Liam rise, e la guardò di traverso «Sei una stronza, lo sai vero?» gli
disse scherzosamente.
Lei annuì.
«Direi di si, e me ne vanto!» esclamò lei seria « Piuttosto tu che mi dici?
Stai ancora con quella svitata di Hannah? Quante altre costole incrinate
dovrai rimediare prima di lasciarla?»
«Credo che sette sia il numero giusto!» replicò a metà tra il serio e il
faceto « Comunque è migliorata, non fa più quelle cose!»
Ellie gli lanciò un'occhiataccia.
«Ma certo, non ne dubito. Per curiosità, quanti oggetti ti ha lanciato nelle
ultime due settimane?»
Liam distolse lo sguardo.
«Non ricordo, ma tra le due e le cinque credo»
Ellie gli lanciò uno sguardo eloquente.
«E ancora ci perdi tempo?» gli chiese, con tono asciutto.
Liam si strinse nelle spalle.
«Ha anche dei lati positivi, vale la pena di sopportare tutta la sua
pazzia»
«Ricordami di farmene mostrare qualcuno, la prossima volta che avrò
l'enorme piacere di incontrarla»
«Se sarà dell'umore adatto, cosa che non succede dal 2010
praticamente!» scherzò lui ; «Comunque ora devo andare, devo
incontrarmi proprio con lei, per pranzo»
«Portale i miei più affettuosi saluti!» replicò lei, ironica.
Liam sorrise.
«Sono sicuro che sarà lieta di riceverli!»
« Ah, a proposito. Ma ti sei dato da fare con la tua arte? Quando potrò
vedere un tuo quadro appeso in una galleria?»
Liam replicò con un sorriso un po' amaro.
« Devo vedermi con un ragazzo che conosco, che è nel giro. Mi dirà se
sono bravo oppure no, ed è inutile dire che me la sto facendo addosso »
Ellie gli fece un sorriso feroce.
« Caro vecchio paranoico Liam, ma perché devi sempre fasciarti la testa prima di romperla? Vai lì sicuro di te, e vedrai che ce la farai! »
Lui sorrise.
« Hai ragione, è che sono sospeso a metà. Da un lato credo un sacco
nel mio lavoro e so di essere fottutamente bravo, ma dall'altro non ho
avuto riscontri finora, quindi non so se i miei lavori effettivamente
possano piacere! »
Lei si fece seria.
« Devi andare lì con la ferocia di uno pterodattilo con un martello
pneumatico nel culo, e con la convinzione del bambino di 'Mamma ho
perso l'aereo' nel drogarsi irrimediabilmente. E devi spaccare tutto! »
Lui sorrise.
« Ci proverò. Anzi, visto che devo essere più sicuro di me, ti dico che ci
riuscirò! »
Lei lo abbracciò, e lo guardò uscire dalla porta.
«Speriamo che non sia un disastro completo» esclamò tenendo
incrociate le dita della mano sinistra, mentre con la destra continuava a
fumare il cannone.
Blaine stava lavorando al bar. Il locale era semivuoto, con solo due
vecchietti che leggevano il giornale ed una ragazza seduta ad uno dei
tavoli, che stava lavorando al suo portatile.
Adorava lavorare lì: c'era una bella atmosfera, con la musica classica
emessa dai due subwoofer negli angoli e i tavolini d'epoca. Peraltro era
anche poco frequentato, il che voleva dire che spesso aveva il tempo di
riposarsi tra un'ordinazione e l'altra.
La ragazza con il portatile lo chiamò per l'ordinazione. Da vicino Blaine
notò che era molto carina, con piccole lentiggini a spruzzo sul viso, e
lunghissimi capelli rossi, che sembravano morbidi come seta.
«Salve, gradirei un caffè per favore» chiese lei, senza staccare gli occhi
dallo schermo»
«Ma certo!» esclamò Blaine sorridendo «Posso portarti qualcos'altro? E'
la prima volta che ti vedo qui, e ci tengo a fare una bella impressione sui
nuovi clienti!»
La ragazza distolse gli occhi dal pc, e lo guardò per la prima volta. Una
volta squadrato dalla testa ai piedi, gli sorrise
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NOTTI PROIBITE A NEW YORK ( buio, lotta, luce, narrativa generale, lgbt, gay)
General Fictionhttps://www.amazon.it/dp/B0CY2RKY48 Quattro ragazzi, che tra una festa e l'altra, cercano di inseguire ognuno il proprio sogno, e di trovare la persona giusta Il protagonista è Liam, un ragazzo che vuole diventare un pittore famoso, e si tra...