- Non preoccuparti, Tyler sta andando via. Continua pure. E per la cronaca sì ... lo ha già tradito e alla grande! Perché non glielo hai fatto notare? Tanto valeva andare fino in fondo ... - disse Rachel tutta intenta a rigirare la carne sulla griglia adesso.

Dovevo aver avuto un grosso problema, avevo appena rivisto il corpo marmoreo e nudo di Tyler darmi le spalle, con la tuta da sub tra le mani e quel dannato fondo schiena sodo e pallido in bella vista... Dio. Sgranai gli occhi e li distolsi immediatamente da lui. Porca puttana, non Bradbury ... non Bradbury! Non poteva essere vero. I miei ormoni stavano dando i numeri, non c'era altra spiegazione. Cercai disperatamente di fissare la mia attenzione sul pavimento sotto i miei piedi.

- Prendi i piatti per favore? Tre da secondo, grazie. -

Tyler sollevò un sopracciglio, stizzito. - mangia pure lui qui? -

- Beh, ovvio! Qual è il problema? Pensavo che neanche ci fossi a casa. Non hai il gruppo di surf? -

- No, ho avuto un problema alla spalla per via di una caduta a basket quindi ho dovuto rimandare tutto alla prossima settimana. - disse lui, lanciandomi una lunga occhiata che poteva voler dire soltanto una cosa "assecondami o ti uccido."

- Che problema? Va tutto bene? - Rachel era preoccupata, incredibile notare quanto fosse legata al fratello nonostante il più delle volte fingesse di trattarlo in modo duro e perfino scostante.

- Sì, è una cazzata. Sta tranquilla. Allora? Vuoi tirarla fuori quella carne? La stai bruciando. - si lamentò lui deviando abilmente il discorso. Li guardai battibeccare per un po', insultarsi a vicenda, Tyler si lasciò sfuggire addirittura un sorriso. Era assurdo ... non l'avevo mai visto così ... umano? Normale? Non lo sapevo, ma era comunque spaventoso. Cercai di mantenere il mio sguardo su Rachel, ma Bradbury si era appena abbassato per prendere qualcosa da un cassettino in basso ed io non riuscivo a distogliere i miei occhi dalle sue dannate spalle fin troppo fasciate dalla t-shirt. No, non poteva essere. Houston, abbiamo un problema qui.

- A tavola! - Rachel mi spinse verso la sedia di mezzo, tra la sua e quella del fratello e mi servì un piatto di carne decisamente bruciacchiata e un'insalata che sembrava tutt'altro che condita. Iniziai a strafogarmi per cercare di allentare quella strana sensazione allo stomaco.

- Come dovrei mangiarla questa roba adesso? - Tyler iniziò a lamentarsi – più che un pezzo di carne sembra un oggetto contundente! -

L'altra lo guardò stizzita – E allora dovresti cucinare tu la prossima volta! -

- Tranquilla, ne uscirebbe comunque qualcosa di meglio. - ribatté quello tra un boccone e l'altro.

Rachel finse di non averlo sentito, mi guardò a quel punto - Tornando a noi, dimmi almeno che gliel'ha fatto notare? In tutti sincerità, quel tipo sarà anche figo, ma deve cominciare a rivedere le sue priorità, non trovi? - insistette Rachel, riallacciandosi al discorso di prima con incredibile veemenza.

Rimasi a masticare per più tempo del dovuto, non volevo parlare dei miei problemi sentimentali e decisamente gay davanti ad uno come Tyler. Non osai guardarlo, ma sapevo che come minimo stava fremendo dall'irritazione.

- Ne parliamo dopo, ok? - le dissi con una punta di supplica nella voce.

- Perché? - poi sembrò finalmente arrivarci da sola – ah, per Tyler? Non fare caso a lui, davvero. E poi potrebbe anche darti qualche dritta, è sempre stato parecchio ricercato e non credo abbia mai subito una delusione d'amore! - ghignò lei rivolgendosi ad un Tyler che di rimando sollevò il dito medio e disse qualcosa tipo " non rompetemi le palle".

- Lo prendo come un no. - dissi, grato alla scontrosità senza limiti di Bradbury.

- Andiamo, tu lo conosci Lewis! Lewis Noble! Non fate parte della stessa squadra di basket? - insistette Rachel, gettandomi nella più completa disperazione. Ero paonazzo, non avrei mai voluto che Tyler Bradbury sapesse il nome ed il volto del ragazzo con cui mi vedevo ... era spaventoso e mi sentivo così vulnerabile adesso, come se il mondo fosse pronto a crollarmi addosso. Rimasi intontito, probabilmente a bocca aperta, con gli occhi fissi sul viso tranquillo e totalmente inconsapevole dei danni appena provocati di Rachel.

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