-Tra i corpi dei mangiamorte il suo non è stato trovato.- sussurrò una voce dolce, prima che la sua proprietaria le si sedesse accanto sfiorandole con dolcezza una spalla.

Luna, anch'essa reduce dalla perdita di Cho Chang e Blaise, tentò di rassicurarla.

-C'è speranza, Hermione. Anche all'ultimo momento, anche quando sembra tutto finito, fino a che uno ci crede, c'è sempre speranza.-

-Lo ucciderà suo padre, se non è già morto.-

Questa volta Hermione parlò, non parlava da quando Lucius le aveva detto quelle cose ed Harry era a stento riuscito a trattenerla dal saltargli addosso.

-I mangiamorte lo avranno già preso.- si aggiunse un'altra voce, quella calda e roca di Ronald, ora in piedi di fronte a loro.

Harry, che aveva assistito alla scena in assoluto silenzio, si sedette accanto ad Hermione e l'abbracciò. La strinse fra le sue braccia, al sicuro dalla crudeltà del mondo, meschino ed avido cospiratore. Non le disse che sarebbe andato tutto bene, perché no, probabilmente non sarebbe andata così. A volte si vive nell'illusione della realtà delle favole, dei lieti fine, dei vissero per sempre felici e contenti. Ma le favole sono invenzioni, la vita forse è solo un incubo, non un bel sogno.

-Gli Auror! Gli Auror sono arrivati!- urlò d'un tratto Neville, raggiungendoli.

I ragazzi, Hermione attaccata al braccio di Harry, raggiunsero il piazzale d'ingresso dietro i professori, con a seguito gli altri studenti.

Quello che si presentò davanti ai loro occhi, era uno spettacolo inquietante.

Decine di Auror trascinavano alcuni mangiamorte. Alcuni di essi neanche si reggevano in piedi, altri barcollavano, ma c'era anche qualcuno che riusciva a camminare. Nelle prime file, il trio non riconobbe nessuna faccia conisciuta.

Poi, accadde.

Perché si sa, le favole non esistono. Tuttavia, nella vita le cose possono anche andare bene. Non trovate sia troppo pessimistico associare i lieti fine alle favole? Io trovo sia così.

La vita non è un incubo, né un bel sogno, è un sogno e basta. Un sogno lucido che ci è permesso pilotare, immaginare è perseverare, lavorare sodo per i propri desideri.

E, come aveva detto Luna, anche all'ultimo momento, quando tutto sembra finito, c'è speranza. La speranza esiste in chi crede in lei, la speranza è ciò che da vita alla vita. Ed è proprio quando si smette di sperare, che accade il miracolo.

Nelle ultime file, spintonato avanti malamente da un Auror dalla carnagione scura, spiccava un ragazzo dalla testa bionda. Nessuno fece caso a lui.. nessuno, a parte Hermione.

La grifondoro mollò Harry e corse avanti, urtando studenti ed insenanti; rischiò d'inciampare a causa della ferita alla caviglia che si era procurata durante la battaglia; ma poi, finalmente, raggiunse laprofessoressa McGranitt.

Da lì la visuale era migliore, così potette accertarsene. Era lui.

-Draco!- urlò, senza neanche pensarci.

Non era certo cosa da Hermione Granger, agire d'istinto. Eppure, a volte anche il più razionale di tutti può permettersi di seguire il cuore. Perché si sa, per quanto ci ostiniamo ad ascoltare la mente, alla fine la cosa più giusta resta sempre seguire i propri sentimenti. Ed il cuore di Hermione le diceva di urlare gioia, di buttarsi in mezzo a quella folla di mangiamorte e raggiungerlo solo per baciarlo.

She.Where stories live. Discover now