Una cena rovinata

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Era un ragazzo.

Il tipo sconosciuto si allacciò velocemente la cintura di sicurezza per poi voltarsi verso di lei.

Aveva degli occhi dello stesso colore dei capelli corti e piuttosto mossi. Inoltre, rispetto ad Austin, aveva un'espressione tutt'altro che da duro. Al contrario sembrava un ragazzo solare e il sorriso che le lanciò appena la vide, non fece altro che confermare del tutto l'ipotesi.

"Ma tu guarda, allora le voci erano vere. La tua sorellina è davvero adorabile" squittì il ragazzo squadrandola da capo a piedi.

Lara si sentì arrossire un po', mentre Austin serrava la mascella. Non è possibile che ora avrebbe dovuto sorbirsi anche il suo migliore amico.

Così prima che il ragazzo potesse aprire ancora bocca, parlò Austin "Shawn, smettila"

E questo bastò, perché il ragazzo si rigirò davanti e cominciò a canticchiare qualche canzone che trasmettevano alla radio.

A metà viaggio Lara si accorse che il cielo non era dei migliori. Delle grandi nuvole grigie si stavano impossessando del cielo azzurro e limpido.

Alla ragazza piaceva la pioggia. Come i fulmini. Li trovava affascinanti, nel modo in cui apparivano nel nero cielo per poi scomparire con la stessa velocità.

"Accidenti" sentì qualcuno imprecare "proprio oggi che dovevo uscire, sta per mettersi a piovere"

Era l'amico di Austin. Shawn si chiamava?

"Pazienza fratello, se ti va vieni da me" lo ammonì Austin.

"L'idea mi intriga parecchio; ma per la tua sorellina va bene?" chiese girandosi di nuovo verso di lei.

Lara annuì più di una volta per far capire che a lei faceva piacere. Quel ragazzo sembrava simpatico.

E Shawn pensava la stessa cosa. Aveva capito immediatamente che quella ragazza era fragile ed educata e aveva anche capito che ad Austin non piaceva nemmeno un po'.

Gli dispiaceva molto per lei, in fondo sapeva che se non andavi a genio ad Austin non era facile vivere con lui.

Il ragazzo sperava vivamente in un improvviso cambiamento dell'amico nei confronti di Lara. Austin gli aveva accennato cosa aveva passato quella poveretta e di certo non si meritava tutto l'odio che riceveva.

In effetti per Shawn rimaneva un grande mistero, il perché del comportamento del suo migliore amico.

Ma lui lo avrebbe scoperto.

Finalmente dopo qualche minuto dopo, la macchina si fermò davanti alla grande villa dei Mahone. Era sempre uno spettacolo vederla da fuori.

Lara si gettò fuori dall'auto e seguì velocemente i due ragazzi fino all'entrata della grande villa.

Quando Austin e Shawn entrarono la ragazza si diresse velocemente in camera sua. Non voleva sentirsi gridare dietro un'altra volta, sapeva che Austin non la voleva tra i piedi, e allora perché non accontentarlo?

Immediatamente si cambiò e si tolse quella fastidiosa uniforme e si mise più comoda con un paio di jeans e una semplicissima maglietta a maniche corte.

Lara amava vestirsi semplice, era una liberazione per lei.

Immediatamente si stese sul suo meraviglioso letto e cominciò a pensare.

Pensò a come in pochissimi giorni la sua vita era cambiata: l'incidente, la nuova casa, la scuola, la sua nuova famiglia...Austin.

Lara aveva il brutto presentimento che fino a quando ci fosse stato Austin, lei non sarebbe mai potuta essere veramente felice.

My Stephbrother [A.M.]Where stories live. Discover now