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Allison bevve un sorso da quella bella tazza bianca a fiori rosa, molto lontana dallo stile che immaginava per Crowley, ma molto bella da vedere.

Stavano seduti da almeno un'ora, Jackson aveva ripreso conoscenza da pochi minuti e si guardava intorno confuso.

"Coraggio" gli disse lei piegandosi sulle ginocchia. "Mettiti in piedi."

Con delicatezza lo aiutò a mettersi seduto su una sedia e gli versò una tazza di thè. Poi tornò a sedersi al suo posto e incrociò le mani sul tavolo.

"Hai degli amici strani" le disse Crowley precedendola prima che lei potesse parlare. "Molto selvaggi, delle bestie. Tu cacci il soprannaturale eppure ti circondi di esso. Sei una continua contraddizione, Morgan."

"Hai finito di psicanalizzarmi?" Allison fece una specie di sorriso, poi si lasciò andare contro la sedia fissando gli occhi su Jackson; era scosso, smagrito, gli occhi gonfi e rossi pieni di lacrime.

Lei sapeva come ci si sentiva, ci era stata una sola volta in quel posto, ma era un ricordo che non si sarebbe mai e poi mai cancellato dalla sua mente. Sarebbe successo lo stesso a Jackson, ma sperava che con l'amore di Hope e di Hayley per lui sarebbe andata un po' meglio che per lei.

Non era rimasta da sola quando quell'unica volta era tornata dalla sua gita all'Inferno, doveva ammetterlo. Dean e Sam le erano stati vicini, Castiel aveva fatto altrettanto, anche se lei lo aveva saputo solo anni dopo. Allora era stata stupida, lo aveva capito molto dopo, quando della vita era riuscita a vedere quel bello che per tanto tempo era stato coperto da quel costante velo di oscurità che era parte del suo mondo.

Diede uno sguardo al suo anello di fidanzamento, risplendeva di una bellissima luce, ma chissà perché la rendeva triste.

"Crowley, sono in questo posto da fin troppo tempo" disse riprendendo il controllo, arrivando dritta al punto. "Allora, credi che potremo raggiungere un accordo o no?"

"Per riportare indietro questo qui?" il Re dell'Inferno bevve un lungo sorso dalla tazza dopo aver indicato Jackson con una mano. "Cosa proponi?"

Allison fece un grosso respiro. "Quando ero in coma, in quella specie di realtà alternativa, mi hai detto che esiste una specie di mercato delle anime e che la mia anima è molto desiderata sia dall'Inferno che dal Paradiso."

Crowley si fece avanti e si poggiò interessato al tavolo. "Continua."

La cacciatrice diede una rapida occhiata a Jackson, chiuse per un attimo gli occhi e infine guardò di nuovo il demone. "Puoi averla" gli disse. "La mia anima."

"Allison..." mormorò Jackson, ed era la prima volta che parlava.

Lui alzò la mano per zittirlo e sorrise ad Allison. "Mi daresti la tua anima per questo tizio?"

Allison rise. "Ci sono delle condizioni, Crowley, ma sono certa che capirai che i vantaggi della mia proposta sono molti di più degli svantaggi. E soprattutto, è un'offerta che non si ripeterà."

Il Re dell'Inferno le riempì di nuovo la tazza. "Ti ascolto."

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Hayley e Camille erano tornate da una delle loro serate fuori tra amiche mentre Elijah stava bevendo del thè. Il vampiro ripensò a quella fastidiosa questione che gli tornava in mente da una settimana oramai, e cioè dalla sera prima che Allison partisse.

Anche allora l'Ibrida e il nuovo vampiro si erano concesse una serata tra amiche, invitando Freya ed escludendo, anche se non direttamente, la cacciatrice.

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