CHRIS

- Eccoci arrivati! - esclamai, felice. Allora quel posto esisteva veramente, pensai tra me e me, soddisfatto della buona riuscita del mio piano, almeno fino a quel momento.

Tyler smontò dall'auto un attimo dopo, lo vidi arricciare appena il naso e socchiudere gli occhi. Avevamo iniziato a bere molto presto quel pomeriggio, avevamo scoperto che entrambi ci sopportavamo di gran lunga di più quando i nostri sensi erano ottenebrati dall'alcohol, quindi una birra aveva tirato l'altra. – Che cazzo di posto è questo? -

- Un locale! Solo un locale alla moda, caro vicino sospettoso. - dissi cercando di mettere la parole al posto giusto. Ovviamente gli avevo appena rifilato una cazzata colossale, ma sapevo anche che quello era l'unico modo per poterlo attirare in un luogo del genere.

Santo Wes e le sue conoscenze strane, mi dissi, mentre mi aggrappavo al braccio di Tyler e lo costringevo ad incamminarsi insieme a me verso la fila di gente che accalcava l'entrata.

- Ne sei sicuro? - Tyler si guardava intorno confusamente, presto avrebbe notato il tipo in minigonna e autoreggenti che ci stava accanto ed io non potevo permetterlo, non prima di averlo condotto lì dentro con l'inganno almeno, così mi aggrappai a lui facendolo ruotare di quaranta gradi dall'altra parte – ma che cazzo ti prende? -

- Guarda il cielo ... guarda quante stelle ... - dissi con una punta di romanticismo che lo sconvolse.

- Che cazzo dici, siamo a Los Angeles, con tutte queste luci non si vede un cazzo, Wayright. - commentò lui, confuso.

- Guarda meglio! -

Tyler mi stava assecondando, sollevò appena il viso ed io rimasi immobile, a contemplare la perfezione di ogni suo tratto come se l'avessi visto per la prima volta soltanto in quell'istante. Era bello, di una bellezza che mi lasciava senza fiato, avrei voluto trascorrere l'eternità a fissarlo, sapevo che non mi sarei mai stancato di farlo. Ne ero praticamente ossessionato ormai.

- Sarà ... io continuo a non vedere niente. - era stranito – senti, come hai detto che si chiama questo locale? C'è qualcosa di strano ... -

- Ma no, è la tua impressione, sei stanco, hai dormito poco. Su, vieni. - dissi, trascinandomelo dietro per farlo avanzare più velocemente verso i buttafuori all'entrata.

Fu soltanto un attimo, Tyler si voltò come un fulmine, fece un balzo in avanti mentre i suoi occhi incontravano quelli ammiccanti di un ragazzo biondo, truccato di tutto punto – Mi hai toccato il culo!!! Porca puttana, ma che cazzo ... - era incredulo mentre l'altro sorrideva appena e avanzava verso di noi, ammaliante.

- Ciao carino ... - poi diede una gomitata all'amico – hai visto che avevo ragione? Non ha soltanto un bel culo, è proprio bello tutto. -

Tyler rimase pietrificato, le labbra dischiuse e l'aria di uno che era appena stato travolto da un treno ... non lo avevo mai visto rimanerci tanto di merda prima. Mi ripresi anch'io e soffocando le risate agii precedendo tutti quanti, gli afferrai le mani con forza mani e velocemente lo spinsi in avanti, cercando di smuoverlo da quella posa da mastino che aveva assunto. Maschio Alpha, ecco cosa emanava ogni suo poro.

- Wayright, dove cazzo mi hai portato? Giuro che stavolta ti lascio sulla sedia a rotelle! E tu!!!! Tu non ridere, porca puttana! Con te non è finita, hai capito? Brutto frocio del cazzo!!!! Ti prendo! Ti troverò, hai capito?? Ti spacco il culo!!! - gli puntò un dito contro, fomentato ulteriormente dalle risate dei due tipi.

- Lo spero proprio, bel fusto. Ci si becca dentro, eh? -

L'ultima scena che vidi prima di venir risucchiato dal caos più totale di quel luogo fu il sorriso soddisfatto sulle labbra del biondo. Poi Tyler mi fu letteralmente addosso, mi strinse forte le spalle, stava urlando di brutto, ma la musica era così forte da impedirmi di sentire le sue minacce di morte. Il fumo ci avvolse, per forza di cose ci ritrovammo ad avanzare all'interno sempre più velocemente mentre gente di ogni tipo ci passava accanto.

The WayrightWhere stories live. Discover now