CAPITOLO XIII

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ATTENZIONE.
La storia rispetta in massima parte la saga. Ci sono tuttavia dei piccoli particolari da me modificati o totalmente inventati. Ovviamente man mano che li incontreremo vi dirò quali sono. Come avrete notato, i poteri del Marchio Nero sono stati incrementati e modificati, dato che è stato riattivato; il tatuaggio ora risponde soltanto a colui che lo ha reso di nuovo attivo. Inoltre informo il lettore che ci saranno, nel corso della storia, incantesimi di mia invenzione. Quando ce ne saranno, troverete un asterisco.
Detto ciò, buona lettura.

***

"Il nostro dovere è quello di essere utili, non secondo i nostri desideri, ma secondo le nostre forze."
(Henri Frédéric Amiel)

Piccoli fiocchi di neve cominciavano a posarsi sul terreno circondante la scuola, biancheggiandone il paesaggio. Dalla finestra della sala comune serpeverde la vista era mozzafiato, dal lago ghiacciato alla neve che ricopriva il prato della scuola; per non parlare degl'alberi, che erano ormai nudi ed esposti al freddo della neve, dell'inverno. Draco li invidiava terribilmente, gl'alberi, loro potevano spogliarsi di tutte quelle foglie che avevano portato per tanto tempo, quei fardelli. Ma ora, ora potevano mostrarsi per quello che erano, potevano essere degl'alberi insomma. E lui... lui non poteva neanche permettersi un attimo per essere se stesso, non poteva mostrare il vero sé perché era destinato a portare i suoi pesi, le sue foglie, senza mai sbagliare, senza mai mostrare il vero Draco... ininterrottamente, per sempre. Erano passate due settimane da quando aveva saputo della sua missione e si era preso tutto il tempo per riflettere saltando numerose lezioni, aveva cercato ancora e ancora di lanciare con successo l'incantesimo "Passaporta", ma niente. Non dormiva da tempi immemori ormai e aveva seriamente bisogno di una mano, una mano che, ovviamente, non avrebbe mai chiesto a nessuno.

Quel Giovedì si era stranamente alzato con la voglia di mangiare qualcosa, bizzarro, dato che ultimamente stava sul serio diventando anoressico.

Come varcò la soglia della Sala Grande tutti si voltarono verso di lui e milioni di chiacchiericci si levarono dai vari tavoli, compreso quello degl'insegnanti. Chi gli gridava contro insulti incomprensibili, chi gli lanciava oggetti, chi piangeva e chi, come lei, lo fissava e basta. Hermione non poteva credere che lui centrasse qualcosa con tutto quello, lei sapeva che lui non sarebbe potuto ricadere in quella cerchia, che, questa volta, lui avrebbe scelto.

Draco dal canto suo non ci capiva più niente, era terrorizzato nonostante continuasse a camminare imperterrito e col suo solito fare superiore e distaccato. Raggiunto il tavolo della sua casata, l'accoglienza non fu diversa. Così si sedetta in un angolino tutto solo, presto raggiunto da Blaise che gli porse l'ultima edizione de "La Gazzetta del Profeta". Il re delle serpi prese distrattamente il gironale e cominciò a leggere, presto però la sua attenzione cadde su di un particolare articolo.


I MISTERI DELLA FAMIGLIA MALFOY
Trovato ieri sera da una coppia di giovani maghi il corpo di Narcissa Malfoy, nata Black.

La salma della strega era stata gettata in mare e, miracolosamente e per fortuna dell'intero mondo magico, è stata trovata da due maghi. I quali hanno immediatamente compreso che a colpire la donna era stato l'antema che uccide. Dopo numerosi esami al corpo tumefatto dai detriti e dalle alghe, i medimaghi sono risaliti all'identità del cadavere. Il ministero della magia ha subito preso la causa su di sè e il ministro della magia dichiarando che ne farà un'assoluta priorità, occupandosene personalmente; i migliori auror sono già sulle tracce di Lucius Malfoy, marito della signora Black ed ex mangiamorte. Il presunto colpevole era stato assolto questa estate da ogni colpa assieme al figlio Draco Malfoy.

She.Where stories live. Discover now