Partenza..

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Avevo trascorso una splendida Estate in compagnia dei miei due migliori amici, i migliori che avessi mai potuto desiderare. Ci eravamo divertiti tanto insieme, io, Dyl e Thommy, il trio. La nostra amicizia era cominciato al liceo, era il primo giorno e stavo entrando nella grande scuola guardandomi intorno nervosa, era la prima volta che andavo lì e l'ansia mi divorava lentamente. Strinsi i libri al mio petto e svoltai l'angolo sbattendo contro quello che un giorno sarebbe diventato il mio migliore amico. I miai libri cadderrò a terra assieme ai fogli che vi erano incastrati. E da lì che cominciò tutto, da quei fogli. Lentamente feci amicizia con Dylan e un giorno lui mi presentò a Thomas, subito ci accorgemmo di essere in grande sintonia, tutti e tre. Mi sarebbero mancati quei due ma dovevo tornare in America e terminare i miei studi, avevo optato per continuarli anche dopo l'università, il mio più grande sogno era diventare una regista e per farlo mi occoreva sapere tutto il necessario, per questo dovevo continuare i miei studi. Mi riscossi dai miei pensieri e abbracciai Dylan.

-Mi mancherai, mi raccomando non strettarti troppo con il lavoro!- gli intimai staccandomi. -E tu con lo studio. -rispose. Alzai gli occhi al cielo e annui avvicinandomi a Thomas. Come ogni volta che lo vedevo le farfalle presero a scalciare nel mio stomaco. Dal primo momento in cui l'avevo visto  avevo provato qualcosa per lui, ma lui mi vedeva come una semplice amica. E se anche provasse qualcosa per me non l'aveva mai dato a vedere. 

-Thomas ti aspetto in macchina.- disse Dyl, mi salutò con un cenno della mano e corse lontano dalla mia vista. Lo disprezai mentalmente, non solo per avermi lasciato sola ma anche per averlo fatto con il ragazzo che sapeva mi piaceva.

-Ci..ci vediamo Thomas....- sorrisi abbracciandolo. La sensazione allo stomaco crebbe, come se le farfalle volesserò uscire dal mio corpo. Mi staccai di malavoglia e ripresi la mia valigia. Poi mi addentrai nel lungo tubo che mi avrebbe portato all'aereo.


Erano passati 20 minuti dai miei saluti con i ragazzi e ancora l'aereo non era partito. Accesi il telefeno e sullo schermo, rotto dopo una caduta troppo alta, l'immagine di noi tre apparve nitida ai miei occhi. Dyl mi stava facendo il sollettico accompagnato da Thommy ed tutti e tre ridevamo gioiosi. Sorrisi, avevo bellissimi ricordi con loro tre, meravigliosi. Il telefono vibrò nella mia mano e lo riaccessi guardando le notifiche curiosa. Vidi una notifica di Dyl e apri vedendo un messaggio, un video messaggio. Feci partire il video incuriosita e vidi la faccia di Thomas, si vedeva lontano un miglio che era nervoso.  

-Forza.- lo incitò Dyl dietro la telecamera. Thomas sospirò e infine sorrise.

-Ehm... ciao Y/N, so che si siamo salutati poco fa ma... diciamo che non ho trovato il coraggio di fare una cosa... insomma... ho avuto paura ecco. Non volevo perdere la tua amicizia e ho preferito restare zitto per tutti questi anni. Ma non ci riesco più. Vderti ogni giorno per me è un agonia...- venne interrutto da Dyl che lo incitò con un -Vai al punto.-

Thomas deglutì e abassò lo sguardo imbarazzato. Quando lo rialzò notai il rossore sulle sue gance -Y/N io... ti amo. Ecco.- il video finì e senti l'aereo muoversi. Mi alzai di scatto e corsi in cabina.

-Fermate questo coso ora!!- urlai. I piloti si guardarono e fermarono l'areo girandosi verso di me confusi.

-Ridatemi la mia valigia, non parto più.- spiegai.

-Ma, non possiamo ridarle i soldi, ne è sicura..?- chiese il secondo ancora motlo confuso.

-Non m'importa nulla dei soldi fatemi scendere da questo aggeggio infernale!- sbottai. Ero agitata, molto agitata. Erano successe troppe cose in poco tempo ma l'unica cosa che in quel momento volevo fare era correre da Thomas. Le porte dell'aereo si aprirono e insieme a loro la sezione per le valigie, velocemente presi la mia e corsi verso l'entrata dell'areoporto. Salì le scale trascinandomi dietro la valigia e arrivai in sala d'attessa. Corsi verso una donna con 1 bambino -Potrebbe tenermela per un po' per favore? Tornerò a riprenderla tra poco tempo.- spiegai. La donna annui e avvicinò la valigia alle sue sorridendo. Ricambiai il sorriso frettolosa e ripresi a correre questa volta per uscire dall'areoporto. Mi ero fidata di una sconosciuto ma non m'improtava nulla della valigia, in quel momento i miei pensieri erano rivolti solo a Thomas. Uscì in strada e mi guardai attorno frenetica. Gli induai camminare poco distante. Thomas con la testa bassa e Dyl che lo guardava dispiaciuto. Corsi nella loro direzione schivando i passanti che mi sgridavano per il mio compartamento. A pochi metri da Thomas urlai il suo nome, lui si girò in tempo e io mi fiondai tra le sue braccia stringendolo a me. In poco tempo ricambiò l'abbraccio appoggiando il mento sulla mia testa mentre io affondavo la testa nell'incavo del suo collo. Mi staccai leggermente e scorsi Dyl un pochi metri più in là che saltellava felice, dalle mie parti si chiamava fangirlare. Mi voltai di nuovo verso Thomas che mi osservava gioioso.

-Sei..non sei partita...- mormorò.

-No. Non l'ho fatto. Se non sbaglio nel messaggio mi hai detto una cosa. Voglio che tu la ripeta qui.- dissi. Thomas arrossì e mi prese le mani stringendole tra le sue.

-Ti amo Y/N...- disse.

-Ti anch'io Thomas.- dissi per poi baciarlo.

Immagina - Thomas Brodie-SangsterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora