Capitolo 3

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Parcheggio nel viale vicino casa, spengo il motore ed esco.

Vado verso il porticato e apro la porta principale di casa. Una volta entrata, ho già paura. Di lui. Potrebbe apparire da qualsiasi parte e spaventarmi. Non voglio che lo faccia, deve solo capire che questa è casa mia e che deve accettarlo oppure può andare al diavolo.
Lo so che è cattivo da parte mia, però è vero.

Chiudo la porta e mi dirigo di sopra verso la mia camera. Mentre sto chiudendo la porta sento un rumore simile a un colpo. Sobbalzo silenziosamente. Perché deve sempre fare così ogni volta che torno a casa? Apro la porta e la chiudo con il piede. Sfilo la borsa e mi lancio sul letto di schiena. Oggi è stata una giornata molto stancante. Voglio andare dritta a dormire anche se non posso. Se faccio un riposino poi non dormirò più stanotte.

Appoggio la testa al cuscino, indosso le cuffie e ascolto musica dal mio cellulare. Parte Somebody Like You di Adele. Mi ricorda del mio fidan-...ex-fidanzato Aaron, colui che giocò con i miei sentimenti. Lo odio così tanto per quello che mi ha fatto però vabbeh, ora non stiamo più insieme. Lo so che non dovrei odiarlo perché fa parte della mia religione ma quando si presentano quel tipo di situazioni, non riesci a trattenere la rabbia e lasci che tutto l'odio che hai contro di loro, esploda. Spero che la prossima ragazza, probabilmente quella tipa bionda con la quale sta insieme, lo scarichi come ha fatto con me.
Non si merita nessuna ragazza se quello che fa è usarle solo per piacere. No, non gli ho mai dato la mia verginità. Se lo avessi fatto, me ne sarei pentita per il resto della vita o avrei iniziato a bere per dimenticare.
Grazie a dio non mi trovo quel buco profondo o Aaron mi avrebbe seppellita viva.

Mentre mi siedo, una lacrima scivola sulla mia guancia. L'asciugo cercando di non piangere per quello stronzo che mi ha spezzato il cuore. Non si merita le mie lacrime.

Mi alzo dal letto e vado in bagno per lavarmi il viso. Non riesco più a indossare molto trucco, se ve lo state chiedendo, non l'ho più fatto... da quella volta...

Apro il rubinetto e di nuovo, l'acqua sporca inizia a uscire. Gemo e aspetto impazientemente che arrivi l'acqua pulita. Dopo un paio di minuti arriva. Finalmente le mie preghiere si sono avverate.
Posiziono le mani a forma di ciotola e lavo via le lacrime. Asciugo la faccia con...aspetta...

Strofino gli occhi a causa della visione sfuocata e gemo un'altra volta. Solo ora mi accorgo di non avere un asciugamano. Grande!

Mi asciugo il viso con il bordo della maglia, tanto non potrebbe importarmene di meno. E' solamente dell'acqua, non macchierà.

Guardo nello specchio, ma non riesco a vedere il mio riflesso. Devo ammetterlo, odierò pulire queste polverose cose arrugginite in giro per la casa.

"Perché sei triste?" una voce raspa da uomo sussurra nel mio orecchio.

Ansimo mentre mi giro nella direzione da cui proviene la voce, mi guardo intorno ma non vedo nessuno. Tutto questo sta diventando così pauroso. Esco silenziosamente continuando a non vedere nessuno. È tutto tranquillo.

"C-chi è lì?" balbetto.

Nessuna risposta.

"Ho detto, chi è lì?" decido di essere più coraggiosa e di non mostrare la mia paura.

Ancora, nessuna risposta.

Sospiro, chiunque fosse quel qualcuno dovrà rispondermi anche se non vuole. Ritorno nella mia camera in attesa di una risposta. Non potrebbe importarmene di meno.

~~~~~~

Una volta finita la cena, sono tutta da sola. Potrei invitare Linda ma non penso che verrebbe, dal momento che Christian le ha detto che questo posto è 'infestato'.

Dopo aver finito di lavare i piatti, passo vicino al salotto per salire le scale e tornare nella mia stanza ma mentre sto passando, sento un altro rumore. Oh mio dio. Se sento un altro rumore, non so...

"Stai calma, Heaven" sussurro a me stessa. Mordo il labbro e salgo le scale verso la mia camera. Chiudo la porta e la chiudo a chiave, giusto in caso.

Mi cambio e indosso il pigiama. Sto per entrare nel letto, quando sento un altro rumore.

Afferro la mazza da baseball che si trova vicino al cassetto e silenziosamente mi avvicino alla porta. Già, ho una mazza da baseball. Sapete, in caso entri qualcuno in casa.

Sblocco la porta e velocemente la apro...niente. Sono abbastanza spaventata ora come ora.
Cammino lentamente e cautamente con la mazza in spalla, pronta a colpire.

"Okay piccolo bastardo, vieni fuori e mostrati" parlo forte. Nessuna risposta.

"Mostrati codardo!" alzo il tono della voce.

"Dietro di te" la solita voce raspa da uomo parla nel mio orecchio. Spalanco gli occhi, la paura si impossessa di me. Mi giro lentamente e con l'angolo dell'occhio vedo una figura bianca fluttuante...un fantasma!

Harry.

"Ciao" dice, le sue labbra si curvano in un sogghigno.

Urlo e lascio cadere la mazza. Corro giù per le scale anche se non indosso le scarpe.

"Aspetta!"  mi chiama Harry .
Apro la porta d'ingresso e corro di fuori all'aria fredda. Voglio correre lontano da...quella cosa.

"Heaven per favore aspetta! Non ti farò del male!"

Come conosce il mio nome? Aspetta, dovrei credergli? Mi giro per guardarlo in volto e gli faccio la stessa domanda che mi attraversa la mente.

"Si giusto! Perché dovrei crederti?" Urlo.

"Perché puoi farlo! Sembro uno che vuole ferirti? No! Per favore Heaven, te lo prometto".

No, non posso stare lì dentro con lui. "No" mi giro e mi allontano.

"Ti prenderai qualcosa lì fuori all'aria fredda" fermo i passi. Posso fidarmi di lui?

"Per favore Heaven. Per favore! Fidati di me" il suo tono è disperato.
Inalo il sospiro che stavo trattenendo e decido di entrare.

Cammino verso la casa, Harry è ancora all'entrata. Cerco di tenere le distanze da lui mentre entro. Chiudo la porta senza mai creare un contatto.

Sorride e dice "Grazie per avermi creduto".

Faccio un ceno con il capo e mi avvio per tornare in camera. Mi volto e noto che ha un'espressione triste.

"Vieni?" chiedo.

Sorride e mi segue.

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Buona domenica! Spero che vi stia piacendo la storia. :) accendete la stellina ⭐ se il capitolo vi è piaciuto e se vi va fatemi sapere cosa ne penate nei commenti.
Al prossimo aggiornamento! 😘❤

The Haunting || H.S. Italian Translation (Completa)Where stories live. Discover now