Capitolo 39

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Levi's pov

La sala è immensa .
Adornata di candelabri in ogni parte , che permettono molta illuminazione.
Al centro c'è un grande tavolo dove sono seduti vari membri facenti parti dell'organizzazione .
Riconosco Pixis al capotavola , un vecchio mezzo rincoglionito costretto fino alla fine dei suoi giorni sopra la sedia a rotelle .
Alla sinistra del vecchio, c'è Hannes ed , alla destra , L'altro.
Poi, il resto tutti ospiti che stanno cenando tranquillamente e si scambiano battutine ad ogni portata molto cospicua .

-E voi siete ...?-
Chiede il vecchio anziano , poggiando il gomito del braccio destro sul tavolo in legno scuro, con sopra una massiccia lastra di vetro.
Guarda noi.
Sembra scrutarci all'interno della nostra anima.
Erwin si schiarisce la voce , mostrando il tatuaggio con sopra impresso il punto interrogativo :-Siamo un nuovo acquisto.- ridacchia successivamente , facendo esplodere tutti in una fragorosa risata.

-Accomodatevi !-
Urla il vecchio , battendo le mani per simulare un applauso ma , a quanto pare , sta richiamando delle cameriere .
Delle ragazze , vestiti in abiti succinti da cameriere , fanno il loro ingresso nella stanza .
Tutte hanno capelli colorati diversamente .
Chi rosa , chi azzurro , chi entrambi i colori.
Ma non c'è una ragazza che abbia dei capelli colorati normalmente.
Stanno trasportando con loro dei carrellini con vari piatti al di sopra.
Kenny scorta entrambi al tavolo , facendoci sedere .
Le posate sono lucidissime e non c'è nemmeno un filo di polvere al di sopra. I piatti ancora più lucidi che sembrano specchi .
Ed , al centro del tavolo, striscia un serpente.
Un bellissimo boa albino con macchie rosse e bianche sulla coda , sta strisciando verso il padrone al capo tavola.
Storco la bocca , abbastanza schifato dalla situazione.
Non avrei mai e poi mai permesso ai miei serpenti di salire su un tavolo.
Il massimo che potevano fare era strisciare sul suolo, ma nulla più.

-Cos'è ?- mi chiede Pixis , guardando verso di me mentre tira uno schiaffo sulla natica di una cameriera , che sobbalza ed urla sorpresa .

-Odi i serpenti ?-
Scuoto la testa .

-assolutamente no, ne ho avuti un paio. Grandi quanto il suo.-

-Avevi due boa ?-

-un pitone ed un boa .-

-Mh...- tira via un pezzo grande di pollo, facendolo leccare prima al serpente , e poi lo mangia.
Trattengo il vomito, allontanando di poco il piatto quando l'ennesima cameriera poggia dentro del pollo.
-E poi...?-
Mi chiede ancora.

-E poi nulla.-rispondo io, storcendo il naso verso la sua direzione.-sono entrambi morti.-
Sospira , tastando le squame del serpente con i polpastrelli.

-Non saprei cosa fare se lui morisse.-
Borbotta, continuando a mangiare.
Fisso Erwin al mio fianco che , concentrato com'è sul cibo, sembra non essersi accorto minimamente della mia conversazione con il capo.

-Voi perché volete affiliarvi ?-
Sobbalzo sul posto, stessa cosa fa il biondo, che sembra essersi disconcentrato dal suo stato di meditazione sul cibo.
Tossisce un paio di volte ed espone il motivo apparente del perché ci troviamo lì :-Sono sicuro che voi ci accetterete , rispetto la società.- lo sento deglutire rumorosamente, dato che è vicino a me. -Noi siamo qui solo perché vogliamo...-sembra inciampare nelle sue stesse parole. Poggio una mano sulla sua spalla, facendolo zittire :-Quello che intende il mio amico , e che ...- incomincio con la mia esposizione .- ...Noi , non essendo molto ben voluti dagli altri, cerchiamo un posto che possiamo definire "famiglia".-
L'anziano si gratta il mento , raccogliendo quel poco di barbetta che ha incolta e strizzandola tra due dita , mentre mugola pensieroso.

-È un'ottima messinscena. Abbastanza credibile.-
Ghigna , battendo le mani lentamente facendo rimbombare il rumore tra quattro mura.

-Ma solo che ... membri di un'organizzazione segreta non possono permettersi di affiliarsi ad un movimento mafioso.-

-Cosa ?-
Lo guardo accigliato, cercando di ottenere una posa più composta e più credibile possibile.

-Hai capito bene , Levi Ackerman.-
Spalanco gli occhi, sapendo che non ho detto né il mio nome e né tanto meno il mio cognome .
Tutti i presenti , incluso il vecchio , tirano fuori le armi e ce le puntano contro.

-Drogateli.-
Cerco di alzarmi dalla mia postazione ma vengo atterrato da due cameriere che mi fanno ingoiare , con la forza , una soluzione contenuta in una boccetta trasparente.

In poco tempo, le immagini appaiono sfocate e le voci ovattate , l'ultima cosa che percepisco è la pistola fredda posta sulla mia tempia scoperta .

Il rumore dell'umoreWhere stories live. Discover now