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Oggi era successo qualcosa di strano. Ero in ascensore e c'era anche una ragazza. Era riuscita a entrare proprio prima che le porte si chiudessero. Forse mi aveva riconosciuto ed era venuta a salutarmi. La guardai e sorrisi. Quando lei non stava guardando, lasciai che i miei occhi osservassero il suo corpo. Bel sedere, tette fantastiche, faccia carina.

Iniziammo a parlare e la cosa finì con noi nel corridoio stretti l'uno all'altra. Non l'avevo baciata, non ne sentivo il bisogno, ma l'erezione nei miei pantaloni era evidente. Le sue mani mi accarezzarono il petto fino a raggiungere i jeans.

"Che ne dici di tornare a casa mia?" Chiese e mi guardò.

E non sapevo perché, ma le avevo detto no e mi ero allontanato. Avrei potuto facilmente dire si, ma non volevo lei.

Camminare con un'erezione non era facile.

Quindi adesso ero nel mio bagno, cercando di decidere se avrei dovuto risolvere io il problema o lasciare che andasse via. Il fatto che una certa brunetta fosse nella mia testa mentre abbassavo la cerniera non aiutava, rendeva le cose peggiori.

Prima che potessi iniziare qualcuno bussò alla porta, interrompendomi e borbottai mentre mi sollevavo la cerniera.

Aprì la porta. "Cosa?" Borbottai e Ashton sollevò le sopracciglia per la sorpresa.

"Dio, stai bene, principessa?" Scherzò e io lo superai, saltando sul letto e stendendomi sulla pancia.

"Cosa vuoi?" Chiesi mentre prendevo il cellulare per controllare twitter.

"Vuoi uscire questa sera?" Chiese mentre andava verso la porta.

Volevo che se ne andasse, il problema nei miei pantaloni doveva essere risolto e non sapevo per quanto ancora potevo resistere. "Dove?"

"Solo al bar." Disse ed io sollevai il pollice come risposta. Lui se ne andò ed io affondai la testa nel cuscino, combattendo l'urgenza di urlare.

Prima di tornare in bagno mi assicurai di chiudere a chiave la porta, sperando che questa fosse l'ultima volta in cui dovevo farlo solo.

*****

Era mezzanotte, ero ubriaco e lo amavo. Non ricordavo l'ultima volta in cui ero uscito con i ragazzi e avevo bevuto con loro. Era divertente stare con loro e non avere ragazze intorno.

Parlando di ragazze, mi chiesi cosa stesse facendo Sam. Probabilmente aveva il naso infilato in un libro, studiando e mordendosi il labbro come faceva sempre quando era concentrata. All'improvviso mi ritrovai ad essere frustrato per il fatto che non le piacevo e non sapevo perché.

"Ugh, ragazzi!" Urlai. "Perché non piaccio a Sam? Non mi permette neanche di baciarla!" Volevo farle più che baciarla. La volevo nuda sotto di me, ansimando mentre io la toccavo e volevo che mi supplicasse per avere di più. Volevo che mi supplicasse per avere me.

"Perché ha detto che sei cattivo con lei!" Urlò Calum mentre mi posava un braccio sulle spalle. Non ero arrabbiato perché Calum aveva baciato Sam, almeno questo era quello che dicevo a me stesso e ai ragazzi. Non doveva importarmi. E non mi importava.

Non mi importava niente. Volevo solo scoparla.

"Non sono cattivo con lei! Lei è cattiva con me!" Mi allungai per prendere una birra. La mia mano tremò prima che riuscissi a stringere la bottiglia e fare lunghi sorsi. "Le ho detto che voglio fare sesso con lei." Singhiozzai. "Questo è come un complimento."

Ashton rise, quasi sputando il suo drink. "Amo quando Luke è ubriaco, ragazzi. Dice tutto quello che vuole. Voglio dire, no è che non lo faccia sempre, ma non ha limiti."

Mrs All American -luke TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora