#197.

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Louis era definitivamente senza parole: nonostante sapesse di quanto fosse capace Xander, non riuscì a non sorprendersi di fronte alla sua falsità ipocrita.
Come si permetteva? Con quale dannatissimo coraggio, si comportava in quella maniera tanto subdola? Quale persona poteva essere così rivoltante?

Pregando di aver sentito male o di aver frainteso le parole del moro, "C-come scusa?" domandò chiedendo al ragazzo di ripetersi.

Quest'ultimo sbuffò ilare, come a prendersi gioco dell'incredulità del liscio, e "Hai sentito benissimo, Louis: ho detto che mi scoperei quel culo così tanto che, dopo, Harry non sarebbe in grado di camminare per settimane." disse indicando distrattamente il riccio che poco più distante, incosciente di quella scomoda conversazione, stava allegramente chiacchierando con i suoi migliori amici.

Louis strabuzzò gli occhi prima di controbattere con un "Non è fottutamente divertente, amico: smettila con questi stupidi scherzi. Stai parlando del mio ragazzo, non è affatto carino.".

"Ti sembra che io stia giocando?" domandò di rimando l'altro leccandosi le labbra e affilando gli occhi che, fissi  sul corpo del ragazzo più giovane, era languidi di sporca smania.
"Cazzo, quei jeans sono così stretti." commentò poi rocamente.

Louis, insofferente e disgustato, scosse la testa per poi ordinare un flebile ma comunque stizzito "Smettila di guardarlo in quel modo.".

A quella richiesta, Xander rise beffardo: "Qualcuno qui è possessivo. Guardare e non toccare, giusto? Beh, qualche fugace toccatina non guasta di certo." scherzò passandosi, con disinvoltura, una mano trai capelli scuri facendo, letteralmente, esplodere la rabbia del liscio che esclamando un "Ho detto che devi fottutamente smetterla!" prese il ragazzo per il colletto della polo nera che indossava.

"Sei un uomo morto, Ritz." minacciò scandendo le parole ad un palmo dal suo viso.

"Oh? Non capisco, cos'ho fatto per irritarti?" chiese quindi Xander fingendosi sorpreso prima di aggiungere un "Credevo stessimo legando. Maledizione, amico! Harry ne era così orgoglioso e felice, sono sicuro che tutto questo lo butterà giù.".

"Chiudi quella cazzo di-" "A-amore, cosa sta succedendo?" interruppe il minore balbettando spaventato.

Solo in quel momento, Louis si accorse di come tutti li stessero osservando. Come suo solito, non era riuscito a trattenersi e, dimenticandosi di tutto il resto, si era lasciato trasportare dal proprio dannatissimo istinto senza pensare alla cosa più importante: Harry.
Xander aveva fottutamente ragione e, per quanto lo odiasse con tutto se stesso, non poteva fare nulla: altrimenti, avrebbe finito per ferire il proprio adorato ragazzo.

Merda.

Fingendo una risata, Louis lasciò la presa attorno agli abiti del moro e, cercando di tranquillizzare il minore, "Stavamo solo scherzando, piccolo." mentì.

Harry si imbronciò guardando il proprio ragazzo con fastidio: "Non è divertente, Boo: mi avete fatto preoccupare talmente tanto." lamentò per poi sospirare portandosi una mano al centro del petto.
Infine, "Non voglio che litighiate." pronunciò tristemente.

Xander abbracciò il più piccolo da dietro e, stringendo le braccia intorno al suo bacino, "Tranquillo: tra me e Louis, è okay." rassicurò abbandonando dolcemente un bacio trai suoi capelli sfidando il liscio con un sguardo di provocazione.

Harry accennò un sorriso timido e "Promesso?" domandò voltando la testa quel tanto che bastava per incontrare il viso sereno del moro.

Quest'ultimo annuì lentamente a confermare le sue precedenti parole.
In seguito, "Certo, stellina: non vogliamo crearti alcun doloroso e stupido problema. Vero, Lou?"chiese riportando i propri occhi scuri sulla figura di Louis che, storcendo il naso in un gesto contrariato, "Non chiamarmi in quel modo." disapprovò.

Udendo quella risposta tanto scortese, Harry batté le palpebre sorpresero per il comportamento dell'altro e, richiamandolo con un confuso e turbato "Louis?", osservò il proprio ragazzo con uno sconcerto tale da riuscire a farlo sentire terribilmente colpevole.

"È c-che preferisco Tommo: è più casual, credo." finse allora forzando un sorriso.
Sinceramente? Fino a quel momento, non sapeva nemmeno che si potesse soffrire in quel modo.
















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Non amo questo capitolo e, in generale, mi sento abbastanza in colpa perché mi sembra di star trascurando la storia. Ah, che presa a male. 😥
Dispiaciutissima, Giulia xx.

𝒦iwi. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora