capitolo 68

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KEVIN


Ero comodamente sdraiato sul divano con l'intento di guardare il film che Celine mi aveva supplicato di vedere con lei. Francamente non avevo neppure idea di cosa trattasse, fissavo le immagini susseguirsi, gli attori muovere le labbra, ma non li stavo ascoltando, non prestavo la benché minima attenzione a quello che stavano facendo. La mia mente era pericolosamente impegnata, era satura di ricordi che lentamente ed incessantemente venivano a galla.

Risvegliarmi il giorno dopo il falò era stato orribile, un forte mal di testa era tutto ciò che sentii inizialmente, ma c'era anche un piacevole calore, una sensazione confortevole. Avevo aperto gli occhi e mi ero ritrovato Wes stretto al petto ancora immerso nel sonno, con le braccia che mi cingevano la vita. Dopo qualche istante capii che c'erano altre braccia ed altro calore, mi guardai intorno e dietro le mie spalle c'era Wayne. Stava dormendo anche lui con il petto contro la mia schiena e le braccia lungo le mie spalle, il ricordo della sera precedente tornò in un istante ed io mi ritrovai a sollevarmi a sedere urlando.

- Porca puttana! – esclamai prendendomi la testa fra le mani e rassicurandomi nella mia mente che non c'era stato altro che non ricordassi.

I due al suono delle mie urla si svegliarono. Wes si stiracchio brevemente come un gatto sazio di sonno, Wayne mi guardò terrorizzato, avevamo le stesse paure.

- Devo ... avervi confusi nel buio – disse per giustificare quella posa.

- Cristo, lo spero – sbottai – porca puttana! –

- Ma di che vi lamentate? – mormorò Wes ora infastidito – che mal di testa ... come fate ad essere tanto energici? –

- Spero tu ti sia divertito! – gli dissi irritato – sappi che non mi farò incastrare in altri giochetti del genere! Tanto per essere chiari. –

- E perché no? – buttò lì Wayne con espressione pensierosa – è stato parecchio eccitante ... i miei complimenti,inglese, non ti facevo tanto spigliato – rise – io se siete d'accordo non ho niente in contrario –

Wes rideva, per quanto mi riguardò fuggii da quella tenda per ritrovare un po' di sanità mentale.

A salvarmi dai ricordi assurdi di quella serata fu Celine che mi chiamò all'attenzione, mi stava parlando e sorridendo così mi sforzai di riportare la mia mente al presente.

- Lo so che questo genere di film ti annoiano – disse – ma grazie per averlo visto con me ... hai sempre tanta pazienza. –

Io le sorrisi – ma che dici Celine ... non mi pesa affatto. –

Poi lei si sdraiò meglio su di me e mi diede un lungo bacio, appassionato e vorace, io risposi tempestivamente ma niente era ormai come prima. Mentre sentivo quelle labbra sulle mie mi ricordavo solo la sensazione della bocca di Wes, del suo sapore e di tutte quelle volte che l'avevo baciato. Mi sentivo un verme per questo e non vedevo l'ora di poter dire la verità a Celine, per liberarla da quella che ormai era una storia sterile. Avevo pensato di farlo al nostro rientro a casa, non volevo che fosse di dominio pubblico, le avrei parlato in privato con tranquillità. Volevo renderlo il meno doloroso possibile anche se sapevo che sarebbe stato devastante comunque, lo era stato persino per me ammettere a me stesso quello che provavo.

- Vado ad aiutare Debby con i compiti ... gliel'ho promesso - disse con un sorrisetto accondiscendente - a dopo, tesoro. -

Sospirai e pregai che anche il resto sarebbe andato come speravo, pregai che nonostante questo testa a testa instancabile tra me e Wayne, nonostante non avessimo alcun punto in comune, Wes riuscisse a decidere tra noi due. Pregai che lui scegliesse me, nonostante la distanza, nonostante il carattere o le differenze. Chiusi gli occhi per un momento e mi passai una mano sulla fronte, consapevole che il mal di testa non se ne sarebbe andato presto. Quando li riaprì trovai Wes di fronte a me, in piedi, stava sorridendo e io ricambiai istintivamente.

- Dov'è la bella? – chiese.

- In camera con Debby ... -

- Sai che mi ha chiamato Wayne ... voleva vedermi oggi ... ma ...- trattenne una risata – mi ha anche chiesto di salutarti calorosamente ... lo hai davvero impressionato –

Scossi la testa – non immischiatemi nei vostri giochini perversi ... sai benissimo che non sono un tipo così ... - gli ricordai – avevo bevuto parecchio e tu hai sfruttato l'occasione –

Si sfiorò le labbra con le dita – forse è vero ... ma direi che non è stato poi così male ...-

- Sono d'accordo ... ma lo sai che sono un tipo possessivo – mi sporsi leggermente a sfiorargli un braccio – quindi voglio comunque una risposta da parte tua ... non credere che questo simpatico intermezzo ti sottragga da una vera scelta ... -

Si morse il labbro inferiore, dedicandomi uno di quei sguardi ardenti che sempre più spesso ci trovavamo a condividere - sei davvero diventato audace ... mi chiedo come farai a far quadrare i conti ... voglio dire ... come la metterai con tutto il resto? –

- Intendi la distanza? –

Quello annuì – sono uno che vuole attenzioni ...e tu sei dannatamente geloso ... credi onestamente che sopravvivremmo se tu vivessi in Inghilterra e io in America? –

- No – dissi secco – probabilmente non farei altro che pesare a te e al fatto di non poterti vedere e questo mi manderebbe al manicomio – ammisi – ecco perché pensavo di trasferirmi –

Quelle parole lo sconvolsero – trasferirti? –

- A fine settembre mi laureo – lo informai – romperò il fidanzamento con Celine appena tornato a casa ... quindi non c'è niente che mi trattenga ancora lì ... pensavo di trasferirmi vicino la tua università, cercare lavoro, magari posso fare richiesta per il dottorato di ricerca ... -

- Ma ... - era davvero stranito da tanta sicurezza – insomma tu odi l'America! Perché trasferirti in un posto che detesti –

- Perché ha l'unica cosa che voglio ... - risposi tranquillamente – non è un problema se posso stare con te ... e poi tu devi finire prima i tuoi studi, potremmo andare in Inghilterra per le vacanze ... forse potrebbe addirittura piacerti ... -

Lo sguardo di Wes era davvero perso adesso, non sapevo dire in che modo ma mi guardava come se mi vedesse per la prima volta.

- La sto già rivalutando ... - mormorò.

- Ricordati che lo farò comunque Wes ... rompere con lei ... sta solo a te decidere se mi vuoi al tuo fianco ... francamente non faccio che pregare che tu mi scelga -

Ad un tratto un rumore alla porta ci annunciò il rientro di Celine che ci dedicò un sorriso.

- Tutto bene? – chiese incerta - Debby ha già finito. Quel piccolo genietto fa tutto da sola. -

- Bene – risposi io, lievemente in imbarazzo - va tutto bene.

Wes lasciò la stanza in silenzio, forse leggermente turbato dalle mie parole, forse avrebbe voluto continuare quella discussione ma ero certo ci sarebbe stato modo di farlo. Io stesso volevo affrontarla, perché non sapevo cosa esattamente lui pensasse di me o di quella strana situazione, di quell'alchimia e desiderio. Per me non c'era solo questo, me n'ero accorto quando avevo capito di essere pronto a mollare tutto per lui, non era solo sesso o un puro fattore estetico. Io mi ero innamorato, adoravo ogni aspetto di lui anche quelli che mi facevano saltare i nervi e morivo dalla voglia di dimostrarglielo a tutti i costi, morivo dalla voglia di dirglielo finalmente.




WES


Ancora una volta ci ritrovavamo al Celtic Druids, l'intera cuginanza riunita per svuotare qualche pinta di birra in compagnia. L'atmosfera non era dei migliori, soprattutto per la presenza poco gradita di Celine ed una sua amica che continuava a puntarmi in modo palese. Kevin, d'altro canto, sembrava perfino più incazzato del sottoscritto, non doveva vedere di buon occhio le moine che quella tipa era disposta a fare, pur di attirare la mia attenzione. Peccato che nessuno avesse considerato il quarto elemento di quel gruppo male assortito, Wayne mi lanciava occhiatine provocanti dal soppalco in fondo alla sala, dove stava suonando con la sua band.

- Sei super puntato, cugino ... - sussurrò Chris al mio orecchio – qualche volta devi svelarmi uno dei tuoi segreti. -
Ero compiaciuto, ma anche preoccupato. Troppe attenzioni pericolose addosso non andavano affatto bene. Sapevo che Kevin non avrebbe voluto ripetere il nostro simpatico menage a trois dell'altra sera, così alla fine dovevo davvero decidere che diavolo fare di me e di loro.

- Beh, sta zitto. Sbaglio o anche tu sei abbastanza impegnato? Da dove venivi fuori l'altra mattina in spiaggia? Ti sei praticamente dileguato ad una certa! - commentai rivolgendomi a Chris che si nascose dietro il suo boccale di birra.

- Andiamo, cugino! Eri così ubriaco che la sbronza ti è passata soltanto due ore fa, vorresti davvero farmi credere che tu ti sia reso conto di qualcosa che non fossero uomini muscolosi e corpi nudi? - lo vidi ridere e non potei fare a meno di seguirlo, in effetti ci stavo già dando dentro di nuovo con la birra.

- Ok, lo ammetto. Me lo ha detto Seth ... lui è la vedetta, gli occhi della verità, lo sai – ed anche quello che rimorchiava con una certa remore – allora? Chi è questo cattivone che ti ha distolto dalle danze e dalle bevute? -

Chris scosse la testa misteriosamente – Ti piacerebbe saperlo, eh? -

Sì, cominciavo davvero ad essere curioso – e dai, fa il bravo e condividi i tuoi segreti con me, in nome della cuginanza che ci lega! Non è quello di prima, vero? Il tipo delle ripetizioni – vidi mio cugino ruotare gli occhi al cielo, no ... evidentemente non doveva avere dei bei ricordi al riguardo.

- Wes, sono informazioni top secret queste. Altro che Area 51 o protocolli governativi! - non avrebbe mollato, sapeva essere molto, molto testardo quando voleva – mio Dio, ho le allucinazioni, Wes! - disse improvvisamente, portandosi le mani agli occhi per un attimo.

- Eh? Ma che ti prende? -

- Vedi anche tu quello che sto vedendo io? Seth che ... Seth che interagisce con un altro essere umano di sesso maschile! Oh ... porca puttana, sta sorridendo! - Chris era allibito, voltai anch'io il mio sguardo verso il bancone dove vi trovai l'inarrestabile Dominik tutto intento a parlare con l'altro. Sembravano sereni mentre mio cugino osservava qualcosa sullo schermo del cellulare del moro.

- Sì, credo si frequentino ... - dissi con una punta di soddisfazione nella voce. Porca puttana, non credevo neanche minimamente che Seth avesse dimenticato Koll, non ancora almeno, ma quelli sì che erano passi da giganti ...

- Cosa? Ma ... ma da quanto? E io dov'ero mentre succedeva? - chiese Chris con la mascella che toccava terra.

- Probabilmente eri troppo preso a farti il tuo nuovo ragazzo misterioso - dissi maliziosamente, beccandomi un'occhiata incredula da parte dell'altro – deve essere molto bravo per averti fatto dimenticare di avere un fratello ... -

- Lo è ... ma tralasciando questo, non è né il luogo né il momento adatto di parlarne, anche perché poi dovrei andare in bagno e ti risparmierò i dettagli , emh ... ma allora lo conosci? Chi è? E Koll? -

- L'ho visto una settimana fa, ero insieme a Seth e questo tipo ci è venuto incontro, era incazzatissimo! Credeva che io fossi Koll ed è stato esilarante! - ricordai, non riuscendo a smettere di ridere di fronte al viso ancora sconvolto di Chris – non so molto di questo Dominik, ma ad una prima occhiata sembra una brava persona. Per sopportare uno come Seth deve esserlo ... -

- Forse lo santificheranno alla fine ... Dominik il Martire. - scherzò l'altro – ma Koll? -

- Non ne ho idea ... non credo si sia fatto sentire, è svanito nel nulla. -

Vidi Chris rabbrividire visibilmente – Sono stato un fratello di merda, porca puttana. Sono felice che tu sia stato qui, Wes ... sto trascorrendo un periodo incasinato in modo assurdo, non mi sono reso conto praticamente di nulla ... -

- A che servono i cugini? - gli feci l'occhiolino e tornai alla mia birra. Lanciai un'occhiata agli altri, Matt stava chiacchierando con Kevin mentre Celine e l'amica si stavano mettendo in piedi, improvvisamente euforiche.

- Noo!! Questa è bellissima! Dobbiamo ballarla! - vidi Celine aggrapparsi al braccio di Kevin che, confuso, venne trascinato in piedi e con forza spinto verso la piccola di folla accalcata intorno alla console. Mio Dio, si poteva essere tanto zerbini, pensai?

- Ehi, Wes ... non è che ti va di ballare? - mi chiese tutto ad un tratto l'altra tipa, di cui non riuscivo neanche a ricordare il nome.
Stavo per rifiutare con la massima gentilezza di cui disponevo quando mi sentii spingere da dietro, Chris sghignazzava mentre la ragazza ne approfittava per trascinarmi via, certa che il mio fosse stato un sì. Gli lanciai un'ultima occhiata truce – Sei morto! - sibilai guardandolo spassarsela alle mie spalle, seguito a ruota da quel coglione di Matt.

- Sono proprio una bellissima coppia, eh? - iniziò quella appiccicandosi a me disperatamente.

- Chi? -

- Come chi? Kevin e Celine! Sono da sogno! Praticamente perfetti! - poi lanciò un'occhiata sognante verso la loro direzione.
Come no, una coppia perfetta. Peccato che lui se la faccia con me a fine serata, avrei voluto dirle, cosa che alla fine tenni strettamente per me. Mi mossi spinto dalla sua euforia, in realtà ogni mio passo mi portava ogni istante più vicino a quei due, fino a quando non riuscii a raggiungere le spalle di Kevin e, quasi casualmente, mi ci strusciai contro, facendolo sobbalzare appena dalla sorpresa.

Ci fu uno scambio di sguardi veloce ma molto intenso. Avevo voglia di lui, e la voce bassa e sensuale di Wayne che cantava in sottofondo non aiutava affatto.

- Emh, scusami ... credo di aver bevuto troppo, vado un attimo alla toilette, ti dispiace? - non aspettai neanche una risposta, sfuggii dalla sua presa e mi diressi a passi veloci verso il bagno, dove ero certo che Kevin mi avrebbe raggiunto non appena fosse riuscito a liberarsi della sua, di piattola. Entrai in uno dei cubicoli ed attesi ... forse per un minuto, magari cinque, ero eccitato, talmente tanto da non riuscire più a controllare il passare del tempo. Non vedo l'ora di avere Kevin tra le mani.
E così fu, passi veloci e nervosi, poi lo vidi entrare in bagno, non gli diedi il tempo di fiatare, lo trascinai subito nel cubicolo più lontano spingendolo contro il marmo freddo del bagno.

- W-wes ... sei un pazzo! - il suo tono era eccitato, bloccai le sue labbra tra le mie, baciandolo con foga mentre spingendo il mio corpo contro il suo bacino.

- Non dirmi che l'hai scoperto soltanto adesso ... - dissi in un sussurro prima di cadere sulle ginocchia e strusciare il mio viso sul tessuto rigonfio dei suoi pantaloni. Kevin sobbalzò, il suo viso era eccitato da morire, le guance rosse ed il respiro pesante mentre lo liberavo in fretta da quella costrizione insopportabile, rivelando un paio di boxer scuri e particolarmente eleganti.
- Wow, ci siamo messi in tiro per la cuginetta allora ... - dissi con una punta di cattiveria.

Kevin rise – se c'è qualcuno che devo conquistare quello sei tu, Wes ... non lo hai ancora capito? - le sue mani mi accarezzavano i capelli, sentivo il peso del suo sguardo sul mio viso ... aveva voglia, una voglia atroce – e poi direi che non sono l'unico ad avere un appuntamento stasera. Jennifer ti sta piantata addosso peggio di una cozza, scommetto che vorrebbe entrarci eccome nelle tue mutande. -

- E magari glielo lascerò fare ... - lo provocai, guadagnandomi uno sguardo fulminante che mi fece eccitare anche di più di prima. Era troppo, lo liberai in fretta dai boxer avvicinandomi poi alla sua erezione terribilmente gonfia e pulsante. Iniziai a stuzzicarlo, inizialmente con delle piccole leccate, fino a quando non lo presi tutto in bocca, succhiandolo con una voracità senza limiti.

- O-oddio W-Wes ... - Kevin cedette, si piegò appoggiandosi contro la porta mentre continuavo a succhiare senza sosta, incentivato ulteriormente dai suoi gemiti mal trattenuti. Era una visione davvero erotica quella, Kevin perso nel piacere, con il viso imporporato dall'eccitazione e la bocca appena dischiusa e gonfia per i baci aggressivi di pochi istanti prima.
- W-wes, ti prego, fermati ... non voglio venire c-così ... non voglio – e invece sì, volevo sentirlo. Volevo assaggiarlo totalmente, volevo che Kevin fosse mio sotto ogni punto di vista, volevo dargli ciò che Celine non gli avrebbe mai dato. Con un ultimo urlo venne nella mia bocca mentre le sue gambe cedevano e ci ritrovavamo a terra, nell'angusto bagno del Celtic Druids. Io sporco di Kevin, lui così sconvolto da non capire nulla. Mi ripulii le labbra leccandole, sotto il suo sguardo eccitato.

- P-Perché? Io volevo ... -

- Non abbiamo tempo, Kev - lo interruppi, lasciandomi stringere tra le sue braccia – quelle due ci aspettano ... - sapeva che avevo ragione. Ci rialzammo da lì, le sue mani continuavano a cercare le mie, sapevo che non era mai abbastanza il tempo che passavamo insieme.

- Stanotte lascia la porta aperta ... verrò a trovarti appena posso. - mi sussurrò all'orecchio prima di bloccarmi il volto tra le mani e baciarmi con passione. Lo lasciai fare, mi persi in quel bacio per qualche altro minuto ancora, ma non volevo che la situazione si surriscaldasse troppo lì sotto, così alla fine dovetti retrocedere e farlo passare. Lo vidi lasciare il bagno, dopo essersi dato una sistemata sommaria davanti allo specchio.

Era un casino ... che cosa succede quando non si vorrebbe più ferire nessuno? Cosa succede quando il proprio rivale ha perso ancor prima di partecipare? Ecco cosa provavo nei confronti di Celine ormai. Lei non poteva competere con me, perché nonostante conoscessi Kevin da appena due mesi ero certo di aver compreso molte più cose di lui di quanto avesse mai potuto comprenderne lei in una vita intera. Non volevo ferirla, non più ... anzi a dire il vero iniziavo a provare quasi una sorta di compassione per lei e ciò che le stavamo facendo. Inganni, bugie, sesso in bagno quando lei si trovava soltanto a qualche metro da noi, per non parlare della notte in spiaggia ...
Ma come potevo tornare indietro?
Come si possono rinnegare certi sentimenti?
Non potevo.
A meno che non avessi scelto Wayne ... in quel caso ... in quel caso cosa? Kevin la lascerebbe comunque ... ma quanto meno non sarei più io la causa principale, mi suggerii una vocina dentro di me.
Mi ritrovai ad appoggiare il capo contro il marmo freddo del muro.
Ancora una volta avevo bisogno di trovare una via illuminata in quel desolante premere di tenebre.

Finalmente uscii da lì, i ragazzi stavano ancora ballando. Celine era sorridente, le sue braccia poggiate sulle spalle di Kev mentre cantavano insieme. Ero davvero quel genere di persona? Tre settimane prima non mi ero fatto problemi a sputtanare Amanda davanti all'intera famiglia. Ero incazzato e volevo che tutti sapessero il dolore che mia madre aveva provato e si era portata dentro per anni e anni. Ma alla fine mi ero reso conto che noi Wayright eravamo fatti per incasinarci la vita, anche Celine lo stava facendo, pur senza accorgersene. Eravamo poi così diversi allora?

- Un penny per i tuoi pensieri! -

Wayne mi sorrise, aveva la custodia con la sua chitarra tra le mani ed il viso sudato.

- Hai già finito? -

- Sì, siamo parecchi oggi. Abbiamo venti minuti a testa ... tu? Tutto bene? Hai una faccia ... -

La faccia di uno smarrito, temevo – Sì, io ... non so, Wayne. E' un casino. Sono davvero confuso. -

- Lo so e questo mi fa paura. So che stai avendo una sorta di crisi di coscienza ... - lo guardai, stupito – ma non devi temere, a volte cambiare è necessario. -

Annuii, aveva ragione e lo sapevo. Crescere significava maturare e maturare ti portava ad un cambiamento, volente o nolente, del tuo modo di pensare ed affrontare le cose.

- Che fai vieni a casa mia? Devo solo mettere un po' di roba sul furgone e poi sono libero ... - Wayne era in attesa di una risposta.

- Va bene, ti aspetterò fuori. -

Decisi che avrei lasciato stare quei due in pace, almeno per quella sera. Avrei dato a mia cugina gli ultimi momenti di felicità prima della tempesta, poi ... poi niente dipendeva più da me.

NOTE DELLE AUTRICI: Salve a tutti voi! ^^ tra un impegno e l'altro siamo riuscite ad aggiornare anche stavolta! Ci siamo rese conto di quanto sia importante il Celtic Druids per questa storia. E' un po' il punto di riferimento di tutti, quindi volevamo mostrarvi com'è che immaginiamo più o meno il famoso locale!
La situazione sembra serena sul fronte Wayright, nonostante Wes stia attraversando un momento di crescita e confusione. I suoi pensieri riguardo Celine stanno cambiando ... cosa credete che succederà a questo punto?
Vi preannunciamo che nei prossimi capitoli ci saranno delle new entry (ed alcune non tanto new) mooolto moolto interessanti!
Speriamo di sentirvi numerosi :)
Grazie di tutto come sempre!
A presto!


- BLACKSTEEL - 

The WayrightWhere stories live. Discover now