Revenge.

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Mi sveglio a causa di forti crampi allo stomaco. Non mangio e non bevo da troppo.

Mi metto seduta e sento un dolore lancinante al sedere ancora infiammato. Mugugno dei lamenti mentre mi gratto il capo cercando di svegliarmi meglio.

Dopo poco Zayn apre la porta con un piatto in una mano e un bicchiere nell'altra.

«Buongiorno.» dice, un po' freddo, come quasi sempre.

«Giorno.» mormoro osservando attentamente ciò che ha in mano. Ho una grandissima fame e ho la gola arida.

«Sì, questo è per te.» dice, capendo. Poggia il piatto davanti a me e mi porge il bicchiere.

«Grazie.» affermo con vera gratitudine. Mangio i pancakes, meglio dire li divoro, e poi bevo tutto di un sorso il succo d'arancia.

«Va meglio?» chiede ironico, con un mezzo sorriso divertito.

«Sì, molto.» sospiro incrociando le gambe per quando mi era possibile a causa della manetta. Il suo sguardo cambia e inizia a fissarmi.

«Vuoi ripetere l'esperienza di ieri sera? Per me non c'è problema.» dice, malizioso. Aggrotto la fronte e poi il mio viso si colora di rosso quando mi ricordo di non avere gli slip e di avergliela praticamente sbattuta in faccia. Oh, dio.

Chiudo le gambe e le distendo in modo da non lasciare più niente sotto il suo sguardo.

«Stanotte ho avuto un'idea, sai?» mi informa e poggia le ginocchia sul materasso, mettendosi in questo modo a cavalcioni del mio corpo.

Con un calcio butta a terra il piatto e il bicchiere facendomi sussultare per la sorpresa.

«Ieri mi sono divertito molto e penso che il modo migliore per passare il tempo insieme  sia facendo un piccolo giochetto che farà comodo ad entrambi.» dice e ingoio rumorosamente, sentendo la colazione risalire alla gola.

«Al termine di ogni giornata che passerai qui, ti premierò o ti punirò in base al tuo comportamento. Così renderemo questo tempo insieme più piacevole, non trovi?» afferma e il cuore mi si arresta per qualche secondo. Il sedere mi fa ancora male da ieri e la mia dignità è ancora ferita, come potrò sopportare ogni giorno una cosa del genere?

Prende il mio viso tra le sue mani e mi guarda intensamente negli occhi facendo battere forte il mio cuore.

Con il pollice accarezza le mie labbra e poi appoggia la fronte alla mia.

Respiro a fatica, sopraffatta dalla vicinanza del suo corpo. Riesco a sentire il suo respiro sulla pelle mischiato a puzza di fumo e alcool. Immagino abbia bevuto e fumato tutta la notte.

«Ti fotterei in questo preciso momento.» sussurra e le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco. Entro nel panico e boccheggio, tremando.

«Ehi, non tremare.» mormora e una valanga di brividi mi percorre la schiena.

Torna con il volto davanti al mio e fissa la mia bocca per poi avventarsi su di essa e buttarmi sul letto. Provo a reagire, ad allontanarlo, ma mi blocca i polsi sopra la testa e mi morde il labbro.

Piagnucolo e lui spinge il bacino verso il mio.

«Zayn, no.» lo prego in un sussurro e lui mi afferra il viso con una mano e stringe le mie guance, impedendomi di parlare ma permettendomi solo di emettere dei lamenti.

«Shh.» dice e mi bacia. Inizio a piangere e le lacrime bagnano le sue dita, facendolo innervosire maggiormente.

Mi lascia il volto e mi colpisce provocando forti singhiozzi che mi smuovono il petto e mi bruciano la gola.

The Mistake [Z.M.]Where stories live. Discover now