Fatemi sapere e se vi va lasciate un commento e una stellina
Al prossimo capitolo!👋

My Night DiamondWhere stories live. Discover now