La sua migliore amica

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Come ogni sabato dovevo andare a casa di Thomas per fare la nostra solita maratona di film. Quella sera volevo vedere Love Actually anche se sapevo che Thomas non l'avrebbe mai accettato. Non gli piaceva quando guardavamo il lui del passato. Misi una felpa e dei pantaloni e sentii vibrare il cellulare in una tasca. Lo accessi e subito la nostra foto abbracciati comparve sul mio schermo. Provavo qualcosa per lui da molto tempo ormai, ma non avevo mai avuto l'occassione di dirglielo. Lui aveva la sua ragazza ed io non volevo rovinare il loro rapporto. Guardi le notifiche e vidi un messaggi di Thomas. Lo aprì e rimasi agghiacciata da quello che vidi. Lessi più volte il messaggio che diceva "Hey Y/N, oggi non possiamo fare la nostra serata... ti dispiacerebbe rimandarla?" Non l'avevamo mai fatto, non avevamo mai rimandato il nostro sabato delle maratone, trovava sempre un modo per uscire dai suoi impegni e per fare la serata! Velocemente digitai sui tasti del telefono, forse non avrei dovuto mandargli quei messaggi, forse avrei dovuto solo ignorare il messaggio e fare la maratona per conto mio ma così non feci.

"E sentiamo, con chi sei?"

"Ehm....io...."

"Sei con lei vero?"

"Sì...."

"Bene, diveriti."

"Y/N, aspetta io.."

Spensi il telefono in fretta e non lo accessi più, non volevo leggere le sue spiegazioni, volevo soltanto piangere. Per lui ero sempre stata al primo posto in tutto ed ora ero finita all'ultimo, tra il lavoro e la sua ragazza non trovava mai del tempo per me... non sopportavo più quella situazione. Guardai il disco di Love Actually che ancora tenevo stretto in mano e lo misi nel mio DVD PLAYER facendolo partire. Passai una mezz'ora a guardare il film e ogni tanto mi capitava di girarmi per parlare con Thomas scorgendo solo il vuoto accanto a me. Ogni volta la rabbia si riaccendeva in me e la voglia di urlarli contro i miei sentimenti davanti a tutti saliva, solo per farlo lasciare con la sua ragazza e farlo passare del tempo con me. Ma ogni volta mi stupivo dei miei pensieri, come potevo pensare queste cose? A circa metà film il rumore del campanello mi ridestò, svogliatamente mi alzai e andai alla porta aprendola. Davanti a me c'era Thomas con le mani in tasca e un sorriso. Rimasi sulla porta e incrociai le braccia guardandolo.

-Cosa vuoi Sangster?- chiesi, una volta quando ancora non eravamo amici lo chiamavo così e a lui non era mai piaciuto il fatto che lo chiamassi per cognome, lo distanziavo usando il suo cognome al posto del suo nome, vidi il suo sguardo incupirsi e il sorriso sparire dal suo fantastico volto.

-Non chiamarmi così...- brontolò avvicinandosi. Misi una mano in avanti e lo feci indietreggiare.

-Si può sapere che ti ho fatto?- sbottò irritato.

-Oh vediamo Thomas, non hai più tempo per me e questo mi da fastidio ok? Con la tua ragazza e il tuo lavoro io vengo all'ultimo posto e lo capiscò, sono la tua migliore amica e il lavoro e la tua fidanzatina vengono prima di me ma vorrei che almeno ogni tanto tu trovassi del tempo per me....- spiegai mentre le lacrime mi rigavano il volto.

-H..hai ragione, sei la mia migliore amica e dovrei passare più tempo con te...- non so se ciò che mi fece soffirre di più fu' il fatto che fosse vero che fossi solo la sua migliore amica o che lui l'avesse detto come se fosse una cosa naturale. Lo feci entrare in casa e lui si sedette sul divano guardando il televisore.

-Posso sapere perché continui a guardare questo film?- mi chiese indicando il televisore.

-Perchè ci sei tu.- risposi senza pensarci mentre mi sedevo accanto a lui, poi ripensai alle mie parole e mi girai balbettando. -No... ehm.. non intendevo dire... oh insomma, è perché sei così piccolo e così dolce....- menti ma lui dovette accorgersene perché con un sorriso canzonatorio canticchio -Stai mentendo... dimmi la verità sono il tuo migliore amico!- 

-Esatto solo un amico Thomas!- sbottai senza rendermene conto, e di nuovo rischiavo di manifestare i miei sentimenti, che mi prendeva quella sera, non riuscivo a stare zitta... Lui mi guardò confuso e esitante chiese -Cosa vuol dire Y/N?- 

Respirai cercando di trattenere le lacrime mentre davanti a me passavano le immagini di lui e della sua ragazza, non potevo dirglielo... non potevo farlo... mi girai e con ancora gli occhi arrossati gli indicai la porta. 

-E ora che te ne vada.- ordinai. Lui si alzò e si avvicinò a me prendendomi il viso tra le mani e asciugando le lacrime che avevano cominciato ad uscire. 

-Che ti succede Y/N?- chiese dolcemente guardandomi negli occhi.

-Io.. io ho paura di dirtelo Thomas..- sussurrai.

-Anch'io avevo paura di dirti una cosa una volta... e me ne sono pentito.... non sai quanto...- rispose lui facendo un sorriso triste. 

-Cosa non mi hai chiesto una volta?- chiesi titubante.

-Che.... - sospirò e cercando di mantenere la calma continuò.- Ricordi quando al terzo anno delle superiori venni a scuola con un mazzo di rose....?- chiese. Annui ripensando a quell'anno, aevo tanto desiderato quelle rose, e avevo tanto voluto che lui le avesse date a me.

-Ecco quelle rose erano per te. Volevo dartele solo che quando ti ho visto ridere con Dylan pensavo che... insomma... lui ti piacesse e non volevo intromettermi, così le ho date ad Isabella e da lì è partito tutto... ecco io volevo darle a te perché vedi... io... ti amo Y/N. So che può sembrare strano e so anche che tu non ricambi ma.. - lo interruppi baciandolo. Le farfalle nel mio stomaco stavano saltando e non capivo più nulla. Lui rimase un attimo immobile e infine mi strinse a se e ricambiò il mio bacio. Era una sensazione magnifica, non potevo crederci, lui ricambiava i miei sentimenti. Quando ci staccammò lui mi guardò con un espressione gioiosa e infine chiese -E questo che significa?-

-Che ti amo Thomas.- lui sorrise e mi baciò di nuovo. 


Immagina - Thomas Brodie-SangsterWhere stories live. Discover now