Effettivamente, la scena che si era ritrovato di fronte Louis al risveglio doveva essere stata piuttosto ambigua. Mi stavo vergognando da morire per il fatto che stesse pensando che io e Harry avessimo potuto fare qualcosa nella sua stanza con lui di fianco e riuscivo anche capire che ne fosse un po' scocciato, ma perchè infuriarsi così tanto?

«Sì, continui a ripeterlo Harry, ma ancora non ti decidi a spiegarmi che cazzo ci facevate a letto insieme.»

«Puoi smetterla di gridare, cazzo? Sveglierai tutti, se continui così» quasi lo supplicò Harry.

Anche senza vederlo, potevo immaginare che si stesse passando una mano tra i capelli per la frustrazione e mi sentii tremendamente in colpa. Stava affrontando tutto quel casino per colpa mia. Perchè non aveva detto a Louis per quale motivo ero finita nel suo letto?

«Ah, adesso ti preoccupi che qualcuno vi possa scoprire? Non è un po' tardi?» sibilò Louis in modo velenoso.

«Ora basta Louis, stai davvero esagerando» ringhiò Harry. Il suo tono mi fece rabbrividire e non in maniera positiva. Non avevo mai sentito Harry così incazzato ed ero certa che, se Louis avesse continuato ad insistere, Harry gli avrebbe messo le mani addosso. Non potevo permettere che si picchiassero per colpa mia, quindi mi decisi finalmente ad intervenire per cercare di capire cosa stesse succedendo e magari provare a risolvere la situazione.

Mi misi seduta e mi schiarii la gola, richiamando l'attenzione dei due ragazzi che si voltarono di scatto verso di me. La furia iniziale di Harry scemò leggermente quando mi vide, mentre Louis mi guardava letteralmente in cagnesco. Avevo un po' di paura al pensiero di doverlo affrontare, ma mi feci coraggio. Dovevo farlo per Harry, lui aveva fatto così tanto per me che dovevo assolutamente cogliere ogni occasione per ripagarlo. Quindi inghiottii il groppo in gola e fronteggiai Louis.

«Ho sentito qualcosa di quello che vi stavate dicendo» mentii. Non mi sembrava opportuno iniziare la conversazione facendogli sapere che stavo origliando accuratamente. «Non ho capito bene quale sia il problema, ma posso immaginare perfettamente che idea ti sia fatto, trovandomi a letto con Harry stamattina» proseguii, mentre già sentivo le guance colorarsi nuovamente per l'imbarazzo.

Louis provò ad interrompermi, ma non glielo permisi, alzando repentinamente una mano verso di lui per fermarlo. «No, lasciami finire.»

Quando fui certa di essere riuscita nel mio intento di zittirlo, ripresi a spiegare. «Non so perchè Harry non voglia dirtelo, anzi, se lo conosco almeno un po', lo sta facendo per proteggermi, ma questa volta non ce n'è davvero bisogno» affermai fermamente, rivolgendomi direttamente a lui.

«Non devi farlo per forza Callie» mi informò Harry, confermando che stesse veramente cercando di proteggermi, anche se ciò significava litigare con Louis. Era sempre così buono con me e non riuscivo mai a capacitarmene. Non sapevo cosa lo spingesse a comportarsi in quel modo nei miei confronti, ma gli ero talmente grata che esprimerlo a parole sarebbe stato impossibile. E la stretta che sentii al cuore quando i nostri sguardi si incontrarono mi comunicò che piano piano lo stesse conquistando.

«No, non devo, però voglio farlo» replicai sorridendogli, per farlo calmare e fargli capire che per quella volta non avevo bisogno di essere protetta. Quella volta avrei finalmente fatto io qualcosa per lui.

«Mi è successo qualcosa un po' di tempo fa, qualcosa di brutto» annunciai con gli occhi che già pizzicavano, mentre forzavo di tenere le immagini del passato il più lontano possibile dalla mia mente, altrimenti sarei crollata e non sarei riuscita ad aiutare Harry, che ora mi stava guardando attento come non mai. Non gli avevo mai rivelato niente di me e, anche se immaginavo che avesse intuito qualcosa per conto suo, questa era la prima volta che parlavo apertamente di quello che mi era successo. Tuttavia, non ero ancora pronta a rivelare tutto, specie con Louis presente, quindi avrei tirato fuori solo il necessario.

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