Capitolo 17

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 Minho camminava a testa bassa ma con passo veloce verso casa di Newt. Il biondino non si faceva vedere da qualche giorno e l'asiatico preferiva andare a vedere con i suoi occhi se tutto andava bene. Si fermò di fronte la casa e la osservò: ogni finestra era chiusa e le luci spente. Sembrava vuota ma lui sapeva che Newt era in casa. Bussò alla porta ma nessuno venne ad aprirlo così continuò con più insistenza. Dopo un'ora finalmente cambiò qualcosa. 

-Minho, e che caspio. Lasciami in pace. Vattene. - la porta era chiusa e Newt urlava queste parole dall'altro lato.

-Newt dai non fare la testa di caspio. Apri, fammi entrare!- disse allora l'asiatico.

-VATTENE CASPIO. NON HO BISOGNO DI NESSUNO. VAI VIA. STO BENE. VOGLIO SOLO STARE SOLO- urlò il biondo quasi come se stesse piangendo, almeno così pensò Minho.

L'asiatico allora andò via capendo che la situazione era grave. Doveva fare assolutamente fare qualcosa per il suo amico.

   ********  

 Il sabato sera era quasi finito , Thomas aveva passato una piacevole serata con i suoi nuovi amici Aris, Sonya e Harriett anche se aveva sentito la mancanza di Newt. I nuovi amici erano proprio simpatici. Ora era steso sul letto e pensava a quanto Harriett sarebbe stata perfetta per Minho . Peccato che vivevano troppo lontano. Improvvisamente il suo telefono squillò.

Parli del diavolo e spuntano le corna, pensò rispondendo.
-Hey Minho , come va?
-Thomas , tutto bene. Si sente la tua mancanza nella squadra di atletica. Testa puzzona, dovevi proprio andare via?! -disse ridendo l'asiatico
-Eh. Mi dispiace . Mi mancate anche voi ragazzi- era vero, al moro mancava correre con loro , gli allenamenti, le gare.
- Bando alle ciance. Ti chiamo per motivi seri. Da quanto non senti Newt?- il suo tono era diventato spaventosamente serio
-Ci siamo messaggiati prima, perché? - Cosa sta succedendo, pensò il moro.
- Ti ha detto cosa è successo a scuola? Cosa ha fatto? Cosa succederà ora?
-No- Thomas era sconvolto
- Beh. Mi dispiace dovertelo dire io ma sono preoccupato. Lo scorso mercoledì ha reagito alle provocazioni di Gally e lo ha colpito. La vicepreside l'ha beccato e lo ha spedito dal preside  e vista l'assenza dei suoi genitori hanno deciso di mandarlo in un collegio in Islanda. Partirà lunedì mattina. 

-Oh mio dio. Ne sei sicuro?- Thomas non riusciva a credere alle sue orecchie. Perché Newt non gliene aveva parlato? Era convinto si dicessero tutto.

- E non è tutto. Ho notato la sua assenza a scuola e l'ho provato a chiamare ma nulla. Sono passato a casa sua e tutte le finestre erano chiuse e le luci spente. Bussando insistentemente alla porta mi ha urlato di andare via. L'ultima volta che l'ho visto in queste condizioni è successa una brutta cosa. Non ti avrei chiamato se non era importante. Devi tornare e parlare con lui. Prima che parte. Domani devi assolutamente venire qui.
Thomas non aveva mai sentito Minho così serio. Era spaventato e sconvolto. Provò a chiedere informazioni sulla brutta cosa successa anni prima ma l'asiatico si rifiutò.

-Ti aspetto- disse Minho e attaccò.

Thomas corse subito dai suoi genitori e li convinse a prendere un treno l'indomani spiegando la gravità della situazione. Prese una valigia e infilò qualche vestito alla rinfusa e poi prima di addormentarsi scrisse a Newt : "ti amo , non dimenticarlo".

Afire Love ||Newtmas||Where stories live. Discover now