-Cronache del Campo Mezzosangue- RICCI ROSSO FUOCO

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  "Ed ecco una nuova diretta dal Bunker Nove!" gridò correndo intorno ad un tavolo un ragazzino di circa tredici anni, coi capelli ricciuti e vari cerotti in viso. Teneva in mano un grosso martello e ora lo stava usando come un microfono.

  "Se magari ci aiutassi con le nuove armi invece che giocare alla Efesto Tv... beh, ci faresti un grande favore, Harley!" lo rimproverò scherzosa una delle sorellastre, legandosi i lunghi ricci rosso fuoco e mettendo così in risalto le sue lentiggini.

  Il nome della ragazza era Charlotte, oppure Charlie, come era abituata a farsi chiamare. Era di origini irlandesi da parte di madre, che era una scienziata che lavorava all'Università di Ingegneria Meccanica. In pratica, sua madre faceva parte del team di studiosi che stavano progettando un nuovo prototipo di robot con la capacità di imitare le espressioni facciali umane.

  Harley mise giù il martello, per poi riprenderlo in mano subito dopo per piantare dei grossi chiodi.

  "Bene, ragazzi: a che punto sono le nuove spade?" chiese Jake Mason, entrando nell'officina.

  Un ragazzo, Christopher, si alzò in piedi, agitando la sua chiave inglese. "Si... io, Shane ed Elena abbiamo forgiato circa una decina di nuove armi di bronzo celeste a testa, tra spade, asce e coltelli!" disse il ragazzo.

  Subito dopo, si alzò in piedi una ragazzina dalla pelle color cioccolato, mostrando alcune lame.

  "Ottimo lavoro, Backendorf!" esclamò Jake, scompigliandole i capelli.

  "Invece... tu e Harley che mi dite?" chiese il ragazzo a Charlie.

  "Beh... abbiamo finalmente trovato il modello perfetto per il nuovo arco di precisione... vero Harley?"

  Il ragazzino annuì distrattamente, mentre avvitava un bullone su quello che sembrava essere... sì, un piccolo toro meccanico a molla.

  Girò la chiavetta, lo appoggiò a terra e quello iniziò a girovagare da solo per la stanza.

  "Beh... almeno quei vanitosi figli di Apollo non ci romperanno più le scatole..." commento Jake Mason.

  "Sarei proprio curiosa di sapere cosa direbbero le Cacciatrici se scoprissero il nuovo arco inventato da Charlotte..." disse Shane, l'unico dei suoi fratelli a chiamarla col nome intero.

  "A maggior ragione se sapessero che non è stato un ragazzo a progettarlo... ne vorrebbero assolutamente una ventina in tronco!" commentò Elena.

  Harley si finse offeso e poi tornò a giocherellare col robottino.

  "A proposito di ragazze... dov'è Nyssa?" chiese Jake.

  "Malcolm." rispose semplicemente Charlie.

  "Ah okay... e Leo?"

  "Calypso." rispose invece Elena.

  "Mh okay..." disse Mason.

  "Beh... speriamo che almeno Leo usi il suo martellon-"

  "SHANE!" lo interruppero tutti, mentre Christopher tappava le orecchie ad Harley.

  "Ho tredici anni, guarda che le so già da molto queste cose!" disse il ragazzino con una smorfia, scostandosi. Tutti scoppiarono a ridere.

  Bussarono alla porta. "E adesso chi è?" chiese Harley scocciato, andando ad aprire.

  "Ciao ragazzi!" fece una ragazza in costume da bagno, coi capelli biondo scuro, le sopracciglia arcuate e il sorriso scaltro. Chiaramente una figlia di Hermes.

  "Ciao, Leslie! Che ci fai qui?" le chiese Charlie.

  "Come, non ricordi?" chiese la ragazza bionda.

  "E' vero!" disse la riccia, battendosi una mano sporca d'olio sulla fronte, lasciandoci l'impronta delle dita. "Ti avevo promesso che saremmo andate insieme a nuotare... però non so se ce la faccio, ho un progetto da terminare..."

  A quelle parole, Leslie fece un'espressione contrariata.

  "Sapete una cosa, ragazzi?" fece Jake.

  Tutti si girarono verso di lui.

  "Un pomeriggio di riposo ce lo meritiamo tutti! Al diavolo le nuove armi, per oggi! Tutti a nuotare!"

  I ragazzi della Cabina di Efesto e... Leslie, acclamarono di gioia, mentre Shane e Christopher sollevarono in aria Jake, portandolo fuori dall'officina.

  Uscirono anche gli altri.

  "Charlotte, chiudi tu!" le urlò Shane.

Charlie appoggiò la mano sulla parete del Bunker "Ce lo meritavamo proprio un giorno di vacanza!" sospirò, raggiungendo poi suoi fratelli.




  BHE! Nessuno mi dice "BENTORNATA!" ??? Okay, me lo dico da sola. Da quanto era che non mi faceva sentire materialmente qui su Wattpad? Mh... circa dall'estate scorsa, me in effetti è davvero complicato riuscire a conciliare la scrittura per hobbie allo studio  per poter avere una dignitosa media dell'8 a fine anno... in ogni caso, sono veramente contenta  di essere tornata qui per postare,

  Insomma, che dire... parliamone un po', di questa Charlie... GIURO che il riferimento a Charles Backendorf è stato totalmente casuale, in seguito alla scelta del nome Charlotte e poi all'abbreviazione molto meno femminile. Anzi, devo essere sincera: mi sono accorta del nome soltanto adesso mentre correggevo prima di postare qui... ma ho deciso nonostante tutto di non cambiare il nome e di lasciarlo, anche per non rovinare il personaggio, oltre che per non rovinare questa strana coincidenza. 

  In ogni caso, Charlie, insieme alle gemelle figlie di Afrodite della scorsa one-shot postata,  sono due personaggi che circa un annetto fa sono venute a trovarmi nel mio cervello durante la fase rem del sonno... insomma, le ho sognate, così a caso,  senza una ragione specifica. Le ho sognate al Campo Mezzosangue, in cui ero presente anche io ahaha e una volta svegliata ho deciso di scrivere su di loro, inventandomi una storia tutta per loro. Quindi eccomi qui, a scrivere su personaggi inventati e a inventarmi totalmente l'identità di quelli che nella saga vengono solo vagamente accennati. 

  Comunque, per ora credo  di aver finito, Prometto  di non sparire ahahah

SHORT STORIES || Raccolta Di Storie BreviWhere stories live. Discover now