Parte 18

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I duesi girarono insieme, e videro che era Chandra, con un'espressionecosternata.

«Midispiace tanto per come si è comportato il capo»cominciò lei « Non te lo meritavi.Sicuramente devi ancora lavorarci molto, ma il tuo portfolio erainteressante »

Chandragli porse un volantino.

«E'di una delle migliori gallerie in città. Organizzano una mostra pernuovi talenti, e magari, e dico magari, potrebbero accettarti!»

Liamprese il volantino, e le fece un sorriso.

«Grazie, sei stata gentile! »

Leile lanciò un occhiolino.

«Comelo eri tu a non prendermi in giro perché ero grassa, quando trequarti della scuola lo faceva! Spero che tu ce la faccia! »

Dicendoquesto riaprì la porta, dando a Liam il tempo di ringraziarlaun'altra volta con lo sguardo.

Liamentrò in casa che era completamente sballato. Si assicurò che nonci fosse nessuno, e poi si stese sul letto.

Avevacercato di tenere i brutti pensieri fuori dalla sua mente, ma erastato del tutto inutile. Cambiando città aveva sperato di poteravere un nuovo inizio, ma non riusciva a dimenticare quel giorno.

Quandoaveva ricevuto la notizia che i suoi genitori erano morti, era conHannah. Era stato per telefono, e lui non aveva capito più niente.Era scappato, lasciandola da sola, mentrele lacrime gli sgorgavano dal viso senza che lui potesse far nullaper fermarle.

Cominciòa piangere, prima pian piano, poi sempre più forte.

Dopoqualche minuto, Liam sentì la porta che si stava aprendo, ma non simosse.

Qualchesecondo dopo, Liam sentì Blaine che si avvicinava alla sua stanza.

«Liam?Ci sei?» gli chiese da dietro la porta.

Liamrimase in silenzio, sperando che Blaine credesse che non era in casa.

«Dai,Liam, lo so che sei qui dentro! Ho sentito dei rumori!»

Liamattese qualche istante, poi rispose.

«Cosac'è? Stavo riposando»

«Devoraccontarti una cosa, è veramente una follia! Lo sapevo che prima opoi il mio aspetto stupendo avrebbe finito per causarmi dei problemi»esclamò l'amico con tono trafelato.

«Nonè il momento, Blaine» replicò Liam, a bassa voce.

Blaineattese un secondo, poi riprese a parlare.

«Sesei nudo non è un problema, ormai si è capito che in questa casagli indumenti non vanno tanto di moda. Sto entrando!»

«No,dai Blaine....» cominciò Liam, allarmato. Non voleva affatto cheBlaine lo vedesse in quello stato.

Primache Liam ebbe finito di parlare, Blaine era già entrato.

Lovide steso a testa in giù, sul letto.

«Liam....Vatutto bene?» chiese lui cauto.

«Tiavevo detto di non entrare, dannazione!» si arrabbiò Liam « Seiuna delle persone più invadenti che io conosca, lo sai?»

Blainesi sedette sul letto accanto a lui, e subito dopo quest'ultimo sialzò e si mise a sedere. Blaine notò che stava piangendo.

«Masono la persona invadente più bella di tutte, scommetto.» cercò discherzare Blaine «E anche la più in gamba, se proprio vogliamoessere onesti»

ALiam scappò un mezzo sorriso, ma Blaine si accorse subito che erapiuttosto forzato.

«Avevointuito che c'era qualcosa che non andava. Sei un ottimoattore, non fraintendermi, ma è molto difficile mantenere ilcontrollo di fronte al mio splendore. E' per questo che piangivero? La mia fantasticità è troppo per dei normali occhi mortali,si irritano e questo ti fa piangere»

ALiam scappò una risatina isterica.

«Nonsto piangendo per questo, coglione!» Blaine lo guardò scocciato.

«Loso, Mr Capisco-tutto-sempre-al-primo-colpo! » esclamò comprensivo«Stavo solo tentando di sdrammatizzare»

Liamlo guardò negli occhi.

«Riprova,potresti essere più fortunato»

Blainefece un sorriso, poi gli diede un piccolo pugno sulla spalla.

<<Forzaapriti con me, esclamò lui, con un tono che Liam giudicò moltoconvincente.

Lofissò per qualche istante, poi rispose serio.


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