Showers and Roomates

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S.A

Prima di cominciare questo capitolo vi avverto che è a tema... ehm...sì... ehm... sesso. Esatto quindi bho fate voi...

Anna

***

Aprii gli occhi quando sentii il suono dell'acqua nella doccia. La mia camera era poco illuminata, la luce filtrava attraverso le tende grigie illuminandone solo una piccola parte. Intontita mi misi a sedere sul letto e vidii il cellulare di Thomas sul comodino. Sorrisi sfacciatamente al ricordo della serata precedente. Scesi dal letto e tranquillamente entrai nel bagno. Mi tolsi la camicia di Thomas - sì, avevo dormito con la sua camicia - e la biancheria intima che avevo addosso. 

Mi avvicinai alla tenda della doccia e mi spaventaii quando questa si spostò prima che io potessi solo toccarla. In piedi sotto l'acqua della doccia c'era Thomas, che mi sorrise e mi porse la sua mano. Mordendomi il labbro presi la sua mano e entrai nella doccia con lui chiudendo la tenda dietro di me. 

<<Buongiorno amore.>> Thomas sorrise e mi prese tra le sue braccia baciandomi dolcemente. Sotto la doccia sembrava ancora più bello. Mi voltai contro l'acqua senza fiato quando sentii Thomas premere il suo corpo contro il mio. Lo sentii immediatamente indurirsi contro il mio corpo.

Si spostò leggermente sotto la doccia portandomi con se e passò le sue mani sul mio corpo fino ad arrivare al mio seno. Li prese tra le mani stringendoli leggermente. Gemetti in silenzio inclinando la testa di lato dando accesso a Thomas al mio collo. Le sue labbra presero a baciare il mio collo in un istante soffermandosi in alcuni punti e succhiando creando macchie scure sulla mia pelle.

Senti una delle sue mani lasciare il mio seno e scendere verso il basso. Camminava con le dita sul mio stomaco facendomi ridere e sorridendo sul mio collo. Il mio respiro si spezzò quando le sue dita raggiunsero il mio punto debole e vi affondarono. La mia testa ricadde sul petto di Thomas e gemetti silenziosamente mentre aggiungeva più pressione sul mio seno con l'altra mano.

Chiusi gli occhi mentre continuava a giocare con il mio punto debole, senza continuare la sua opera di tortura, cercando di trattenere i gemiti. 

Iniziò a fare cerchi concentrci con le sue dita e riprese a baciarmi il collo. 

Stavo per chiedergli di più, stanca del suo giochetto, quando la voce di Kaya, la mia compagna di appartamento risuonò nella stanza.

<<Buongiorno Y/n!>> esclamò.

Merda. Mi ero completamente dimenticata di lei.

<<Oh, hey, Kaya!>> risposi con voce tremante, spingendo Thomas lontano da me in modo che mi calmassi e la mia voce tornasse più o meno normale. Mi girai lentamente verso di lui vedendo un grande sorriso sul suo volto. Alzai gli occhi al cielo e feci per rigirarmi verso le tendine quando sentii la sua presa sui miei fianchi e il mio corpo di nuovo attaccato al suo. 

<<A che ora sei tornata la notte scorsa?>> chiese casualmente lei. La notte precedente ero uscita con Thomas e lei non sapeva che ero tornata qui con lui.

<<Decisamente in ritardo.>> risposi nervosamente cercando di rimanere calma mentre per la seconda volta la mano di Thomas si spostava leggermente verso il basso del mio corpo.

<<Cosa avete fatto di bello?>> continuò lei rovistando tra i prodotti igenici che tenevamo nel bagno.

<<Il solito.>> risposi frettolosamente mentre le parole mi morivano in goladopo che le dita di Thomas si misero a ballare accanto alla mia fessura. <<Siamo andati a mangiare fuori, ci siamo seduti su un tetto e abbiamo osservato le macchine e i passanti, lo sai già insomma.>> continuai tutto d'un fiato, cercando di mantenere la calma, mentre Thomas giocava con la mia fessura.

<<Oh, davvero carino. Sai dov'ho messo il mio fondotinta?> chiese lei.

<<Sì, è proprio vicino->> le mie parole vennerò bloccate dal mio gemito quando Thomas infilò due dita dentro di me.

<<Uh, stai bene Y/n?>> chiese lei incuriosita.

<<Uh. Uh>> la rassicurai. <<E', uh, sul ripiano vicino al lavandino.>> risposi rapidamente. Mi morsi il labbro inferiore, cercando di trattenere i gemiti quando Thomas spinse lentamente le dita dentro di me. Chiusi gli occhi, appoggiandomi contro al suo petto. 

Il piccolo diavolo dietro di me non voleva soltanto farmi gemere. E le sue tattiche erano intelligenti: tortutarmi con le sue dita, farmi gemere, implorarlo e lamentarmi perché faccia di più. Senti un terzo dito aggiungersi alle altre due e riprese a spingerle lentamente dentro di me. Scossi la testa, sapendo che quello mi avrebbe causato tanti guai, ma non feci nulla per fermarlo. 

<<Sai, dovresti iniziare ad usare il mio correttore. Starebbe bene sulla tua pelle.>> Kaya era ancora in bagno. 

<<Davvero?>> spalancai gli occhi e tentai di sembrare il più casuale possibile. Era quasi impossibile però con Thomas che continuava a spingere le sue dita dentro di me. Stavo pensando di spingerlo via quando sentii lle spinte farsi più forti facendomi strillare. 

<<Y/n?>> chiese Kaya preoccupata. <<Y/n che cos'è stato?>> 

<<N-Niente..>> risposi con voce tremante. <<Non è stato nulla.>> Inclinai la testa per vedere Thomas sorridere compiaciuto sapendo che mi aveva quasi messo nei guai. Ma questo è quello che voleva, mettermi nei guai. Senza preavviso spinse di più le dita in me facendomi sussultare. Immediatamente mi chiuse la bocca con una mano in modo che i miei gemiti non si sentissero e iniziò a muovere le dita più velocemente. Ero già sul punto di venire e quando l'avrei fatto Kaya avrebbe scoperto tutto. 

<<Vieni per me.>> sussurrò lui al mio orecchio con voce roca. Continuò a spingere le dita dentro di me ad un ritmo con cui avrei potuto gridare se Kaya non fosse stata ancora nel bagno.

Il lavandino del bagno era aperto e segnalava che Kaya aveva quasi finito di truccarsi in bagno.

Thomas intanto stava continuando la sua dolce opera di tortura. Aveva mantenuto il ritmo veloce e aveva colpito alcune parti davvero in profondità. Mi lasciai sfuggire un lamento reso debole dalla mia bocca ancora serrata dalla sua mano.

<<Andiamo, Y/n.>> sussurrò ancora una volta al mio orecchio. Affondò le dita ancora più in profondità e questo bastò a farmi venire. Ondate di intenso piacere mi stavano attraversando il corpo. Gemetti forte, la mente offuscata dal piacere e dal momento che avevo appena vissuto con Thomas. Ero sul punto di dire qualcosa a Thomas quando sentii la voce di Kaya.

<<Y/n? Che diavolo sta succedendo là dentro?>> ero stata così coinvolta nel momento che mi ero dimenticata del fatto che Kaya era ancora nel bagno.

  <<Kaya, ommidio!>> esclamai senza fiato. <<Uhm, niente... Sto...sto bene.>> risposi guardando Thomas che continuava a sorridere. Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa.

<<Uh, va bene.>> rispose Kaya insicura. <<Vado a preparare la colazione.>> 

<<Sì, puoi farmi una tazza di cereali, per favore?>> chiese innocentemente.

<<Sicuro. Qualcosa anche per te Thomas?>> chiese lei.

<<Cosa?>>esclamammo io e Thomas all'unisono.

<<Oh, per favore, non agite come se io non abbia potuto sentire cosa stava succedendo dietro quella tenda!>> esclamò uscendo dalla stanza e lasciando me e Thomas ridere sotto l'acqua calda della doccia.

S.A

Ok, allora questo capitolo è strano ed è la prima volta che descrivo il sesso quindi bho se è venuto male non è colpa mia.

Detto questo chiedo scusa a tutte le persone che adesso mi vedranno sotto un altra luce (non è vero un cazzo ma non ho niente da dire quindi improvviso) e niente...

*rotola via*

Immagina - Thomas Brodie-SangsterWhere stories live. Discover now