Capitolo 13

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Levi's pov
Stringo il biglietto nella mano in una presa ferrea, ringhiando silenziosamente dalla rabbia.
Sento gli occhi pizzicare, ma ricaccio le lacrime indietro.
Lancio un'ultima occhiata al corpo lacerato di Petra.
Un'ennesima fitta al cuore ; deglutisco e ,tremante, faccio passare un braccio dietro alla schiena mentre l'altro sotto le ginocchia, tirando il cadavere su per poterlo ispezionare meglio , nonostante sia ancora per metà coperto dalle lenzuola bianche.
Il sangue, quando la stringo verso il mio corpo, fuoriesce ancora dalle ferite , quel poco che c'è.
Ignoro il fatto che io mi stia sporcando interamente.
Sto davvero incominciando a perdere la pazienza, andando dietro a quel moccioso.
Stendo il corpo di Petra sul divano e compongo velocemente il numero di Hanji.

-Hey Levi ! Da quan-...-
-zitta e vieni a casa. Devo farti vedere una cosa .-
Stacco la chiamata e mi siedo sulla sedia, senza staccare gli occhi dal corpo martoriato della persona che ho amato.
Poggio i gomiti sulle ginocchia, portando le mani chiuse a pugno davanti alla bocca.
Sospiro in modo tremante.
La pagherà cara , poco ma sicuro.

[...]

Hanji , appena entrata in casa , vedendo ciò che è successo, ha incominciato a tartassarmi di domande alla quale non ho saputo dare una risposta concreta.

-Tutto ciò che so è che è stato lui. Infatti, ho trovato questo bigliettino in Camera , stava sul corpo di Petra.-
Caccio fuori il pezzo di carta, mentre lei mugugna ed osserva il corpo nudo di Petra.

Afferra il biglietto, voltandosi verso di me e trattenendo una risata , ed inclino un sopracciglio :- cazzo hai da ridere ?- borbotto, incrociando le braccia.

Tira su un angolo della bocca, ridacchiando sotto i baffi :- nulla ... bella scopata -
Inclina entrambe le sopracciglia, marcando con prepotenza le ultime due parole, e imita la mia posizione.
Clicco la lingua sotto al palato e lei si ricompone, tessendo leggermente.

-Come ti senti ?-
Volto la testa di lato, guardando il vuoto. Come mi sento ?
Vuoto.
Solo.

-Ho perso la persona che amo. Secondo te , come mi dovrei sentire ?-
Mi poggia una mano sulla spalla, in modo tale che io possa roteare gli occhi e la testa verso la sua direzione, e guardarla.

-Ti capisco...-
Sospira, stringendo la presa sulla mia spalla.
Mi lancio verso di lei e l'abbraccio stretta a me, facendomi consolare dalle carezze sulla mia schiena.
Affondo la testa nella sua maglietta, inspirando tutto il suo profumo.

-sei capace di trovare le tracce di quel maledetto ?-
Ringhio, socchiudendo gli occhi.

-Certo che ne sono capace ! Stai parlando con chi è esperta in queste cose, Levi .-

-Trovamelo e lo farò fuori. Avrà lo stesso trattamento che ha fatto a me .-

Mi stacco dalla castana, osservandola. Sul suo viso si espande un grandissimo sorriso, che mi incute un po' di paura.

-Lascerai gli organi a me , vero ?-

-Tsk... che schifo.-

Lancio un'occhiata al cadavere che è in decomposizione sul divano.

-Come facciamo con quello ?-

-mh...-
Si avvicina e si piega davanti al divano, facendo scorrere i polpastrelli sulle cuciture del ventre.
- abbiamo un sarto qui.-
Ghigna.
Scuce velocemente .
Reprimo un'espressione di disgusto, trattenendo il vomito.
Una volta scucito tutto fino alla gola, apre il corpo .
Invece degli organi , ci sono... piume.
Piume rosse .
Dalle quali scorre la sostanza cremisi.

-Chissà cosa ci avrà fatto con gli organi.-
-Magari si sarà segato.-
La castana ridacchia e riavvolge il corpo nelle coperte , portandolo poi sulle spalle.

- me ne occuperò io. Appena saprò gli spostamenti del sospettato , ti informerò.-
E con queste parole , si congeda e va
via.

[...]

Hanji ha impiegato poco tempo a scoprire dove si trova quel piccolo stronzetto, ma non me l'ha detto .

Ho indossato un completo nero, del tutto, ed ho anche preparato delle armi che mi potrebbero servire.
Ricevo una chiamata sul cellulare, impostato sulla suoneria.
Dovrò metterlo a silenzioso, Oppure rimanerlo qui.
-Hanji.-
-sono sotto casa tua.-
-Arrivo.-
Poggio il cellulare sul mobile e scendo velocemente le scale , ritrovandomi subito davanti al cancello .

-Andiamo.-
Borbotto, allacciando la cintura nella consapevolezza che non si è mai sicuri con Hanji alla guida.

-Dove si trova lui ?-
Poggio il gomito sul finestrino.

Deglutisce rumorosamente, cercando di sviare il discorso.
-sta incominciando di nuovo a piovere . Insomma ! Ci sono così tante belle giornate .-
Sospira, azionando il tergicristalli , quando nota che piccole gocce vanno a schiantarsi sul vetro.

-Hanji !-
La richiamo, facendola sobbalzare.

-In uno strip club.-
Sussurra , stringendo il manubrio.

-Ma non è gay ?-

-Beh... le persone che frequentano il locale lo sono...ed anche il locale, in per sé, è un pub per omosessuali.-'

Il rumore dell'umoreWhere stories live. Discover now