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"Alex." richiamo la sua attenzione mentre ci incamminiamo verso casa.

Cameron è già tornato a casa da mezzoretta, mentre io ho preferito riposarmi un poco, e il biondino mi ha voluto aspettare.

"Dimmi." è così dolce. Anche se sono qui da una settimana, già mi rattristo al fatto di dover stare qui un anno.

"Perchè sei venuto alla festa?" mi fermo e lo guardo negli occhi, quegli occhi che mi incantano ogni maledetta volta che li osservo.

Ho pensato fino ad adesso se chiederglielo o no, ma voglio sapere la risposta, qualsiasi sarà.

Anche lui si ferma, si gira verso di me, ed annulla quasi tutta la distanza tra di noi, lasciando solo pochi centimetri tra i nostri nasi.

Vorrei azzerare tutta la distanza, ma non posso. Mai prendere l'iniziativa, se si è una ragazza. Poi, potrebbe non ricambiare i miei sentimenti, e sto male anche al solo pensiero.

Come sempre, fa la mossa che mette KO il mio cervello, ovvero mi alza un poco la testa, e mi guarda negli occhi.

Dio, quanto mi fa star bene.

Ogni volta che siamo così vicini, i secondi sembrano ore, il che è positivo: posso ammirare questo bellissimo paesaggio di azzurro per più tempo.

"Per te Ryan, sono venuto per te." mentre dice questo, continua a guardare il mio verde, non distoglie lo sguardo nemmeno un millesimo di millesimo di millesimo di secondo.

Arrossisco, tutto questo per me è nuovo, e mi piace l'idea di provarlo con Alex.

Lui si avvicina, anche troppo, e mi sento morire dentro.

Io non ho le farfalle nello stomaco, ho gli elefanti nello stomaco.

Lo vedo sempre più vicino, e tutto questo è come se accadesse al rallentatore.

Da un'ultima occhiata ai miei occhi, poi osserva le mie labbra e mi lascia un bacio sull'angolo della bocca, provocandomi brividi.

In seguito si mette accanto a me, mi prende la mano destra, e proseguiamo verso casa.

Con l'altra mano, quella libera, mi tocco il punto in cui le sue labbra si sono scontrate con la mia pelle, e sorrido leggermente.
Tutto questo ovviamente quando non mi sta guardando, ma si accorge lo stesso.

"Hai un sorriso bellissimo." dice.

Sorrido, non so perchè, con lui sono sempre felice.

Ecco un altro di quei troppi momenti che mi tolgono l'attenzione a scuola.

Quanto vorrei essere in classe con lui, poterlo vedere ogni ora di ogni giorno di scuola.

"Ryan." mi chiama lui.

Appena sento che chiama il mio nome è come se mi avessero dato un comando, alzo lo sguardo di scatto.

"Si?" evito il contatto col suo azzurro per non sentirmi troppo imbarazzata dalla situazione.

"Ti fa ancora male la testa?"

Ommioddio, è un ragazzo troppo "cute". Vi piacerebbe averlo? Beh, è tutto mio. State. lontane. da. lui.

Onestamente, non ho avuto modo di pensare al mal di testa, come ho già detto, il mio cervello in queste situazioni è KO. Però non voglio farlo preoccupare.

"No, sto benissimo." dico sorridendo, ma guardando a terra.

Passa una ventata d'aria fredda, ed inizio ad avere alcuni brividi, stavolta di freddo.

Alex se ne accorge, e mi fa sedere su una panchina, poi si accomoda accanto a me e mi avvolge in un abbraccio. Probabilmente perchè non ha una giacca con cui scaldarmi.

Adesso già mi sento meglio. I brividi sono già spariti quasi del tutto. Perchè lui è come una protezione, la mia corazza.

"Senti ancora freddo?" dice senza smettere di abbracciarmi.

"No."

Scioglie di poco l'abbraccio.

"Grazie, Alex." gli dico io arrossendo.

Non sono mai stata brava a fare dediche, o cose simili.

E lui come la prima volta che mi ha abbracciato dice "Tutto per te."

Un poco più corto rispetto agli altri, ma sono molto contenta del risultato. Mi piace approfondire e parlare molto dei sentimenti.
So che state aspettando il bacio dei #ryalex, ma dovrete aspettare ancora un pochino.
Comunque sono dolcissimi insieme, e se vi state chiedendo "E Cameron? La ff non è su di lui?" beh, tutto sarà fatto con calma. Ho già in mente tutto, tranquilli.♡

One Year || Collins-DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora