Parte 14

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Simonesi portò la tazza di caffè alle labbra, e dopo averlo bevuto se leleccò con fare sexy.

«Nonè il miglior caffè che abbia mai bevuto, nemmeno lontanamente.Forse dovresti lasciare e fare il modello» «Cantante»replicò Blaine «E' questo che sono, quello di barista è unlavoro temporaneo»

Leilo zittì con la mano.

«Facciamoche il resto me lo dici a cena. Ora devo andare, si è fattoveramente tardi»

«Bè,allora buona serata » esclamò Blaine.

Simonesi alzò in piedi, e gli si avvicinò. Senza preavviso, lo baciòsulla bocca.

Luifu sorpreso, ma ricambiò senza porsi troppedomande.

«Nonperdi tempo, eh?» le chiese, mentre Simone prendeva un bigliettodalla borsa e glielo porgeva.

Leisi strinse nelle spalle, e senza rispondergli nè salutare si diresseverso l'uscita.

Blainela guardò sorridendo, ma un po' stranito.

QuandoLiam arrivò al ristorante, era in ritardo. Sapeva già che questoavrebbe fatto uscire di testa Hannah, ma non gli importava più comeprima.

Illocale era su una terrazza, a Brooklyn, e sembrava elegante.D'altronde, se l'aveva scelto Hannah Lancaster, sicuramente nonavrebbero mangiato pizza da asporto in piatti diplastica.

Latrovò già seduta ad un tavolo per due. Intorno, gli altritavoli erano quasi tutti occupati, e sul lato sinistro, vicinoall'accesso per le cucine, Liam vide un violinista che suonava.

C'eranofiori praticamente ovunque, e in generale il luogo era decoratodavvero con molto gusto. Avvicinandosi vide che Hannah portava unvestito cortissimo, che faceva apparire le sue gambe lunghissime, enotò anche che le sue tette sembravano più prorompenti del solito.

Quandolo vide, lei gli lanciò un'occhiataccia,e mentre si accomodava al tavolo prese subito a lamentarsi.

«Sonoben 6 minuti e 39 secondi che ti aspetto. Stavo per andarmene»esclamò lei, con tono aggressivo.

«Scusa,ma ho perso tempo da mia zia» replicò luiprendendo posto «Abbiamo fumato come se non ci fosse un domani»

Hannahaggrottò le sopracciglia.

«Tuazia fuma? E da quando? A proposito, ma tu non dovevi

smetterecon le canne?»

Liamindurì la sua espressione.

«Questonon l'ho mai detto, sei tu che mi hai esaurito per settimaneaffinché lo facessi. Ma te lo puoi scordare, cocca!»

Hannahrimase stupita dallasua reazione.

«Venendoqui ho capito che tra noi non può andare, se continui a comportartiin questo modo» esordì Liam, con tono grave.

Hannahcominciò ad alzare la voce, tremante di rabbia.

«Iosono venuta fin qui per starti vicino, e tu mi tratti così. Sonostata una stupida a seguirti!»

Liamla fissò per un istante,riflettendo, poi addolcì il tono.

«Abbiamoun bel rapporto, questo è vero. Ci siamo divertiti tanto insieme, maho bisogno di un cambiamento, perché così non può più andare.Dobbiamo rompere»

Leisi sforzò di restare calma, e riuscì ad imbastire un tono che nonsembrasse rabbioso, anche se Liam sapeva benissimo che al momentoavrebbe potuto uccidere qualcuno, non fosse stato per le tecniche zenche aveva imparato.

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