Don't Touch.

3.5K 95 2
                                    

Stringo il bicchiere tra le mani, fissando un punto indefinito della stanza mentre il frusciare delle fronde riempie il silenzio della stanza.

Dovrei trovarmi a casa, con la mia famiglia, a guardare la TV sgranocchiando popcorn, invece mi trovo qui, in completo imbarazzo, in casa di uno sconosciuto.

«Katie, ora che Zayn non c'è...puoi dirmi come sono andate le cose?» prova ad essere il più delicato possibile e si capisce dai suoi occhi verdi quasi spalancati.

Cosa dovrei dirgli adesso? Che mi ha legata ad un letto? Che mi ha picchiata? Che mi ha provocato piacere sessuale senza il mio consenso? E magari che ho pure goduto come una malata quale è lui.

«Semplicemente mi ha rapita e mi ha tenuta legata ad un letto dove ha fatto quello che gli andava di fare.» dico e lui si muove nervosamente sulla sedia. Mi prende la mano che ho ancora intorno al bicchiere, ma io mi allontano. Per quanto sembri affidabile, non voglio che mi tocchi.

Fissa la mia mano che si sposta e resta in silenzio per poi sospirare, affranto.

«Ti ha stuprata, Katie?» chiede e sento il peso delle sue parole colpirmi il petto. Quella domanda mi toglie il respiro e solo il pensiero che avrebbe potuto fare una cosa del genere mi fa accapponare la pelle.

«No.» sussurro ed Harry sembra sollevato. Non capisco perché sia così colpito, se davvero conosce Zayn, sa cosa è capace di fare. Lo ha detto lui stesso che ha fatto molte stronzate.

In ogni caso, apprezzo che almeno ci sia qualcuno che pensi sia una follia tutto questo, oltre me.

Harry prova a mettermi al mio agio, ci sta davvero provando con tutte le forze a rendere questa situazione più facile, ma non credo possa essere possibile.

Mi dice che conosce bene mia sorella, che ha passato molto tempo con lei quando era fidanzata con Zayn, ma che non sono mai stati grandi amici.

Beh, non mi meraviglio di questo.

Zoe odia letteralmente le persone come Harry, così cordiali e affettuose. Le sono sempre piaciuti i tipi tosti, senza sentimenti, un po' bruschi. Insomma i tipi come Zayn.

Ora che ci penso, sono ore che Zayn è fuori e che non si fa vivo.

Che mi abbia abbandonata qui?

Non posso sentirmi poi dispiaciuta di questo, almeno Harry non mi tiene legata come un animale o prova a mettermi le mani addosso se non per conformarmi con una carezza.

«Dove è andato Zayn?» ho il coraggio di chiederlo e Harry alza le spalle, ignaro di dove possa essere finito.

«Spero non si metta ancora nei guai.» mormora e prima di poter dire altro, bussano alla porta.

Il ragazzo riccio va ad aprire e Zayn fa capolino nel soggiorno, completamente fatto e sbronzo.

«Zayn! Non posso credere che tu ti stia riducendo di nuovo così.» urla Harry e il moro sembra molto infastidito.

«Finiscila di fare il frocio.» risponde scansando la presa dell'altro. Si avvicina verso il divano su cui sono seduta e mi sorride in modo enigmatico.

È tanto vicino da poter sentire la puzza di fumo e alcool. Ho il respiro corto e torna quell'elettricità che si accede ogni volta che i suoi occhi incontrano i miei. Mi afferra il volto e respira sulle mie labbra provocandomi brividi lungo tutto il corpo.

«Zayn, per favore.» lo imploro di lasciarmi stare.

«Non ti farò più del male, te l'ho promesso.» mormora e io ingoio rumorosamente, scossa dalle sue parole. È vero, me lo ha ripetuto diverse volte, ma questa volta sembra diverso. Sembra quasi credibile.

The Mistake [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora